Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 18/2/2009 alle 10:09

Per questo post mi faccio aiutare dalle parole scritte sul blog di ieri da M.C. prima delle dimissioni di Walter Veltroni : “Vedo che da un pò di tempo sostieni Veltroni o perlomeno non lo critichi più di tanto. Mi vuoi spiegare perché, tu che avevi sostenuto Enrico Letta alle primarie, adesso non rivendichi quella scelta e, anzi, ti mostri quasi benevole con Veltroni?"
E’ proprio così. L’operazione Veltroni-Franceschini l’avevo contrastata, sapendo di perdere alla grande, perchè mi sembrava un blocco a difesa degli apparati e delle nomenclature. A quel tempo avevo anche ricordato che Veltroni segretario aveva portato nel 2000 i DS alla percentuale di voto più bassa della loro storia. E in seguito avevo sostenuto, anche sul blog, che la sua linea era troppo ondivaga. Ma così come c’è un tempo per la semina e uno per il raccolto c’è un tempo per i congressi e un tempo per le elezioni, che è quello in cui ci si stringe intorno al leader che c’è. Per questa ragione da qualche mese ho cambiato registro.
Il mio ragionamento era semplice: che senso avrebbe una crisi nel  bel mezzo della preparazione delle elezioni amministrative ed europee?
Un’altra considerazione: siamo sicuri che Veltroni si sia dimesso solo per il rovescio elettorale di Soru? Quanto hanno inciso le risse al vertice? E quanto l’annuncio totalmente intempestivo della candidatura alternativa di Bersani (ottimo dirigente) dieci giorni prima delle elezioni sarde?
Il problema del PD era quello della leadership, sì, ma in quanto linea politica: Abu Mazen o Hamas? Sistema tedesco o bipartitismo? Ingresso in Europa nei socialdemocratici o gruppo autonomo alleato con loro? Quale testamento biologico? E poi, alleanza con Casini o con Di Pietro?
Questi nodi restano tutti da sciogliere e si può farlo solo con un grande congresso nel quale tutti si sentano coinvolti e chi perda resti lealmente nel partito. Non con un Franceschini (che è un mio amico), o qualcun altro, al posto di Veltroni, senza un chiarimento profondo di linea culturale e politica.
Altrimenti che razza di leader abbiamo?

Commenti dei lettori: 30 commenti -
Io invece avevo votato Veltroni ma devo dire che condivido molte cose che stai scrivendo sul blog. Soprattutto ho apprezzato il tuo senso di partito che ti ha portato a sostenere Veltroni quando era sotto attacco.
Scritto da Pietro il 18/2/2009 alle 11:21
condivido in pieno la tua linea giuseppe
Scritto da francesco il 18/2/2009 alle 11:23
Sono frastornato. Leggo il blog perchè trovo analisi serie e critiche ma non catastrofiche.
Scritto da Antonio S. il 18/2/2009 alle 11:23
Che razza di leader abbiamo? Un disastro. Lo dico anch'io con amarezza. La stessa cosa vale per gli altri partiti. Se si esclude Berlusconi, piaccia o non piaccia, c'è un gran vuoto.
Scritto da Un varesino doc il 18/2/2009 alle 11:29
Sì hai ragione. Si prova una grande amarezza e si vede una classe politica fatta di dirigenti non all’altezza. Tanti a rimirare il proprio ombelico sentendosi al centro del mondo e infischiandosene allegramente del Partito e delle aspettative della sua base, frustrata e delusa. Ora occorre voltare pagina e credo che l’unica cosa da farsi sia, come dici tu, un grande congresso. Congresso che porti al rinnovamento della classe politica. Questa mattina ho letto che tra i militanti radunatisi fuori della sede del Pd girava l’anatema che fu di Moretti:”Con questa classe dirigente non vinceremo mai”. Vedo che Moretti fu profetico e anch’io penso che senza un cambiamento radicale resteremo all’opposizione per chissà quanti anni, mentre Berlusconi, passo dopo passo ci porta in un regime autoritario, cercando di togliere di mezzo tutti i Poteri che, in qualche modo, possono essere di intralcio al suo procedere.
Scritto da Angelo Eberli il 18/2/2009 alle 11:31
MAH!, IO CREDO CHE PRIMA DEL CONGRESSO SI DEBBA CAPIRE CHE COSA VUOLE ESSERE IL P.D. SONO ANDATO A RILEGGERMI IL DISCORSO DI VELTRONI AL LINGOTTO, IO HO CREDUTO IN QUEL PROGETTO, CHE E' NAUFRAGATO PER COLPA DI VELTRONI MA ANCHE E SOPRATTUTTO CHE LA CLASSE DIRIGENTE EX-DS EX- MARGHERITA EX- DI TUTTO; GENTE VECCHIA GENTE LEGATA AL POTERE GENTE CHE VUOLE CAMBIARE PER NON CAMBIARE NIENTE (VEDASI ARTICOLO DI PANEBIANCO SUL CORRIERE DI OGGI) VIA LA VECCHIA NOMENKLATURA CI VUOLE GENTE NUOVA
Scritto da ALFONSO COLOMBO il 18/2/2009 alle 11:38
Francamente, caro Giuseppe, sono ancora un po’ sotto choc. Il rischio ormai è che vada definitivamente a pezzi un progetto cui noi avevamo creduto, cioè in partito che riunisse, in una sintesi culturalmente e politicamente nuova, il meglio del riformismo italiano, quello cattolico, quello liberale e quello laico-socialista. Vorrei tentare qualche analisi, darmi una ragione di ciò che sta succedendo, ma il trauma subito (sconfitte elettorali, dimissioni di Veltroni, consenso non bulgaro, ma assai alto, ad una destra spesso populista e ben salda attorno al suo monarca) per il momento me lo impedisce. E poi forse oggi più che parlare, serve un atto di umiltà da parte di tutti, ma soprattutto da parte dei mega dirigenti nazionali, soprattutto quegli immarcescibili, sempre sulla cresta dell’onda , che mandando Veltroni allo sbaraglio prima , facendone il tiro al bersaglio poi, hanno contribuito all’attuale situazione. Perdonami l’ultimo sfogo. Avremo comunque tempo di tornare a ragionare;tu lo stai già facendo. A me stesso per ora mi dico: Sursum corda! Mariuccio Bianchi
Scritto da Mariuccio Bianchi il 18/2/2009 alle 11:54
Citi nodi importanti che se non sciolti aggraveranno la situazione del partito. Però io mi domando un partito fatto csì è in grado di scioglierli?
Scritto da Paolino il 18/2/2009 alle 12:26
Sono sempre stato di sinistra ma nell'ultimo periodo mi trovo spessissimo d'accordo con te. Dove sbaglio? A parte gli scherzi la situazione è molto difficile ma io ho ancora fiducia. Tu fatti sempre sentire, mi raccomando.
Scritto da Uno qualunque di Varese il 18/2/2009 alle 12:36
Non è stato solo il risultato sardo a far cadere Veltroni. Questo è poco ma sicuro. Ho sempre avuto stima di D'Alema ma ultimamente non mi ha convinto affatto.
Scritto da Ambrogio il 18/2/2009 alle 13:55
Io mi fido di quello che dici tu. Ti invito a parlare del PD con chiarezza e senza diplomazia. E' questo che serve.
Scritto da Paolo il 18/2/2009 alle 13:57
Veltroni lascia e mi dispiace. Oggi la sua conferenza stampa è stata l'occasione, dopo molto tempo, di parlare da "uomo libero", magari avesse potutto farlo prima! Veltroni lascia e tutti i nodi restano irrisolti (quelli che elenchi sono alcuni), è necessario mettervi mano. Però c'è bisogno di uno scatto, quindi... visto che tra poco ci sono le EUROPEE, io non voglio leggere le candidature sui giornali!!! VOGLIO DECIDERE!!! Che si mettano in gioco, primarie per le europee, sennò il diluvio!!!
Scritto da Lele il 18/2/2009 alle 14:33
Siamo nelle peste, ho appena finito di ascoltare la conferenza stampa di Veltroni. E' assolutamente vero che in questi ultimi anni abbiamo fatto fuori un sacco di dirigenti. Anche Veltroni quando ha provato a imporre la propria linea, l'abbiamo (mi ci metto pure io che non conto niente) tacciato di "cesarismo" salvo poi, quando ormai era bollito, dire che non c'era leadership. Mi sa che dobbiamo darci una regolata. TUTTI.
Scritto da Il piccolo portavoce il 18/2/2009 alle 14:46
Posso fare una previsione? Il PD passerà una lunga fase analoga a quelle capitate alla SPD tedesca e al Labour inglese. La prima travolta da Kohl e rimasta all'opposizione dal 1982 al 1998. I secondi umiliati dalla Thatcher nel 1979 e tornati al governo solo nel 1997. Magari i nostri tempi saranno più brevi (lo spero) però, in ogni caso, prima dovrà crescere una nuova classe dirigente, dal basso e dalle esperienze amministrative locali (sindaci, presidenti di regione, ecc.).
Scritto da Antonio C. il 18/2/2009 alle 15:01
Dopo Berlinguer avete avuto solo dei funzionari di partito, nel senso più deteriore del termine. Mandateli a casa TUTTI ed eleggete persone che fanno parte della società normale, non dell'intellighenzia comunista di inizio secolo. Comincerete a riguadagnare voti solo quando vi metterete in assonanaza con le esigenze della gente, non con quelle di partito. A parte R4 avete in mano tutta l'informazione, potete farcela.
Scritto da alfredo il 18/2/2009 alle 15:24
La crisi è dovuta all'impossibilità di mettere d'accordo ex Marghertita ed ex DS? Dimmi il tuo parere con nettezza.
Scritto da Giovanni B. il 18/2/2009 alle 15:46
Hai pienamente ragione Giuseppe. C' è un tempo per il confronto, anche aspro, all'interno di un'organizzazione ma, finito quel momento, si deve remare tutti dalla stessa parte. Non è successo così nell'ultimo periodo e quello che è accaduto ieri è la conseguenza di questo logoramento della leadership e inevitabilmente dello stesso progetto del PD; la pesante sconfitta sarda ha costituito soltanto la "scusa" per uscire da questa situazione, e questo atto di generosità verso il partito da parte di Veltroni deve essere riconosciuto. Anche se siamo ormai a pochissimi mesi da importanti appuntamenti elettorali, probabilmente risulta ormai urgente e necessario prenderci il tempo per un confronto che possa sciogliere quei nodi di cui tu parli. Una "navigazione a vista" per altri mesi, a questo punto, potrebbe farci soltanto del male.
Scritto da Francesco Anania il 18/2/2009 alle 16:39
Anche l'ultimo commento di Francesco è molto condivisibile. La Sardegna è stata un pretesto per uscire da una situazione impossibile creata ad arte dai "nemici" di Veltroni, che tra l'altro l'avevano votato alle primarie per tenere insieme i DS. Pazzesco.
Scritto da Paolo B. il 18/2/2009 alle 17:01
Ha fatto bene ad andarsene. Il PD non lo meritava. Ero per Bersani una volta, adesso non lo voterò mai più e tanto meno D'Alema.
Scritto da un democratico ex DS il 18/2/2009 alle 18:18
E' un tempo veramente difficile che spegne gli entusiasmi. Bisogna andare avanti e mi conforta la sua posizione.
Scritto da Un giovane democratico il 18/2/2009 alle 19:19
Pensa a qualcos'altro, caro Giuseppe, mi sa che non c'è futuro in questo partito.
Scritto da un tuo amico il 18/2/2009 alle 19:22
"Avete in mano tutta l'informazione, a parte rete4" dice Alfredo alla sinistra. Eppure nessuno se ne era accorto. Solo Alfredo. Alla comicità non c'è limite.
Scritto da Pietro27 il 18/2/2009 alle 19:22
Adamoli ma la vogliamo dire una parola su MILLS o no?? guardate i giornali esteri...trovate di più il caso MILLS o il caso Veltroni?
Scritto da ema il 18/2/2009 alle 19:37
Forse è il momento di capire se questo partito-contenitore senza contenuti sia lo strumento idoneo per esprimere la politica equilibrata e riformista che i cittadini aspettano. L'impressione che tante volte avverto è di essere in una trappola.
Scritto da Angelo il 18/2/2009 alle 21:05
Caro Ema, oggi ho letto molte cose su Mills ed è un argomento molto interessante. Ma questo non è un giornale, è un blog sul quale faccio uno o due post al giorno. Il caso Mills cosa dice ai lettori del blog che già non sanno? Che Berlusconi è altrettanto colpevole di Mills? Questo è del tutto ovvio per chi ci legge. Trovo più utile, ma forse mi sbaglio, occuparci di problemi che ci toccano più da vicino.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/2/2009 alle 22:46
Il PD è un partito pieno di sorprese: quando pensi di aver toccato il fondo trovano il modo di andare ancora peggio. Questa volta chiamano a Roma 2.000 persone per votare Franceschini segretario (auto)reggente, nomina già decisa da quelli che hanno affondato Veltroni. Ah, che tristezza.
Scritto da larpi il 19/2/2009 alle 10:21
per Pietro il problema è che ormai quella non è una battuta, la gente ci crede che la sinistra abbia in mano tutta la televisione e che per dire la magistratura sia tutta a sinistra...
Scritto da luca il 19/2/2009 alle 10:53
Forse Alfredo vive all'estero, dove la stampa senza mezzi termini (riferendosi al processo Mills) dice che "Berlusconi è un corruttore", mentre qui si fa un breve cenno alla faccenda. Alfredo, in Italia la situazione è diversa. Ad esempio, deve passare il pacchetto sicurezza in Parlamento? Di colpo TV e giornali a parlare di stupri, il cui trend (affermazioni di operatori della Mangiagalli e di dirigenti di polizia delle sezioni antistupri) è pressoché invariato rispetto agli scorsi anni. Ma adesso sembra ci siano tutti i giorni...
Scritto da Pino il 19/2/2009 alle 11:05
Caro Giuseppe, questa volta non sono d’accordo con la tua risposta. Come dice “ema” il caso Mills ha avuto grande risonanza su tutta la stampa internazionale che si chiede, incredula, come mai da noi non succeda mai niente di fronte a questi fatti. A questo proposito l’articolo di Alexander Stille su Repubblica dell’11 febbraio è illuminante. Fino a quando le questioni etiche, nel nostro Paese, saranno ritenute secondarie? Obama ha già dovuto privarsi di un suo capace collaboratore per problemi con il fisco: da noi sarebbe stato considerato un peccatuccio veniale. Se riteniamo che l’anestesia che ha reso acritico l’elettorato debba ancora continuare, basta sottovalutare i problemi. E, infatti, c’è chi pensa che, al di fuori di Rete 4, tutti i media siano con noi.
Scritto da Angelo Eberli il 19/2/2009 alle 14:08
E sempre a proposito di informazione: ormai i giornalisti sono così repressi nel non poter parlare di ciò che vogliono, che se escono fuori con lapsus incredibili. Vi invito a guardare questo link: http://pdvedano.blogspot.com/2009/02/tg1-quando-linformazione-e-repressa.html
Scritto da Pino il 19/2/2009 alle 15:43
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)