Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 24/11/2008 alle 14:48

Su suggerimento di Angelo Eberli, riprendo l’argomento della Commissione di Vigilanza Rai. Avevo già messo in chiaro settimana scorsa il mio pensiero: “Villari adesso sì, devi dimetterti”, poi non ho insistito. È sempre antipatico affermare, implicitamente o esplicitamente, “l’avevo detto”.
La posizione del neopresidente è insostenibile e incoerente con il suo stesso impegno a dimettersi nel caso si fosse raggiunta un’intesa più ampia. Ma questo non assolve il Pd dai gravi errori commessi. Che saremmo andati a sbattere sugli scogli era scritto nel libro mastro della politica. Perché Sergio Zavoli o una rosa di nomi non erano emersi un giorno prima della nomina di Villari?
Vedere però la “manina” di D’Alema nella resistenza di Villari mi sembra qualcosa di assurdo e appartiene al vizio della dietrologia più rovinosa.

Commenti dei lettori: 7 commenti -
L'incapacità di immaginare una soluzione di buon senso al fondo di questa crisi ha creato questo incubo... aspettiamo esorcista per liberarcene.
Scritto da Lele il 24/11/2008 alle 16:38
Caro Adamoli, Villari altro non è che lo specchio-complice di una politica malata. A destra e a sinistra. Il PD lo elegge al Senato; il centrodestra alla Presidenza della Commissione di Vigilanza. Il PD lo espelle dal gruppo del Senato; destra e sinistra lo "invitano" a dimettersi. Un grande segno di interesse per i problemi degli Italiani! Lo stesso di Berlusconi e Veltroni durante la vicenda Alitalia: uno in beauty farm, l'altro in America a vender libri e comprare flat. E' tempo di vino nuovo
Scritto da Alonso Quijano il 24/11/2008 alle 19:04
Vedo che da un pò di tempo ti sei messo a difendere D'Alema. Mi fa piacere perchè dimostri di non guardare indietro, alla Margherita, ma avanti verso un rimescolamento delle varie storie. Sei sempre più avanti degli altri.
Scritto da Gianfranco G. il 24/11/2008 alle 20:49
Hai ragione, non bisogna fare dietrologia ma la lotta Veltroni-D'Alema è tutti i giorni su tutti i giornali. Congresso, segretario regionale del PD del Lazio, Villari ecc., ogni argomento è buono per dividersi. Non so chi ha ragione ma Veltroni è debole e ogni giorno cambia politica. Tu dici sempre lasciamolo lavorare in pace, ma i risultati sono magri.
Scritto da Vincenzo il 25/11/2008 alle 12:12
La manina di D'Alema magari non c'entra con la resistenza di Villari, ma con la sua elezione penso di sì. E il pizzino di Latorre, dove lo mettiamo? Diciamocelo: D'Alema e Latorre, tenuto conto anche delle intercettazioni telefoniche per la scalata alle banche, oltre ad essere poco corretti sono anche poco furbi... Ed a proposito di furbizia e correttezza: Villari, ma anche Bassolino, Iervolino, Bocchino, Quagliariello, Pecoraro Scanio, Mastella, Cirino Pomicino ecc. E' una lista di politici campani: è possibile che in quella regione il livello dei politici sia questo? Possibile che non si riesca a trovare una persona seria e in gamba come Saviano che si presti alla politica? O è per il fatto che a gente come Saviano viene impedito di entrare in politica? Non è affatto un discorso filoleghista,anche perché i politici leghisti che abbiamo noi non sono certo meglio: non per niente la provincia di Varese viene definita l'Irpinia del Nord...
Scritto da Adriano il 25/11/2008 alle 12:16
Caro Adriano, due annotazioni soltanto. Saviano era stato invitato da Veltroni ad entrare in lista per la Camera dei Deputati ed aveva risposto di no. Inoltre ti ricordo che Giorgio Napolitano è campano come molti altri uomini delle istituzioni che sono meritevoli di rispetto e di stima, qualcuno anche tra quelli che tu citi, almeno secondo me. Grazie comunque della tua partecipazione al blog.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/11/2008 alle 16:45
Pongo tuttavia un problema di procedure legato alla legittimità del voto espresso in commissione. Premessa la "opportunità politica" per la quale Villari,in quanto non rappresentativo dell'opposizione a cui spetta la presidenza della commissione , deve dimettersi, dal punto di vsta formale, ritengo sia "irrispettoso" per i commissari e quindi per i cittadini che rappresentano senza vincolo di mandato, non ritenere legittimo il loro voto e l'eletto.Il PD trovi una mediazione e finisca il teatrino.
Scritto da Nicola il 26/11/2008 alle 11:18
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