Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 26/3/2009 alle 09:00

Massimo D’Alema: «La politica non se la può cavare con la libertà di coscienza sul testamento biologico, questo principio non può sostituire la linea politica». Dario Franceschini: «Io dico no a una disciplina di partito per avvicinare sui temi eticamente sensibili laici e cattolici».
Queste due dichiarazioni, presentate dalla stampa come contraddittorie, in realtà, secondo me, non lo sono. In questo blog ho ripetutamente affermato che il Pd deve avere una sua posizione chiara sul fine vita. L’ho sempre sostenuto anche a Varese e a Milano, sentendomi purtroppo rispondere che di queste cose è meglio non parlare perché non interessano e perché non portano voti. Due bestemmie madornali che se non rimosse ci mettono in un bunker. Ma una posizione chiara, resa nota pubblicamente, non può significare assoluta disciplina di partito. È questo un termine che, se abusato, mi fa venire l’orticaria, soprattutto nel campo dei diritti civili delle persone. Spero vivamente che questi canoni di comportamento valgano nella discussione aspra in corso in Parlamento.

Categoria: Sanità
Commenti dei lettori: 11 commenti -
Su questo come altri temi concordo. In questi casi una linea prevalente il partito deve averla e con forza deve essere espressa... altro aspetto è la libertà di coscienza. Vi segnalo su questo tema ma anche su altro questo intervento di una portavoce dei circoli all'assemblea del 21 marzo presente Franceschini: http://www.youdem.tv/VideoDetails.aspx?id_video=7d41e695-4803-41ea-8127-f595e2bf1899 CIAO
Scritto da ale il 26/3/2009 alle 11:33
Anch'io non ho mai digerito molto la disciplina di partito. In questo campo, poi. Spero che tu abbia ragione sui ragionamenti che vai facendo sul testamento biologico. Il dubbio è, come tu dici, importante e va mantenuto
Scritto da Un tuo amico fedele il 26/3/2009 alle 13:01
Non so che dire. Non sono pratico di vita dei partiti. Seguo saltuariamente questo blog perchè mi piace. Forse su questi temi delicatissimi sarebbe meglio lasciare a tutti libertà di coscienza.
Scritto da giacomo il 26/3/2009 alle 13:32
L'alimentazione forzata è riconosciuta dalla maggior parte dei medici o addirittura dall'Ordine dei Medici come cura. E a questo punto uno Staro civile non può obbligarmi a ricevere questa cura se non la desidero. Questo è il nocciolo della questione.
Scritto da mirella il 26/3/2009 alle 14:06
Cerco di capire le tue argomentazioni. Tuttavia ritengo che un partito debba avere una sua linea. Il PDL si mostra compatto nell’affermare una visione di “Stato etico” cercando, strumentalmente, di ingraziarsi i favori del Vaticano. Noi sempre in ordine sparso. E con parlamentari a cercare inutili mediazioni, ingloriosamente respinte. Continuiamo così, buttiamo via il lavoro fatto in tre anni e concluso col documento prodotto da Marino, proclamiamo di essere un partito laico nelle intenzioni, salvo rivelarci clericale nei fatti; continuiamo a soggiacere alla volontà di chi, molto democraticamente dice “ o è così o ce ne andiamo” e ci si dispiegherà un radioso orizzonte di “magnifiche sorti e progressive”… E siamo gli unici, in Europa, a legiferare in questo modo, oltretutto in contrasto con la nostra Costituzione. Ma forse dipende dalla nostra peculiare genialità.
Scritto da Angelo Eberli il 26/3/2009 alle 14:27
bè credo che dopo l'emendamento UDC stiamo parlando di robe un po' così...di un testamento biologico non vincolante...quindi una roba così tanto per, e noi qui a scannarci.
Scritto da ema il 26/3/2009 alle 14:40
Non so quale sia la realtà delle cose, leggo i giornali e mi pare che qualche componente del Pd, più che ribadire una propria posizione di coscienza si giochi una partita in proprio e questo non è buono.
Scritto da Lele il 26/3/2009 alle 17:55
Angelo, guarda che Adamoli non nega che ci debba essere una linea del PD, dice solo che non può essere imposta a tutti. Anzi do atto ad Adamoli che su Eluana e sul biotestamento si è sempre espresso con chiarezza. Una chiarezza inusitata per un cattolico come lui. Te lo dice un laico incallito.
Scritto da Bortoluzzi il 26/3/2009 alle 21:14
Cosa dici Ema? Siamo qui a scannarci? Su questo blog il confronto è civilissimo e costruttivo. Ci mancherebbe che non si discuta di queste cose.
Scritto da Giacomo il 26/3/2009 alle 21:59
Bene, la legge sul "biotestamento" è cosa fatta, che lezione impariamo da questa vicenda? Sinceramente credo ora abbiamo una pessima legge. Abbiamo una legge e perciò alcune situazioni non saranno più aleatorie. Però abbiamo fatto un passo indietro rispetto ad un dibattito maturo, che anche gli Italiani hanno mostrato di apprezzare. Il PD credo abbai cercato di tenere la posizione... però magari la prossima volta il capogruppo in commissione facciamolo fare a qualcuno che ci crede!
Scritto da Lele il 27/3/2009 alle 09:48
Giacomo, intendevo "scannarci" ironicamente, nel senso che stiamo qui a discture in maniera civile ma appassionata di una cosa che è diventata un "testamento" non vincolante in cui decide il medico. Scannarci in senso un po' meno ironico per quel che riguarda il PD, che per ogni questione mette gente alla porta urla strepita, appunto per questo che se passa com'è permette al medico di fregarsene della DAT.
Scritto da ema il 28/3/2009 alle 01:11
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