Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 17/2/2009 alle 12:01

Sulla pesante sconfitta di Renato Soru in Sardegna si scateneranno discussioni e polemiche a non finire. Molti saranno i dottori che accorreranno al capezzale del PD. Alcuni sinceramente addolorati, altri compassionevoli, altri ancora pronti ad iniettare veleno, fingendo di approntare le cure più giuste. Io dico sangue freddo e analisi attente. Per queste ultime ci vorranno alcuni giorni ed è meglio lasciarle fare a chi conoscetene la realtà sarda.
Personalmente non ero ottimista affatto, malgrado un mio amico, l’assessore Gian Valerio Sanna, vero coprotagonista con Soru della difesa delle coste sarde, cercasse di rassicurarmi. Il motivo del mio presentimento? Il Presidente Soru si era presentato l’anno scorso alle primarie in Sardegna per farsi eleggere segretario regionale del Pd e aveva perso per pochi voti. Non era stato tanto il risultato ad impressionarmi quanto la volontà di cumulare le due cariche, quella istituzionale, importantissima, e quella politica. Sarebbe come se Formigoni corresse per diventare segretario di FI e per giunta perdesse la competizione interna.
Era il segno di una profonda difficoltà del PD nell’isola che sfuggiva totalmente al modello che furoreggia sui giornali, ma spesso infondato, degli ex DS contro gli ex margherita. Dico queste cose per tenere nella dovuta considerazione le peculiarità della Sardegna e per evitare di dare fuoco alle polemiche nazionali più di quanto non sia normale e fisiologico.

Commenti dei lettori: 33 commenti -
Penso che sia inevitabile volgere un sguardo al Partito naz.le. Di sicuro le colpe non sono tutte là ma basta parlare con un amico che ci è vicino per capire che a quel livello vengono attribuite grandi responsabilità. Tutti chiedono un cambio di marcia. Ora ci rimangono due alternative. Trascinarci a pelle di leopardo alle europee per poi prendere l'ennesima scoppola o iniziare un cammino lungo e faticoso che purtroppo o per fortuna deve passara anche attraverso un cambio di leadership.
Scritto da ale il 17/2/2009 alle 12:29
Grazie, è utile sapere queste cose ed avere un commento pacato e sempre intelligente. Peccato che gli anni passano. Dico perchè è difficile oggi incontare persone col tuo spessore culturale e politico.
Scritto da Gianfranco G. il 17/2/2009 alle 12:35
cambio di leadership, rinnovamento, nuntereggae più...
Scritto da ema il 17/2/2009 alle 12:36
Caro Giuseppe, da amico, anche se non iscritto al PD ti dico che sono daccordo con i' invito ad "evitare di dare fuoco alle polemiche nazionali" ma sono convinto che le peculiarità "locali" non si possono tenere sempre e comunque fuori dai ragionamenti politici che riguardano tutto il paese....! I risultati in Abruzzo ieri e in Sardegna oggi, fanno meditare !. A Giugno si vota per le Europee e per le amministrative in tante propvincie e in tanti comuni italiani .sono o no elezioni importanti
Scritto da Federico Quaglini il 17/2/2009 alle 12:36
Ale, capisco bene quello che tu dici, ma credo che Adamoli dica cose sagge. No buttiamo tutto sulle spalle di Veltroni e affrontiamo senza polemiche eccessive le campagne che abbiamo davanti a noi. Se il congresso non possiamo farlo adesso non abbiamo altra strada.
Scritto da Luigino R. il 17/2/2009 alle 12:44
Ennesima batosta dovuta, per l'ennesima volta, prevalentemente ai "dissidi"" (eufemismo) al nostro interno. Stimavo molto il popolo sardo ma anch'esso è rientrato nel gregge (ove siamo già noi da tempo) delle pecore belanti. Ed adesso alla prossima batosta alle europee, e poi avanti così. Mio nipote, nato nell'Agosto 2008, forse vedrà un governo di Centro /Centro Sinistra. Ed io che credevo tanto nel PD, al punto da accettare con gioia la mia elezione a coordinatore del Circolo del mio paese.
Scritto da Achille Cattaneo il 17/2/2009 alle 13:10
Quanto ha ragione Gianfranco! Il tuo talento, caro Adamoli, è sprecato nel PD. Se resti in questo partito, io quasi quasi ti voto, ma a cosa servirebbe?
Scritto da Bianchi Giò il 17/2/2009 alle 13:11
Sono deluso ma penso che hai ragione tu. Teniamo i nervi saldi e guardiamo avanti. Ho sentito parlare molto bene di te nei giorni scorsi da amiche che lavorano in regione. Mi consolo così.
Scritto da Il pirata il 17/2/2009 alle 13:15
Ho sentito che Veltroni vuole dare le dimissioni: inutili, intempestive, perfino dannose. E poi chi lo sostituirebbe? Bersani? Così torniamo indietro invece che andare avanti.
Scritto da Lucia M. il 17/2/2009 alle 13:19
Non sono Sardo ma Soru mi piace, non so se fosse la migliore scelta possibile contro il partito di plasica, ma ancora una volta chi fà scelte chiare e precise, cooerente con se stesso rimane FREGATO. Ancora una volta ha vinto il partito del mattone, cementifichiamo l'Italia con l'illusione che questo porterà ad un maggiore sviluppo, qualcuno a spese nostre qualche anno fà diceva che per rimettere in moto l'economia bastava spendere e acquistare le MELE. Dopo anni siamo ancora punto e a capo
Scritto da Alessandro Z il 17/2/2009 alle 13:34
veltroni dimissionario. Spero che stasera chi di noi del PD ha sperato in questo, ha voluto questo con tutto il cuore...stappi la bottiglia buona. auguri a tutti
Scritto da ema il 17/2/2009 alle 13:42
Non è ora di pensare a qualcosa d'altro? O ci stai già pensando, caro Giuseppe? Io non condivido totalmente le tue opinioni sulla Englaro e sul testamento biologico, però sei sempre il mio riferimento. Guarda che molti guardano a te anche fra gli ex DS.
Scritto da Giancarlo il 17/2/2009 alle 13:45
Almeno a Varese salvaci tu. Parla con Alfieri, con Molinari (magari ti soffrono un pò, come si soffre chi è più su, ma ti possono seguire). Parla anche con alcuni ex DS se non con tutti. Inventa qualcosa. Nel centrodestra e anche a sinistra c'è chi ti rispetta e ti ammira.
Scritto da Giorgio F. il 17/2/2009 alle 13:51
un'altra sconfitta...quello che vorrei dire è che ho l'impressione che quando ci sono litigi o disservizi dentro al PD ci danno per spacciati e sull'orlo del baratro; invece quando i dissidi e le magagne sono a destra si tratta di fenomeni fisiologici, normali e subitamente messi da parte nel dimenticatoio della stampa e delle televisioni.
Scritto da mirella il 17/2/2009 alle 14:45
So per certo che a Milano un gruppo di persone, tra cui Bruno Tabacci, stanno pensando a te per una lista regionale fuori dei partiti in appoggio ad una forte personalità che l'anno prossimo rappresenterà il centrosinistra come candidato presidente della Lombardia. Perchè non ce ne parli? La Sardegna ormai è lontana.
Scritto da Sciur Brambilla il 17/2/2009 alle 15:01
Il risultato è una mazzata, ma teniamo a freno l'incavolatura. Altrimenti faremo gioire Berlusconi ancora di più.
Scritto da Amedeo il 17/2/2009 alle 15:04
Verrebbe da dire,oltre che a scriverlo"tutto và ben,madama la marchesa"dopo aver letto i commenti ammiccanti di alcuni.Le Europee saranno un'altra LEGNATA e qui a scrivere che sì, và bene, però non preoccupiamoci, etc etc...
Scritto da angelo il 17/2/2009 alle 15:45
hai ragione, però gli amici che non si occupano di politica, ma la vivono, ormai non hanno più nessuna fiducia nella classe dirigente del PD. Con questo voglio unire in un calderone Veltroni, D'Alema, Marini, ecc. che dicano cose giuste o sbagliate queste scivolano come acqua sul marmo. Questo credo sia un pessimo sintomo, l'apatia può distruggerci.
Scritto da Portavoce di Circolo il 17/2/2009 alle 16:07
Vedo che da un pò di tempo sostieni Veltroni o perlomeno non lo critichi più di tanto. Mi vuoi spiegare perchè tu che avevi sostenuto Enrico Letta alle primarie adesso non rivendichi quella scelta e, anzi, ti mostri quasi benevole con Veltroni?
Scritto da M.C. il 17/2/2009 alle 16:28
Ha ragione Adamoli, troppo facile adesso attaccare Veltroni come se altri non avessero nessuna responsabilità.
Scritto da Alberto il 17/2/2009 alle 16:30
Veltroni era riuscito ad entusiasmarci e a farci sperare in un reale rinnovamento di idee e modi di fare politica, ma non è stato per niente sostenuto, anzi. Grazie a chi ha lavorato all'interno del partito per far morire nuove speranze nei e per i giovani! Comunque continuiamo ad opporci a questo assurda situazione politica imposta da Berlusconi, che certamente l'Italia non merita.
Scritto da Scritto da Tina il 17/02/09 alle 17,21 il 17/2/2009 alle 17:22
Gentile Adamoli, sul caso Soru vorrei dire una cosa in dissenso alle cose che ha scritto. Lei ironizza sui Dottori che accorreranno al capezzale del PD e poi dice che occorrono nervi saldi. E’ vero, occorrono nervi saldissimi. Secondo me occorrono molti Dottori. Occorre che i molti Dottori diano indicazioni terapeutiche, che non si limitino alla diagnosi. Spero altresì che non si travestano da Dottori tutti quelli che della malattia ne rappresentano la causa. La sconfitta di SORU viene da lontano.
Scritto da Rocco Andrisani il 17/2/2009 alle 17:31
Evitiamo di essere speculari ai leghisti di "Roma ladrona". Tutta l'origine dei guai sarebbe a Roma e sulle spalle di Veltroni. Sempre. Abbiamo già dimenticato chi "ha fatto fuori " Soru?. E' in Sardegna che vanno individuate le prime e pesanti responsabilità. Di un senatore del PD e della potente frazione dei suoi sodali. Altro che correntismo quì abbiamo visto il peggor frazionismo. Un partito che si rispetti dovrebbe scaricare i personaggi che fanno del carrierismo l' unica norma di vita.
Scritto da Vaghi il 17/2/2009 alle 18:03
Caro Giuseppe, sono anch’io disorientato e preoccupato per la nuova sconfitta. Non voglio né addentrarmi in analisi troppo sofisticate, né farla troppo facile. Certo è che quanto scrive oggi Concita De Gregorio a proposito del messaggio di litigiosità, da “fratelli coltelli” che i nostri ras nazionali inviano ad un elettorato sempre più deluso dovrebbe farci riflettere e far riflettere lor signori (intendo il gruppo dirigente nazionale). Del resto gli umori di iscritti e militanti si sono visti nelle primarie di Firenze, dove con Renzi ha vinto la voglia di farla finita con certa nomenclatura. Le cause del ripetersi delle nostre sconfitte sono numerose e complesse, ma la divisione e le lotte intestine non aiutano ad affrontarle nella maniera giusta, fanno disamorare gli elettori che tanto avevano sperato nel P.D. e non ci aiutano a conquistare nuove adesioni. Mariuccio Bianchi
Scritto da Mariuccio Bianchi il 17/2/2009 alle 18:13
Sono un vecchio democristiano che scrive per la prima volta su un blog e do ragione a A. Vaghi (visto che si può andare d'accordo?). Le correnti sono una cosa, il frazionismo un'altra. I carrieristi vanno cacciati. Le colpe non sono tutte di Veltroni.
Scritto da Monti il 17/2/2009 alle 18:52
La tua invocazione alla sospensione delle ostilità non è servita. Veltroni ha dato le dimissioni. Sono sconcertato.
Scritto da Lino B. il 17/2/2009 alle 20:35
Speravamo tutti che queste elezioni frenassero la nostra franata, ma ancora paghiamo il prezzo di una unione frettolosa e affrettata che non ha avuto il tempo di essere capita e assimilita dall'elettorato, che qui risponde premiando anche l'UDC, forse con voti "ex Margherita", i cui "ex" sono sempre più disorientati, molte volte dal comportamento di altri "ex", appiattiti sulle posizioni "ex DS" solo per trarne benefici di posizione. Queste sgomitate interne che ci fanno tanto male!
Scritto da Romeo il 17/2/2009 alle 21:37
Io non "stappo bottiglie" e non "penso ad altro". Penso al PD e del perchè è nato. Ne condivido le ragioni e non mi passa per la testa di richiamarmi al passato di schierato DS. E' il PASSATO!Fui felice quando nacque il PD, ma sento che molti ne hanno larvatamente nostalgia. E' vero, il passato non si cancella, ma il PD è nato per percorrere INSIEME e raggiungere obbiettivi COMUNI.
Scritto da penna42 il 17/2/2009 alle 21:54
Che tristezza le dimissioni di Veltroni, eppure ho votato Enrico Letta. E adesso ci troveremo Franceschini. Ma lui diceva sempre si a Veltroni. Non so che senso avrebbe.
Scritto da Matteo il 17/2/2009 alle 22:52
è giusto Veltroni si assume anche colpe non sue e fa bene a dimettersi. Avrà certamente avuto molti divetti ma di certo è uno che a praticato sinceramente e sinceramente il rinnovamento. Da quando stò nel PD non mi sento ex di niente e condivido le opinioni con altre persone senza chiedere continuamente se sono ex qualcosa devo dire che sempre più spesso condivido le opinioni di Adamoli che considero un persona rispettabilissima.
Scritto da angelo ruggeri il 17/2/2009 alle 22:56
Caro Adamoli, bene hai fatto a mettere in evidenza una certa presunzione di Soru, dimostrata nel tentavo di accumulare due cariche troppo importanti per una sola persona, anche non lo nego del suo valore. Ormai sono anni che pratico la politica e non ho mai visto che chi è causa della caduta anticipata di un governo (sia pure regionale) per dissidi interni alla sua stessa maggioranza , venga premiato dagli elettori che alla fine in cabina sanno fare i conti della serva :” Ma se non sai tenere ordine in casa tua vuoi venire a governare me?” E’lo stesso quesito che si sono posti per il governo Prodi, e che incombe sul nostro Partito in vista delle Europee. Salvo un veloce cambio della guardia, sembra ci sarà, bene, peggio di così difficilmente si può andare. Tornando a Soru si è dimostrato cattivo politico con la sua fuga in avanti , degna e magari vincente in una tattica militare in battaglia , ma poco applicabile alla politica, specie quella disincantata del giorno d’oggi. Un buon politico quando ha in mano il potere non lo butta via, ma lo usa per convincere, rende esplicite le sue opinioni cercando di farsi sostenere dai suoi elettori e soprattutto porta avanti la mediazione fino allo stremo. Peccato perché umanamente Soru è una persona di rara qualità, difficilmente riscontrabile nella maggior parte dei politici al giorno d’oggi. In quanto al futuro del nostro Partito aspettiamo che si chiarisca la sfera di cristallo… Un saluto
Scritto da Adriana Scanferla il 18/2/2009 alle 01:59
Non penso che Walter abbia colpe: lui ha tentato di portare il PD ad un nuovo stile di politica: la politica del confronto e non del NO assoluto. Ma forse questo ad alcuni non va bene. La gente però crede in questa politica:FACCIAMO IL SALTO DI QUALITA'. Chiediamo a Veltroni di restare ed a quanti lo ostacolano di lavorare insieme, sebbene vi possano essere visioni diverse:le differenze sono un CAPITALE da gestire, non devono diventare motivo di divisioni. Forza Walter resisti
Scritto da Fabio Lonate C il 18/2/2009 alle 08:40
Caro Adamoli, la grave sconfitta in Sardegna riaprirà polemiche e letargiche riflessioni. La mia opinione è sempre quella che ho manifestato nel corso degli anni, e mi rattrista constatare che i fatti la confermano. Abbiamo bisogno di un partito ancorato al socialismo democratico europeo e dobbiamo tagliare i ponti con la sinistra radicale. Non è giunta l’ora di ri-progettare il motore? “Come paziente e cauto orologiaio regola e saggia i minuti ingranaggi del congegno, così dispone e programma il divenire chi organizza il pensiero…”. Utopia?
Scritto da Ulderico Monti il 18/2/2009 alle 09:30
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