Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 7/1/2009 alle 20:04

L’intervista di Panorama ad Enrico Letta, “Caro Cav. ora parliamoci”, che si può leggere nel mio sito, è interessante per varie ragioni, oltre che per la solita chiarezza e semplicità del suo linguaggio. Letta critica puntualmente il Governo, ma lancia una “fase di responsabilità nazionale” perché il Paese deve prepararsi a gestire la perdita di un milione di posti di lavoro, evento che non era mai accaduto nella sua storia unitaria.
Letta non fa propaganda vuota, ma proposte precise: sui bonus formativi per chi perde il posto, sul reddito minimo di inserimento, su un fondo pubblico per abbassare le rate dei mutui per la casa, su uno “scudo fiscale”, non per il rientro dei capitali, ma per far tornare in Italia i talenti che hanno acquisito una professionalità.
Sono d’accordo con lui. Solo con l’assunzione di responsabilità nazionali di questo tipo la politica può riacquistare la sua forza. Se Berlusconi risponderà un’altra volta col pugno chiuso alla mano tesa della parte preponderante dell’opposizione i cittadini sapranno chi ringraziare.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 6 commenti -
E' giusto incalzare Berlusconi così. Condivido la vostra linea. Con la posizione di Di Pietro, Berlusconi va a nozze.
Scritto da Giulio Malnati il 7/1/2009 alle 20:50
Sono d’accordo con te; è il momento della Responsabilità Nazionale. Ma tu credi davvero che questo sia il problema che assilla il Cavaliere? Temo proprio di no. Credo che il Nostro dorma sonni tranquilli, pensando a come possano accrescersi ulteriormente le sue smisurate finanze. Ti confesso che io non riesco a concepire come uno già ricchissimo possa continuare a pensare di essere ancora più straricco. Ma questi sono congetture di uno che si accontenta di arrivare senza patemi d’animo alla fine del mese. Siamo ricchi: mia moglie ed io godiamo di due pensioni da insegnanti…ergo da ex lazzaroni. Credo proprio che il tema del potere d’acquisto delle pensioni e dei salari debba essere quello dominante per una forza o meglio, debolezza, del centro sinistra. Proviamo ancora ad ascoltare le sirene, ma poi opposizione dura. Temo proprio che quando il Paese si accorgerà dell’imbroglio del Pifferaio ci ritroveremo in mutande. Ma su questa infausta previsione mi ha già anticipato qualcuno più acculturato di me.
Scritto da Angelo Eberli il 7/1/2009 alle 20:55
Capisco la diffidenza di Angelo Eberli ma credo che il discorso della responsabilità nazionale sia l'unico possibile. Non lo chiede Berlusconi, anzi, lo domanda la situazione generale. L'importante è che l'opposizione non si tiri indietro, poi si vedrà.
Scritto da Gianfranco F. il 7/1/2009 alle 23:32
Letta fa proposte realistiche ma anch'io dubito che Berlusconi sia un interlocutore credibile. Credo che in lui la tentazione populista e plebiscitaria dei vantaggi immediati prevalga sul senso di responsabilità nazionale. Nell'agenda di eventuale discussione con la maggioranza non dimenticherei il tema della legalità (con le riforme conseguenti) che è frutto di iniquità, costi e inefficienze spaventose per un paese civile. Guardiamo ai morsi della crisi ma non dimentichiamo il quadro generale.
Scritto da Cesare Chiericati il 8/1/2009 alle 10:05
Condivido le proposte di Letta, spero gli venga riconosciuta l’autorevolezza e la leadership per farle divenire la base di confronto con il governo. In questi giorni capita di vedere alla TV trasmissioni dove si parla di come affrontare la crisi e si mostra soprattutto quello che fanno all'estero, sono molto preoccupato dall'approccio estremamente vecchio che impera in Italia. Da una parte si ricalca il vecchio reaganismo (un capitalismo caritatevole rivisto e corretto) e si prende per buono tutto ciò che arriva da Confindustria (vedi polemica con la UE sul pacchetto climatico e revisione del modello di contrattazione sindacale), dall’altra parte, liberi da responsabilità e in assenza di leadership e programma si chiede di dare tutto a tutti. Maaa…. Dove vogliamo andare?
Scritto da Spartacus il 8/1/2009 alle 10:49
Condivido la posizione tua e di Letta. Mi sembra ragionevole tutto quel che dite. Però condivido anche il parere di Catone che nel post dedicato a Malpensa commenta anche l'intervista di Letta dicendo che il problema vero del PD è l'insufficienza della leadership. Io aggiungo a tutti i livelli, anche a quello lombardo.
Scritto da Paolo B. il 8/1/2009 alle 11:16
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