Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 2/4/2009 alle 15:22

Chi te lo fa fare di dire queste cose?, potrebbe chiedermi qualcuno. L’esigenza di parlar chiaro senza ipocrisie, risponderei. Se fossi Dario Franceschini, cioè il Segretario nazionale del PD, non parteciperei al corteo del 4 aprile proclamato dalla CGIL. Così come non andrei ad una manifestazione simile di CISL e UIL. Non c’è dubbio che molte delle rivendicazioni e delle proposte di sabato sono accoglibili dal PD. È anche chiaro, però, che quella manifestazione accentuerà la distanza polemica tra le organizzazioni sindacali di cui sento tutto il pericolo che comporta.
Nella nostra autonomia dobbiamo avere una sola parola d’ordine sul fronte sindacale: è la parola dell’UNITA’. La partecipazione di Franceschini (Segretario del Partito, non semplice dirigente) imprimerebbe invece un segno diverso su cui non sono assolutamente d’accordo. Per questo lo dichiaro in via preventiva, facendo tutto ciò che posso per evitare questo errore.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 31 commenti -
Scopo del PD dovrebbe essere sanare la frattura che avvelena i rapporti tra i sindacati, non acuirla. La partecipazione del Segretario Franceschini alla manifestazione ritengo sarebbe un errore. Questo non esclude che, soprattutto in una fase così difficile per l'Italia, l'azione del PD si deve orientare soprattutto verso le famiglie e i lavoratori che, silenziosi e inascoltati, sono colpiti quotidianamente.
Scritto da Lele il 2/4/2009 alle 15:46
Anche se sono iscritto alla Cgil accetto la tua posizione ma deve valere solo per il segretario nazionale non per altri dirigenti.
Scritto da Mario il 2/4/2009 alle 17:08
Ritengo anch'io che la partecipazione del segretario nazionale sabato darebbe il segno di una scelta preferenziale che oggi sarebbe un danno sia per le relazioni sindacali sia per il PD.
Scritto da Attilio il 2/4/2009 alle 17:17
E' un pò di tempo che non mi faccio sentire. Io propendo per l'altra coalizione, come ben sai, ma se molti la pensassero come te, potrei anche votare per il PD.
Scritto da Bianchi Giò il 2/4/2009 alle 18:05
Sono contrario alla partecipazione di Franceschini alla manifestazione della CGIL come lo sarei se fosse organizzata dalla CISL.UIL,UGL. Anche se le rivendicazioni sono più che giuste non mi pare opportuno che un partito si schieri a favore di questo o quel sindacato. Lo impone il rispetto dei ruoli diversi e la certezza di venire strumantalizzati da un parte o dall'altra. Semmai i sindacati facciano uno sforzo concreto per condurre battaglie unitarie e non ideologiche.
Scritto da Ravani il 2/4/2009 alle 18:15
Chi te lo la fare? Deve dirle queste cose perchè è importante che i cittadini sappiano come la pensano i loro rappresentanti. Sono d'accordo con te ma direi uguale anche se fossi di un'altra opinione.
Scritto da Canziani il 2/4/2009 alle 19:13
il commento della signora mariuccia,pronta per roma. QUAND GHEM BISOGN DE LOR GHIN MAI !!speta che i voti
Scritto da MARIUCCIA il 3/4/2009 alle 13:16
Caro Giuseppe, i nostri timori sembrano purtroppo realizzarsi. Franceschini parteciperà alla manifestazione della CGIL di sabato 4 aprile. Ti avevo già segnalato l’inopportunità di tale scelta, che sembrava già profilarsi in occasione dell’intervista a “La 7”con Lilli Gruber. Al di là della validità o meno della decisione della CGIL di manifestare in piazza e della decisione contraria, valida o meno, di CISL e UIL, di non manifestare contro un governo che galleggia su una crisi economica sempre più grave, senza acuti di particolare rilievo (a parte il facile ottimismo del primo ministro), il nostro segretario avrebbe dovuto rimanere super partes, impegnandosi in concreto a dare il suo contributo per ricucire quell’unità d’azione tra le confederazioni che, a livello nazionale, è andata a farsi benedire. Io sono iscritto alla CISL, ma capisco le ragioni della manifestazione della CGIL; sono iscritto al P.D., provengo dai D.S, ma non capisco assolutamente il motivo dell’appiattimento di Franceschini (e inevitabilmente del partito) sulle posizioni della CGIL. Così facendo non si favorisce la “riconciliazione”tra i sindacati e si creano tensioni all’interno del P.D.:a Malnate ad es. dove tra i militanti, anche senza incarichi nel partito, prevalgono gli iscritti alla CISL, come si sentiranno questi ultimi dopo la scelta del loro segretario a favore della CGIL (paradossalmente un segretario ex democristiano)? Mi auguro che il primo errore politico di Dario Franceschini sia anche l’ultimo.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 3/4/2009 alle 13:25
Ho sentito che Franceschini partecipa ed è un grave errore. Il PD non deve scegliere il sindacato ma gli impegni concreti da assumere in difesa dei lavoratori.
Scritto da Paolo il 3/4/2009 alle 15:03
Franceschini andrà alla manifestazione della CGIL e poi anche a quelle di CISL e UIL e usa queste parole: "dove c'è un disoccupato, un povero, qualcuno che perde il lavoro, non può non esserci un progressista al suo fianco". Io credo stia sbagliando, perché limita la sua capacità di rappresentanza, ma immagino che abbia soppesato ogni pro e contro. La butto lì, ma non è che la situazione è più grave di come NON ce la raccontano e ci sia il rischio di gravi fratture sociali?
Scritto da Spartacus il 3/4/2009 alle 16:35
ma siamo o non siamo d'accordo sulle proposte e sulle proteste della manifestazione?Se si si partecipa se no non si partecipa, credo sia ora, o spero sia sempre più ora, di poter manifestare con una qualsiasi associazione, sindacato, senza bisogno di ideologizzare tutto. Che poi effettivamente questo aiuti o potrebbe aiutare la spaccatura sindacale, è vero. Ma questa spaccatura di certo non l'ha cercata Franceschini, e probabilmente nemmeno Epifani.
Scritto da Emanuele Martini il 3/4/2009 alle 16:40
La manifestazione della CGIL non è contro il governo o per il lavoro. E' contro un accordo siglato tra Governo e parti sociali, tra cui CISL e UIL. Franceschini scende in piazza non a fianco dei lavoratori, ma contro CISL e UIL. Mi sembra ovvio che si tratti di un errore madornale, a meno che il PD non si proponga di restaurare il collateralismo tra PCI e CGIL di anni lontani. Così facendo, allontana da sè CISL e UIL: l'ennesimo regalo a Berlusconi.
Scritto da larpi il 3/4/2009 alle 17:17
che poi sinceramente non capisco perchè agli incontri a Cernobbio con confindustria si può andare, e qui no...
Scritto da Emanuele Martini il 3/4/2009 alle 21:18
L'errore di Franceschini è enorme. Il segretario del maggiore partito di opposizione ha mille modi per dire su cosa è d'accordo e su cosa non è d'accordo a proposito delle lotte sindacali. Se va ad una manifestazione di questo tipo sceglie un sindacato, stop. Un regalo al berlusconismo.
Scritto da Luca V. il 3/4/2009 alle 21:54
Ho partecipato alle primarie optando per Veltroni e poi ho votato PD. Alle europee non so se voterò, ma certamente non voterò PD. La delusione è forte e sono in buona compagnia nel dire così.
Scritto da Un iscritto CISL il 3/4/2009 alle 22:56
Se ti canditi tu voterò ancora certamente PD. Altrimenti credo proprio di no. Non capisco che cosa voglia essere e rappresentare.
Scritto da Carlo il 3/4/2009 alle 23:01
Torno adesso da una riunione per preparare le elezioni comunali. Ho saputo che forse candideranno Cofferati qui da noi. Non sarà mica vero? Ma non doveva curare il figlioletto appena nato? Siamo seri.
Scritto da Un PD forse deluso il 3/4/2009 alle 23:06
Caro Adamoli, anch'io sono d' accordo con il discorso dell' unità sindacale!Penso, tuttavia, che la partecipazione di Franceschini alla manifestazione della CGIL, sia importante, perchè i motivi della manifetazione sono validi e...potrebbe spingere i sindacati su obiettivi più avanzati ( se così si può dire) e avere più forza contrattuale.
Scritto da Bruna Croci il 3/4/2009 alle 23:38
Sono d'accordo con te ma dopo la partecipazione di Franceschini dirai sempre la stessa cosa?
Scritto da Francesco il 4/4/2009 alle 10:10
Non m'intendo molto ma mi pare che se il segretario partecipa il partito si schiera. Mi domando se questo è giusto perchè tra partito e sindacato non dovrebbe esserci un legame troppo stretto.
Scritto da Angela il 4/4/2009 alle 10:29
mi piace che Gasparri parli di "carnevalata", dopo che l'altro giorno han fatto quella pagliacciata chiamata congresso PDL...
Scritto da Emanuele Martini il 4/4/2009 alle 13:12
Grave errore, stiamo tornando ai tempi del sindacato cinghia di trasmissione. E' una regressione politica che favorisce Berlusconi.
Scritto da Rocco A. il 4/4/2009 alle 13:21
comunque QUESTO NON è UNO SCIOPERO (mi stupisco tra l'altro che Giuseppe di solito molto preciso qui si sbagli) è una manifestazione, e a una manifestazione si partecipa se si è d'accordo con quello che dice la manifestazione. non cadiamo nella trappola almeno noi di ideologizzare tutto, e di buttarla tutto in BASTARDO COMUNISTA STAI CON LA CGIL...quali sono i temi e le proposte di questa manifestazione?
Scritto da Emanuele Martini il 4/4/2009 alle 14:44
Emanuele ha fatto centro. La parola "sciopero" è stata un lapsus. Me ne sono accorto subito dopo, ma il refuso era così lampante che non l'ho nemmeno corretto, anche perchè, qualche rigo dopo, parlavo correttamente di "manifestazione". Grazie comunque dell'osservazione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/4/2009 alle 16:55
Cosè questa paura di contaminarsi con le sacrosante istanze del sindacato che rappresenta il mondo del lavoro. Dove c'è un sindacato (qualsiasi) che rivendica diritti e una diversa politica sociale ed economica, che anche noi propugnamo, ritengo sia dovere di un partito che vuol rappresentare il mondo del lavoro(a 360gradi) essere al suo fianco. Autonomia è una grande parola, ma che non vorrei diventasse l'alibi per una politica "delle mani libere". La scelta di essere Pd è una scelta di parte.
Scritto da dario de munari il 7/4/2009 alle 09:47
Ma basta con questo feticcio dell'unità! Che vuol dire unità? Che me ne faccio dell'unità? Sono un cittadino ho delle esigenze, delle aspirazioni, degli obblighi e voglio una politica che ne tenga conto. Stop. L'unità sindacale non è una mia aspirazione personale, non è un' esigenza mia o della mia famiglia, e non è certo un obbligo. Non sono massa. Sono io. Se mi date retta vi voto, altrimenti no. E messa così, ne ha di strada la sinistra per prendere il mio voto...
Scritto da Mauro il moderato il 7/4/2009 alle 11:06
Ho fatto un commento anche sull'altro post che riguarda questo problema. Negli ultimi due commenti c'è forse un pò di confusione. Qui si sta parlando dell'opportunità che il leader del PD scelga o no un sindacato, non del fatto che debba essere vicino ai lavoratori, vicino si ma a tutti.
Scritto da Dario B. il 7/4/2009 alle 15:14
ma se non fosse andato, siamo sicuri che non si sarebbe parlato di un avvicinamento a CISL e UIL e un allontanamentoda CGIL e quindi comunque di una cosa che non faceva bene all'unità sindacale?
Scritto da ema il 7/4/2009 alle 18:33
E' evidente che Franceschini teme (realisticamente) che una parte del potenziale elettorato Pd si rifiuti di votare quello che è considerato un ex-democristiano e si sposti alle europee verso Di Pietro. I figli (politici) di Peppone non amavano Don Camillo. Franceschini-segretario ha nuovi obblighi e meno distinguo rispetto a prima e alla manifestazione aveva un contenden te, che non era Berlusconi ma Di Pietro - Salvi - Rifondazione ecc. Anche se ovviamente dirà il contrario. E' la politica
Scritto da sandrof il 8/4/2009 alle 09:32
io penso invece che aderire sia stata una scelta giusta, il nostro partito non può estraniarsi dal mondo dei lavoratori dipendenti. Ti ricordi quando col governo Prodi la Cisl dichiarò lo sciopero contro il governo? E' legittimo farlo, non vedo perchè una manifestazione contro un governo di destra, noi dovremo guardarla con diffidenza.
Scritto da Angelo Lovati il 8/4/2009 alle 17:41
Ho l'impressione che non sia cascato il mondo perchè Dario è andato a una manifestazione. Se anche solo una delle cose dette sabato erano giuste è stato giusto andarci e andare alle prossime anche se indette dall'UGL. Questo non esime il PD da una linea Sociale ed Economica autonoma da chichessia. Ben sapendo che l'unità sindacale è una utopia irrealizzabile di cui non mi cruccio anche perchè l'ostacolo maggiore sono gli apparati che salterebbero.
Scritto da angelo ruggeri il 8/4/2009 alle 21:44
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