Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 18/4/2009 alle 15:00

Leggo sui giornali che il Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, ha stilato un rapporto sull’immigrazione in Italia. È scontato dire che il quadro che ne esce è tutt’altro che positivo. “La criminalizzazione dell'immigrazione irregolare è una misura sproporzionata che finisce per provocare un’ulteriore stigmatizzazione ed emarginazione dei migranti”. Il rapporto mette in evidenza una crescente tendenza al razzismo e alla xenofobia, a volte alimentata dalle stesse autorità locali, che ha provocato atti di violenza verso migranti.
Mi viene in mente il fatto di cronaca avvenuto a Varese e riportato mercoledì da Varesenews: “Un ragazzo della Sierra Leone sta facendo una passeggiata con due bambini. In mano ha un cellulare con la macchina fotografica incorporata. Alle mamme dei bambini che stanno giocando poco distante, il ragazzo non piace, né tantomeno piace quel telefonino. Le mamme si consultano, poi circondano il ragazzo e gli chiedono che cosa stia facendo; chiamano i Carabinieri, che accorrono sul posto e interrogano il giovane”. Il ragazzo si rivelerà essere semplicemente il fratello maggiore dei due ragazzini e li stava portando al parco a giocare.
Il nesso fra la descrizione fatta dal Consiglio d’Europa e questo fatto di cronaca è a dir poco allarmante. Mi domando: cosa sta succedendo (o cosa è già successo) nella nostra società, se delle mamme – diciamo pure in buona fede – arrivano ad umiliare così un ragazzo di vent’anni?

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 10 commenti -
si bè non c'è dubbio..la nostra è una società chiusissima e destinata a perdere. non so se è razzismo, propendo per il sì comunque, di sicuro è un atteggiamento perdente.
Scritto da emanuele martini il 18/4/2009 alle 15:53
Questo è il frutto anche, ma non soltanto, della predicazione leghista. Voi del PD, o molti di voi, quando lo capirete?
Scritto da Osvaldo il 18/4/2009 alle 16:05
Il messaggio xenofobo-razzista è ormai "patrimonio" di gran parte della nostra gente, anche di quella cristiano-cattolica. Sia ben chiaro che non intendo avallare il "venite tutti, libere frontiere" a tutti i poveracci in cerca di una vita più dignitosa. Caro Adamoli ti chiedi cosa sta succedendo? E' già successo. I protagonisti di questo clima razzista sono Bossi e i suoi che ormai da anni lucrano consenso sulla paura della gente. Se oggi Cristo tornasse con chi si schiererebbe?
Scritto da Ravani il 18/4/2009 alle 16:31
Ne ho accennato ieri nel mio intervento sul referendum; oggi non posso che ribadire che il lavoro “pedagogico” della Lega che parla alla pancia della gente seminando razzismo, ossessione della sicurezza, xenofobia sta dando i suoi frutti. Intanto una nave carica di un’umanità dolente è lasciata cinicamente in mare. La domanda che mi ossessiona è: “quando riusciremo a invertire questa deriva pericolosa che ci sta portando fuori dall’Europa”?
Scritto da Angelo Eberli il 18/4/2009 alle 18:32
Si sono così gli italiani per "merito della Lega" e perchè gli altri partiti hanno lasciato ad essa uno spazio che non merita. Un consiglio leggete "Morte agli italiani", che racconta la cronaca di alcuni fatti di stampo razzista ai danni degli italiani emigrati in Francia.
Scritto da Gabriella Zonno il 18/4/2009 alle 18:45
Purtroppo il clima è veramente cupo. Causa di una totale assenza di politiche di integrazione. In questo modo è scattata la reazione delle persone più esposte. Ma chiedo a voi, perché i peggiori episodi di intolleranza e violenza capitano spesso nei quartieri di periferia? Io dico perché è lì, in un ambiente sociale già degradato, che si scaricano i problemi. La Lega ha perfettamente capito il problema,la sua cura è violenza, ma è una cura. Gli altri che dicono? Stanno seduti in salotto?
Scritto da Spartacus il 18/4/2009 alle 22:16
Non diamo però tutta la colpa alla Lega. Questa è la società dell'individualismo esasperato e questi sono i risultati.
Scritto da Paolo il 18/4/2009 alle 22:40
Caro Spartacus, la violenza non è mai una cura. E' un fattore che peggiora la malattia. Che i partiti, soprattutto di sinistra, siano culturalmente arretrati su questo punto è però vero.
Scritto da Lucky il 19/4/2009 alle 11:41
Reazione decisamente patetica: chissà quale minaccia oscura vedevano quelle madri e chissà come si saranno sentite orgogliose del loro "coraggio" per avere, in branco, bloccato l'agire criminoso di un cellulare. Lega o non lega, questo genere di donne sono l'espressione della debolezza e non della forza della nostra attuale società divisa, individualista, perdente. Essere seguaci di Darwin o Lamarck fa poca differenza: o vince il più forte o vince la cooperazione ma noi perdiamo comunque....
Scritto da signoraoscura il 19/4/2009 alle 11:54
Non se vi consola o vi sconforta ma è così anche a Milano, non solo a Varese. Questo blog ne parla spesso. Credo che sia molto utile anche per rispondere alle preoccupazioni vere di Angelo Eberli.
Scritto da Il pirata il 19/4/2009 alle 12:13
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