Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 15/2/2009 alle 10:32

Ancora una volta la politica prova ad occuparsi della Rete. E lo fa con quello che appare un tentativo di censura. L'emendamento D'Alia (UDC), già accettato nel decreto sicurezza, prevede infatti che in caso di apologia di reato e/o istigazione a delinquere, i provider potrebbero trovarsi costretti ad oscurare le pagine sotto indagine.
L'emendamento aveva preso origine dalla necessità di bloccare iniziative come quella pro-Totò Riina creata su Facebook. Quindi l'intento era nobile.
Sbagliate sono le misure: infatti la rimozione delle pagine incriminate sarà chiesta ai provider (cioè le aziende telefoniche) e non alle aziende direttamente responsabili dello spazio (come Facebook o VareseNews).
Per fare un esempio: immaginiamo che su un blog di Varese Politica (gestita direttamente da VareseNews) anche le parole contenute in un solo commento dovessero finire sotto indagine. I provider potrebbero essere indotti a chiudere tutto il servizio. Per poi riaprirlo a crisi superata, ma con evidenti danni a VareseNews e a tutta la sua comunità.
In realtà sarebbe anche solo sufficiente, in questo caso, che a togliere una certa pagina o un commento, fosse direttamente VareseNews, che lo farebbe subito.
Sarà la poca conoscenza dei meccanismi della Rete o la voglia di censura a favorire questi interventi della politica?

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 12 commenti -
Prima o poi la Rete sarà regolamentata, speriamo che lo sia senza colpi gravi alle nostre libertà. Complimenti per l'azione di informazione anche su questi aspetti apparentemente tecnici ma di contenuto culturale.
Scritto da Bianchi R. il 15/2/2009 alle 11:52
Entrambe: con una forte propensione alla seconda ipotesi.
Scritto da signoraoscura il 15/2/2009 alle 12:02
Caro Adamoli, se il governo riesce a far chiudere un giornale come Varesenews, che altre speranze ci restano?
Scritto da mirella il 15/2/2009 alle 13:01
Forse una regolamentazione di internet è utile ma bisogna stare molto attenti. Non vorrei che il "grande fratello" mettesse troppo il naso e gli occhi nel campo delle libere opinioni.
Scritto da Antonio S. il 15/2/2009 alle 16:00
Se è così perchè VareseNews non dice niente?
Scritto da Armando il 15/2/2009 alle 16:21
Per chi volesse ulteriori approfondimenti e per ribadire questa notizia, consiglio questo link: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/02/10/%C2%ABfacebook-%20%20e-youtube-o-obbediscono-o-li-oscuro%C2%BB/ E' un'intervista fatta da un giornalista dell'Espresso al senatore D'Alia proprio su questo emendamento (di cui è l'autore). C'è una domanda fatta dal giornalista che prende come esempio proprio il commento in un blog: ebbene, il senatore risponde che "rientrano tutte quelle ipotesi che sono previste dal codice penale nell'ambito dei delitti di istigazione a delinquere o disobbedire alle leggi" e quindi anche i commenti di un blog. Non so se VareseNews prenderà posizione e/o ne parlerà. Di certo si sono già espresse contro questo provvedimento aziende come FaceBook e anche il responsabile per le relazioni istituzionali di Google in Italia (di cui vedo segnalato il link dell'intervista nel post).
Scritto da Pino il 15/2/2009 alle 18:06
Bisogna tenere alta la vigilanza. Si fa in fretta a travalicare nella censura.
Scritto da Beppe il 15/2/2009 alle 20:43
La rete è l'unica vera libertà di stampa che ci è rimasta in Italia. Non scendo nei dettagli tecnici che ho difficoltà a comprendere , ma chi ha competenza e responsabilità in materia vigili!! Grazie
Scritto da Adriana Scanferla il 15/2/2009 alle 21:01
Non ci capisco molto ma sono d'accordo sul fatto che bisogna tenere gli occhi aperti. Sono un lettore quasi quotidiano di Varesenews e ho recentemente imparato a collegarmi con questo blog. Mi spiacerebbe se si perdesse questa potenzialità anche se io non sono di sinistra. Mi domando però se Adamoli lo è. Lo leggo proprio per la sua libertà di giudizio che apprezzo molto.
Scritto da Giordano V. il 15/2/2009 alle 23:13
Quindi, per fare un esempio, se questa legge fosse in vigore ora il sito di "Famiglia Cristiana" potrebbe essere oscurato perché contiene l'editoriale in cui il quotidiano paolino critica le misure sicurezza prese dal governo come "leggi razziali" che ha provocato una denuncia di Maroni: chiaro reato di opinione
Scritto da Adriano il 16/2/2009 alle 12:13
Se passa il provvedimento dovranno chiudere sia i siti della Lega dove si invita a non pagare il canone, sia i siti di berlusconi dove si parla di "evasione fiscale giusta"
Scritto da paolo senaldi il 16/2/2009 alle 13:01
Scusate ma se a me sta simpatico toto riina non posso dirlo? Credete che faccia piu propaganda pro-mafia una pagina di facebokk oppure vedere che si può essere parlamentari e mafiosi allo stesso tempo?
Scritto da marco benevoglio il 16/2/2009 alle 13:02
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)