Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 21/2/2009 alle 10:13

Ore 17.20 - Habemus segretario. Il trauma è superato. Ora usciamo rapidamente dalla convalescenza, per carità. Al di là della fortissima riaffermazione dei valori della Costituzione repubblicana e degli altri ideali unitari, quattro i punti di Franceschini che rappresentano una correzione di rotta.
Uno. Un partito radicato, aperto al territorio, con una vena di democrazia diretta da non disperdere ma da utilizzare bene.
Due. La vocazione maggioritaria non contrasta con la ricerca di alleanze più ampie fondate sulla piena condivisione del progetto.
Tre. In Europa, non nel PSE, ma nel campo che ha nel PSE  il suo epicentro.
Quattro. Sulla bioetica il partito avrà un suo chiaro indirizzo (no al progetto di legge della maggioranza votato in commissione) con la difesa però del diritto sacrosanto alla manifestazione di un punto di vista diverso.
Di tutto questo e di molto altro parleremo nei prossimi giorni.

Grazie della partecipazione.

Ore 16.55 - Ho definito sottotono la discussione di oggi, ma alcuni interventi mi sono piaciuti. Segnalo quello di Pierluigi Castagnetti, e non solo perché è un mio carissimo amico. La sua cultura è di matrice cattolica, ma la sua volontà di concorrere alla nuova identità del PD nel segno post ideologico, moderno, europeo, laico, è fortissima. In pochi minuti ne ha dato una testimonianza limpida.

Ore 16.30. Si finirà di votare tra qualche minuto, in anticipo sull’ora prefissata. La voglia di tornare presto a casa? Può essere letta in vario modo. Io vi vedo la consapevolezza dei compiti difficilissimi che ci attendono. Fra qualche mese avremo le elezioni in sessantatre province, circa cinque mila comuni, con 50.000 candidati in campo. E poi avremo le europee che Berlusconi, con il successo che spera di ottenere, cercherà di piegare al suo disegno di un cambio strisciante della costituzione materiale del Paese. Sono le stesse ragioni per le quali avevo manifestato la mia preferenza per un nuovo segretario subito.

Ore 16.00 - La discussione si trascina stancamente verso la conclusione. Non ha parlato D’Alema, che ascolto sempre con grande interesse, ma neanche Bersani e nemmeno Bettini e Tonini (i collaboratori più stretti di Veltroni), e poi non sono intervenuti Letta e Rutelli, e Marini. Il dibattito, questa mattina prima della decisione di andare al voto, è stato molto interessante, poi decisamente sotto tono. Adesso è in corso un fenomeno molto comune, non solo in Italia, la corsa sul vagone del vincitore. Resta il bel discorso di Franceschini.

Ore 14.05
. Parisi ha parlato riproponendo l’ulivismo classico e lo ha fatto da par suo. Peccato qualche brusio e disinteresse di troppo. Franceschini dovrebbe ringraziarlo. L’opposizione serve anche in un partito, non solo nelle istituzioni, quando sia chiara, manifesta, leale. L’assemblea è praticamente finita. Mi piacerebbe ascoltare sia Bersani che D’Alema, ma al massimo sentiremo il primo e non il secondo. Pazienza.

Ore 13.30 - Franceschini ha terminato ora il suo intervento. Buon discorso da segretario praticamente già eletto, con un occhio all’unità del partito, con accenti molto convincenti sui nodi ancora non sciolti. "Gli errori di Veltroni - ha dichiarato - sono i miei errori". Ma perché Veltroni si è dimesso se la linea è l’assoluta continuità? In realtà qualcosa cambierà. Conosco Franceschini, ho fatto tanti dibattiti con lui. Ama la politica e apprezza chi viene dalla gavetta. Le varie “Marianne” di invenzione veltroniana avranno vita dura. Spero che basti. Io l’appoggerò non nel nome dell’antica solidarietà, ma di una grande avventura nuova. Al congresso ciascuno riprenderà, come è sacrosanto, la sua autonomia.

Ore 12.50 - L’assemblea ha deciso a grandissima maggioranza. Nel pomeriggio si eleggerà il segretario. Due probabilmente i candidati: Dario Franceschini e Arturo Parisi. L’esito è scritto nella pietra. L’intervento di Enrico Morando, più di quello di Gad Lerner, entrambi per le primarie subito, mi ha fatto pensare. Le ragioni non sonmai tutte da una parte sola. Ma bisogna decidere e la mia scelta è stata trasparente.

Ore 12.00 - Rosy Bindi ha parlato. Come sotto. Ora stanno intervenendo altri oratori senza aggiungere molto a Parisi e Fassino. Piuttosto, ho ascoltato dei delegati sui vari mezzi di informazione prima dell’inizio dei lavori. Madonna mia! Alcuni sembrano professorini, fatti con lo stampino, grigi burocrati che parlano come se il destino del mondo fosse sulle loro spalle (prudenza, cautela, vedremo…). E alcuni sono giovani, anagraficamente! Animo, ragazzi. Cuore, spontaneità, istinto anche, non solo calcolo di convenienza.

Ore 11.35 - Hanno incrociato i guantoni per primi Arturo Parisi e Piero Fassino. Il primo per le primarie subito. Il secondo per l’elezione del segretario da parte dell’assemblea nazionale, indicando il nome di Dario Franceschini. Che avrebbe parlato Fassino ci avrei giurato. È il politico ex DS più amato. Anch’io ne ho una grande stima. Approvo la sua proposta. Potrei dire dei se e dei ma. Ma oggi non è il momento dei distinguo.
Faccio un’altra previsione facile. Dopo Parisi interverrà Rosy Bindi, dicendo il contrario di Parisi. È il rito abituale, un po’ stucchevole, ma inevitabile.

Ore 10.45 - L’attesa è carica di tensione per chi si trova nella grande sala di Roma e per chi segue l’evento davanti alla TV o su Internet. Il mio auspicio? Che i delegati decidano con la loro testa non per ordine ricevuto. Se si accantonano congresso e primarie si elegga un segretario con pieni poteri, non un reggente, cioè una sorta di re travicello. Non c’è ancora il partito? Forse, ma c’è un popolo che vuole diventarlo e ha bisogno di un leader, non di un tremacoda.

Ore 10.15 - Tra poco comincerà l'assemblea nazionale del PD. Primo e dominante pensiero: Veltroni non avrebbe dovuto dimettersi. Il gesto è nobile da un punto di vista esclusivamente personale, da quello politico è una fuga nel bel mezzo di due campagne elettorali, che sono già cominciate. Non ha pensato ai milioni di militanti che lo hanno votato alle primarie? E anche a me che non l'ho votato ma che l'ho immediatamente riconosciuto come leader?

Puoi seguire l'assemblea in diretta su YouDem Tv: www.youdem.it oppure sul canale 813 di Sky. Aggiornamenti in tempo reale anche sul sito del Pd: http://www.partitodemocratico.it/assemblea09/

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 29 commenti -
Giuseppe, qui non son proprio d'accordo. Tutti i dirigenti le hanno richieste volute cercate...e ora che sono arrivate tutti a stupirsi tutti a dire no ma non doveva. Pensarci prima, è da 18 mesi che gliele chiedono, o ci pensavano prima: oppure prima o poi arrivano le dimissioni, da una persona seria. Erano i vari rutelli dalema bersani etc a doversi rendere conto che Veltroni aveva un'investitura popolare. Han fatto i giochini..cavoli loro, cavoli nostri.
Scritto da ema il 21/2/2009 alle 10:36
Infatti la soluzione migliore sarebbe stata che Veltroni avesse deciso di portare a termine il suo mandato a dopo le elezioni, in modo tale che facesse lui da traghettatore verso il futuro segretario
Scritto da Adriano il 21/2/2009 alle 10:43
Ema, lo sbaglio non è stata la decisione di dimettersi, ma il modo e soprattutto il momento. Sarebbe stato meglio farlo dopo le elezioni imminenti, e nel contempo lavorare su quale direzione il PD dovrà prendere in futuro: più che un leader, forse ora ci manca questo.
Scritto da Adriano il 21/2/2009 alle 10:49
Caro Ema, capisco l'esasperazione di Veltroni, era sotto assedio ecc. Ma allora era meglio andare al cogresso e poi alle primarie sei mesi fa. Ci sarebbe stato il tempo di una bella sfida politica capace di rigenerare il partito. Quanto a Rutelli, guarda che è stato uno di quelli l'anno sostenuto di più, pur svolgendo una funzione critica. Ma questo ormai è il passato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/2/2009 alle 10:57
sono abbastanza disilluso ormai, ma credo che si fosse dimesso dopo le europee gli si sarebbe imputato di non aver saputo fare un gesto coraggioso (le dimissioni) dopo le elezioni in Sardegna...poi ti dico la verità per me l'errore sono le dimissioni di Veltroni, non si sarebbe dovuto dimettere lui ma tutti gli altri.
Scritto da ema il 21/2/2009 alle 11:02
Bel dialogo. Sei sempre sorprendente. Il più fresco di tutti.
Scritto da Un tuo amico fedele il 21/2/2009 alle 11:49
L'assemblea si è incanalata bene. Se il corpaccio post diessino ha già deciso, Franceschini è già segretario. Tu non l'avevi votato alle primarie ma dovresti essere abbastanza soddisfatto.
Scritto da Andrea il 21/2/2009 alle 11:55
Mi piace il modo come fai politica, anche se non ti ho mai votato. Peccato che gli anni passano per tutti.
Scritto da Ambrogio il 21/2/2009 alle 12:30
Bel servizio. Bravissimo. Così si fa.
Scritto da un iscritto PD il 21/2/2009 alle 12:57
Niente di nuovo. Ha vinto l'oligarchia romana. Del resto, salvo lei, chi c'è, soprattutto a Varese. Qui è una desolazione malgrado il suo impegno. Io non la condivido, sia chiaro, ma lei c'è. Gli altri sono dei mestieranti.
Scritto da Vincenzo il 21/2/2009 alle 13:55
Mi è piaciuto l'intervento di Franceschini. La volontà di affrontare i nodi che ci lacerano. L'attacco ai gruppi, correnti e capoccia. La richiesta di non cercare un attimo di notorietà sui giornali sparando contro il partito. La riflessione che l'organizzazione è importante ma la politica è altro e di organizzazione si può morire. Il richiamo ad un partito dei lavoratori e il riferimento all'unità sindacale... speriamo. Devo dire che anche Parisi ha dato un contributo positivo.
Scritto da Lele il 21/2/2009 alle 14:51
Sinceramente, non c'è il tempo per organizzare le primarie, con le europee e le amministrative che incombono. La linea da seguire deve essere questa: limitare i danni alle prossime elezioni (e mi riferisco in particolare alle europee), e poi, al congresso, dettare una linea che il prossimo segretario (da eleggere tramite le primarie) dovrà seguire. E abbiamo 6-7 mesi davanti per impegnarci a fare tutto questo, e per farlo bene. Comprendo cmq l'impazienza di Parisi, Lerner e altri
Scritto da Adriano il 21/2/2009 alle 15:03
Mi spiace, Giuseppe, ma sono d'accordo con Ema. Tu dici che Rutelli è stato uno dei più leali sostenitori di Veltroni; permettimi di avere dei dubbi. E se oggi non si capisce che ocorre una decisiva sterzata, tremo per il fururo del nostro Partito. Vedo che il personaggio che avresti voluto ascoltare non si esporrà; temo che continuerà a tramare nell'ombra. Come del resto ha sempre fatto: un partito nel partito. Quousque tandem?
Scritto da Angelo Eberli il 21/2/2009 alle 15:28
Perchè non hanno parlato Bersani e D'Alema? Ma anche Letta e Rutelli che pure hanno sostenuto lealmente Veltroni ma che i giornali dicono stiano pensando ad altro?
Scritto da Lorenzo S. il 21/2/2009 alle 16:07
Quando farai la tua analisi del discorso di Franceschini? Devi farla, mi raccomando.
Scritto da Carlo S. il 21/2/2009 alle 16:26
Vi dirò il discorso di Franceschini mi ha convinto. Ma ahimè credo che non basterà a convincere gli italiani e forse neanche il molti dei nostri elettori. E' effettivamente troppo in continuità almeno visto da fuori., Credo anche che la vera cosa da fare oggi era un congresso e delle candidature serie, e non fino a ottobre. Tra segretario oggi e primarie, sinceramente mi avrebbero lascito perplesso entrambi.
Scritto da ema il 21/2/2009 alle 16:35
Caro Carlo, un'analisi seria (spero), la farò nelle prossime ore e giorni, magari distillandola in più di un post, perchè sia leggible e non stanchi nessuno. Conosco bene Dario e questo, forse, mi consente di leggerlo fra le righe.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/2/2009 alle 16:48
Angelo, io non stilerei l'elenco dei buoni e dei cattivi. Tutti servono. Rutelli, Bersani D'Alema avranno un ruolo importane nel nostro futuro.
Scritto da Angela il 21/2/2009 alle 17:03
E' mancato il "Clamoroso al Cibali!" se avesse vinto Parisi
Scritto da Adriano il 21/2/2009 alle 17:58
Anche a me è sembrato che Franceschini abbia fatto un pregevole discorso. Vedremo se tra il dire e il fare… seguiranno azioni conseguenti. Comunque non ho visto il segno di discontinuità che mi sarei aspettato. E che molti militanti avrebbero atteso. Per rispondere ad Angela, se il suo intervento era rivolto a me, voglio dirle che non ho inteso stilare una lista di buoni e cattivi; sottolineo che alcuni personaggi sono di nocumento al Partito. E auspico che cessino di avere un ruolo importante nel nostro futuro. E spero che l’esortazione di Franceschini “mai più voci dissonanti in televisione o sulla stampa” abbia l’esito che merita. Non sono sicuro che questo auspicio possa avverarsi, per lo meno fino a quando certi personaggi intendono ancora avere un partito nel partito, anche se denominato con un sostantivo diverso.
Scritto da Angelo Eberli il 21/2/2009 alle 18:02
Molto rumore per nulla? Si, almeno nel senso che oggi le cose sono andate come ragione consigliava, nonostante 'rumori' contrari spingevano verso uno psicodramma di massa non necessario e giustificabile solo in una logica di personalismi. Ora cerchiamo di essere tutti coerenti con un linea più sobria, più concreta. Meno personalismi al vertice, più partecipazione alla base. Auguri Framceschini, auguri PD.
Scritto da roberto il 21/2/2009 alle 18:41
Una curiosità: ma Parisi non era anche lui nella carica dei 101 del governo più numeroso della storia? Oppure pensa che il solo non aver collaborato con Veltroni ridà la verginità? Più che un antipatico ma saggio grillo parlante, ricorda un Beppe Grillo coi capelli corti. Certo più civile e colto, che sa parlare di politica ma che oltre alla critica non va mai.
Scritto da rob il 21/2/2009 alle 19:02
E' stata la soluzione più ragionevole quella di votare Franceschini oggi. Adesso speriamo che Frnceschini mantenga le sue promesse riguardo la laicità, l'alleanza in Europa coi socialisti e il ricambio ai vertici.
Scritto da mirella il 21/2/2009 alle 19:13
Io ringrazio Adamoli. Bella l'idea dei commenti in diretta. Devo dire che li ho seguiti quasi tutti malgrado mia moglie mi invitasse ad un comportamento più sobrio e meno partecipativo. Se 10 anni fa mi avessero detto che un giorno avrei seguito così Adamoli, che non mi sarei mai sognato di votare, li avrei presi a calci.
Scritto da Mario il 21/2/2009 alle 22:32
Tutto sommato una giornata positiva. Se penso alla paura di ieri sono confortato.
Scritto da un PD il 21/2/2009 alle 22:36
tarallucci e vino... 'quattro punti che rappresentano una correzione di rotta' ...: Un segretario 'eletto' in fretta e furia da MENO DELLA META' DEI DELEGATI! Bella vocazione maggioritaria! I Circoli completamente tagliati fuori: sarà questa la vena di democrazia? PSE e questione bioetica come prioritari: Ma dove vivete tutti quanti? nello stesso Paese dove vivo io, in balia di un governo demagogico e populista, nel bel mezzo di una crisi economica e sociale epocale? Ieri era pura eutanasia!
Scritto da franci il 22/2/2009 alle 11:53
Caro Franci. io credo che abbia ragione Giuseppe. La sua cronaca in diretta dimostra lo "scampato pericolo". Leggi il suo post di oggi e ti renderai meglio conto dei commenti a caldo di ieri.
Scritto da Giorgio F. il 22/2/2009 alle 17:52
Caro Giuseppe Adamoli, mi affanno a cercare il nuovo che purtroppo non vedo, anzi c'è ma viene imbragato dal partito stesso attraverso logiche vecchie e di correnti interne. In effetti due soci di maggioranza decidono tutto all'interno anche del Pd varesino, e non dirmi che non viene applicato il cencelli. Io ho votato PD gente nuova del mio territorio di fatto tenuta in silenzio e salamoia e poi vedo un antimeridionalismo becero e ottuso, l'italia è unica ed è fatta da persone intelligenti.
Scritto da Claudio de Grandi il 23/2/2009 alle 09:33
Comunque apprezzo Franceschini e lo sosterrò perchè eletto nel mio partito ma dai vertici Varesini pretendo coerenza e coraggio, a volte un papa di transizione può anche dimostrarsi un ottimo papa, così come molte persone presenti nel PD. Domanda quanti erano i varesini eletti nella segreteria e presenti a Roma per l'elezione del segretario? Chi non è andato deve dimettersi e lasciare il posto a chi crede nel PD. Su Facebook uno del PD chiedeva cosa fare e si firmava.
Scritto da Claudio de Grandi il 23/2/2009 alle 09:44
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