Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 22/3/2009 alle 09:45

Un sondaggio di ieri mostra che la maggioranza degli italiani pensa che Franceschini lavori in assoluta continuità con Veltroni. È comprensibile poiché i cittadini, alle prese con ben altri problemi, recepiscono le novità con lentezza. Eppure il quadro psicologico e comunicativo è cambiato. Dai giornali sono spariti i retroscena sulle mille liti interne e tutti i giorni si ha notizia di una proposta concreta e circostanziata del Pd: l’assegno di disoccupazione a tutti quelli che perdono il lavoro; il contributo di solidarietà di chi ha un reddito alto; la possibilità ai comuni virtuosi di spendere i loro soldi superando i vincoli del patto di stabilità e così via.
Non sarà la chiave che apre improvvisamente la porta del successo, ma è sicuramente un passo avanti e un contributo concreto all’Italia.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 11 commenti -
Il passaggio a Franceschini ha portato più concretezza e D'Alema ha finalmente finito di rompere le balle tutti i giorni. Che questo porti più voti, non lo so. Speriamo.
Scritto da Valceresio il 22/3/2009 alle 15:34
Speriamo in bene con Franceschini. Per fortuna Veltroni si è reso conto che non era assolutamente seguito dalla base anche se a livello locale purtroppo in molti non volevano rendersene conto! Speriamo in una graduale ripresa per il futuro. Senza naturalmente troppe imposizioni soprattutto sui temi etici.
Scritto da Fabrizio Morlotti il 22/3/2009 alle 18:42
Credo che si tratti un pò di realtà e un pò di apparenza. La cosa certa è che sono scomparse le liti interne al vertice. E questo è positivo.
Scritto da Ruggero il 22/3/2009 alle 18:48
Non è vero che la gente pensa che Franceschini lavori in continuità con Veltroni. Pensa l'esatto opposto e lo pensano anche gli avversari perchè si trovano in difficoltà di fronte a proposte concrete. I distinguo che minavano il cammino di Walter sembrano finalmente finiti. Mi auguro anche dopo le europee. E' necessario almeno per dimostrare un minimo di intelligenza politica libera dai controproducenti dualismi caserecci.
Scritto da Ravani il 22/3/2009 alle 19:00
Non è vero che la gente pensa che Franceschini lavori in continuità con Veltroni. Pensa l'esatto opposto e lo pensano anche gli avversari perchè si trovano in difficoltà di fronte a proposte concrete. I distinguo che minavano il cammino di Walter sembrano finalmente finiti. Mi auguro anche dopo le europee. E' necessario almeno per dimostrare un minimo di intelligenza politica libera dai controproducenti dualismi caserecci.
Scritto da Ravani il 22/3/2009 alle 19:00
Il fatto che la maggioranza degli italiani non abbia percepito novità nel cambio tra Veltroni e Franceschini - che c'è stata: anche il PD ha riscoperto che esistono anche i lavoratori... - in parte è fisiologico - ci vuole tempo - in parte deriva dal controllo quasi totale dei mezzi di comunicazione da parte di B. e dei poteri forti che da lui si sentono rappresentati. E' una questione che non basta più esorcizzare: bisogna affrontarla (ma non con le tv clandestine - youdem ecc.).
Scritto da CandidoMC il 22/3/2009 alle 20:07
Credo che sia più apparenza che altro ma contenti voi contenti tutti. Mi sembrate davvero in coma.
Scritto da Gino il 22/3/2009 alle 22:59
Accidenti, spiace riconoscerlo, ma è proprio vero! Anche le persone più attente, ma fuori della politica, commentano genericamente che c'è solo continuità e non novità. Ci sono rimasta male. Tuttavia, e purtroppo per gino, anche nel centrodestra ho sentito commenti abbacchiati e sfavorevoli rispetto alla fusione a freddo nel Pdl. Gli ex An non sono propri così contenti e non capiscono l'operazione. Non so chi è più in coma tra i due gruppi...
Scritto da Laura S. il 23/3/2009 alle 11:18
come ha detto debora a roma sabato: occorre avere il coraggio di lasciare a casa qualcuno che franceschini inizi questa opera...ci sono oramai persone che fanno cattiva immagine al pd, vanno tolte :D
Scritto da federico il 23/3/2009 alle 17:16
Chi ha avuto come me la fortuna di essere presente sabato 21 all'assemblea di Roma dei coordinamenti territoriali, ha riportato a casa una salubre senzazione di quanto sia in ripresa la costruzione di questo giovane partito. Franceschini non nega la sua continuità con Veltroni ma è altresì lampante che è riuscito a leggere il malessere del momento e trovare la corretta lunghezza d'onda per coinvolgere e rimotivare quanti sono rimasti delusi dalla inadeguatezza di una certa classe dirigente
Scritto da dario de munari il 23/3/2009 alle 17:58
a continuare a dire e ridire cosa NON andava nel PD, alla fine l'hanno capita. Non mancavano certo le idee, mancava forse un po' di capacità del confrontarsi faccia a faccia. Dicendo addio a certi comportamenti da "mocciosi" qualcosa stà fiorendo: "PROPOSTE CONCRETE E CIRCOSTANZIATE" CAPITE ANCHE DALLA "CASALINGA DI VOGHERA", perché anche lei ha il diritto di CAPIRE
Scritto da Alessandro Z il 23/3/2009 alle 23:43
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