Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 8/12/2008 alle 17:15
Luciano Violante in questi giorni, parlando di riforma della giustizia in Italia, afferma che il potere dei pubblici ministeri è troppo forte, è invasivo e va limitato. Sono dichiarazioni che condivido e che si pongono nella scia di innumerevoli autocritiche che Violante ha pronunciato negli ultimi anni rispetto alle prese di posizione ed agli atti politici compiuti da lui e dal suo partito di allora in un lungo periodo di tempo.
Mi fa senz'altro piacere questa revisione storica così come sono soddisfatto di far parte oggi della sua stessa formazione politica, però...Il però è grande, anzi enorme. Il mio sogno è di militare in un partito che non faccia tanti gravi errori strategici da obbligare i suoi leader a sfornare in futuro autocritiche a getto continuo. Preferisco la confessione per i peccati personali piuttosto che le autocritiche per i fallimenti politici.
Commenti dei lettori: 8 commenti -
Noi siamo i fenomeni dell'autocritica, è questo che ci distrugge. Hai mai sentito qualcuno della PDL fare autocritica? Non sbagliano mai? O sanno che a fare autocritica ci si autodistrugge?
Scritto da Ema il 8/12/2008 alle 20:10
Le autocritiche di Violante sono state impressionanti. Questo vuol dire che non ne aveva azzeccata una quando guidava il PDS in materia di giustizia.
Scritto da Giulio Malnati il 9/12/2008 alle 16:20
Se è vero che "solo gli stolti non cambiano mai idea"..la tradizione politica a cui fa riferimento l'On. Luciano Violante, deve considerarsi oggi intelligentissima. Condivido le preoccupazioni espresse da Giuseppe. Ricordo l'ostracismo giustizialista con cui gli eredi del "Migliore" hanno impoverito la politica e questo paese dei partiti storici e della loro preparata classe dirigente. A chi oggi non c'è più o a chi c'è ma poteva dare di più a questo paese basterà un loro "Je m'accuse" postumo?
Scritto da Nicola il 9/12/2008 alle 16:29
Bella l'ultima frase, ironica ma non troppo. Le autocritiche sono talvolta indispensabili, ma quando sono troppe si mette alla berlina il proprio passato.
Scritto da Il pirata il 9/12/2008 alle 20:41
Ho letto con attenzione la sua intervista di ieri sul Corriere della Sera. Per me non c'è dubbio, Violante ha ragione adesso e aveva torto in passato. Meglio tardi che mai! Ma a quale prezzo per la credibilità della sinistra a cui ha sempre appartenuto!
Scritto da Ambrogio il 9/12/2008 alle 20:58
Sarà così anche in futuro, caro Adamoli, malgrado persone come lei questa sinistra continua a sbagliare. E pensare che ho votato DS per una paio di volte. Adesso proprio no. Ma chi glielo ha fatto fare di entrare nel PD?
Scritto da Giuseppe Pedrazzini il 9/12/2008 alle 22:06
Tu sei con Veltroni o con D'alema? Ma ti rendi conto? Uno come te dover scegliere tra due ex comunisti. Violante una volta forse contava, adesso non conta più niente. Non sbagliare bersaglio. Comunque la mia stima per te è intatta. Io facevo voto disgiunto: Formigoni Presidente, Adamoli la preferenza personale. Forse farei ancora così.
Scritto da Roby il 9/12/2008 alle 22:15
La revisione storica che devono fare è più profonda. Riguarda come hanno tentato di alimentare e sfruttare il giustizialismo per far fuori un'intera classe dirigente e sostituirla senza avere mai guadagnato voti sufficienti. Adesso i nodi vengono al pettine e la questione morale riguarda anche loro. Dire che Berlusconi è peggio può essere vero ma non basta.
Scritto da Luigi Corsi il 10/12/2008 alle 09:52
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