Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 28/4/2009 alle 10:20

Federico Antognazza, giovane coordinatore del PD di Venegono Inferiore, mi ha mandato queste righe autorizzandomi a pubblicarle:

Caro Giuseppe,
ho appena appreso che in tutte le liste europee non c'e nemmeno la rappresentanza di un componente dei giovani democratici....Ma il rinnovamento? La formazione dei nuovi dirigenti?
Ho il sospetto che il giocattolo giovani democratici sia solo un gioco per tenere noi giovani occupati a fare politica, impegnati ad organizzare eventi, diffondere i messaggi del PD tra la gente e poi....questa è la ricompensa?
Esperienze recenti mi hanno insegnato che tra i Giovani Democratici non mancano la cultura (alta percentuale di laureati, sia di tipo tecnico che umanistico, componenti essenziali di una corretta dialettica politica) e la preparazione, e soprattutto la voglia di fare di spendersi di mettersi in gioco.
Per quanto concerne il PD le elezioni europee non saranno certamente un'occasione di vittoria, ma l'occasione di mettere in pratica quel cambiamento che sono due anni che stiamo osannando e invece cadiamo sul più bello: perdere per perdere, è molto più dignitoso perdere dimostrando che si ha VOGLIA di investire, CONSAPEVOLEZZA del futuro e VISIONE a lungo periodo.
E soprattutto, siamo sicuri che cambiando si perda consenso???
 
Caro Federico,
denunci una carenza reale delle nostre liste per l’Europa. Credo davvero che la presenza di qualche giovane le avrebbe rese più attraenti e concorrenziali. Faccio però alcune puntualizzazioni:
-   per una lista europea bisognerebbe selezionare giovani che non solo abbiano un curriculum di studio brillante, ma che abbiano già dimostrato di valere in termini politici e amministrativi;
-   la debolezza della rappresentanza giovanile dipende spesso dal fatto che la gran parte dei giovani si mette in attesa di una chiamata per cooptazione, invece che pronta a conquistarsi una candidatura in una dialettica forte e coraggiosa con il ceto dirigente. Non per nulla parlando ai giovani del PD di Varese due mesi fa concludevo così: “Siate incendiari, non pompieri. Ribelli, non burocrati”.
-   anch’io nelle settimane scorse, quando erano ancora in formazione le liste europee, avevo mosso degli appunti critici. Ora che il partito ha deciso siamo però nel tempo dell’ impegno elettorale per massimizzare i consensi. Di ciò che ha poco funzionato discuteremo dopo il 7 giugno nell’approssimarsi del congresso.
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 22 commenti -
Sottoscrivo l'appello ai giovani ad essere più coraggiosi, in fondo a non invecchiare anzitempo.
Scritto da Giulio R. il 28/4/2009 alle 10:54
Caro Giuseppe e Caro Federico credo che giuseppe abbia colto la questione. Io sono contento che non ci siano giovani democratici nelle liste per semplici motivi. Fausto Raciti due settimane fa ha composto la segreteria nazionale, tenendo conto delle correnti. Questo significa essere ribelli e non burocrati? Secondo te la lista di Raciti che ha consegnato alla segreteria Nazionale teneva conto del Merito o teneva conto delle correnti?
Scritto da francesco il 28/4/2009 alle 11:06
Mi sorprende sempre la sua (tua?) capacità di dialogare con i giovani. Condivido le sue considerazioni.
Scritto da Il pirata il 28/4/2009 alle 11:17
Ricordo che durante la costituente provinciale si è votato un odg dove si chiedeva alla segreteria provinciale, una cosa importante secondo me. Di affiancare un giovane democratico ad un futuro europarlamentare durante la campagna delle europee. Perchè questo? Per capire come si fa una campagna elettorale.Su questa cosa penso che bisogna per esempio fare battaglia. Ricordandosi che siamo in campagna elettorale ed ora il nostro impegno è quello di massimizzare i consensi...
Scritto da francesco il 28/4/2009 alle 11:19
Caro Giuseppe, ai giovani mancano soprattutto i testimoni. Sono troppo pochi i punti di riferimento reali e positivi, questo è il problema. Continua così almeno tu. Ma perchè non ti sei candidato alle europee?.
Scritto da Giancarlo il 28/4/2009 alle 11:26
Condivido quanto scritto da Francesco, purtroppo come ha dimostrato la direzione nazionale dei gd di 2 settimane fa, c'è bisogno di un rinnovamento...Coloro che siedono a Roma negli uffici di via S.Andrea delle Fratte, sono stati scelti per basi correntizie e non per competenze e territorialità. Se il nazionale fosse organizzato come il nostro regionale della Lombardia, sicuramente a quest'ora avremmo avuto qualche giovane in lista. Con il tempo le cose cambieranno.
Scritto da Tommaso Police il 28/4/2009 alle 12:02
Rammento a tutti che, purtroppo, il segretario nazionale dei giovani democratici, Fausto Raciti, è stato scelto da Veltroni e "ratificato" tramite primarie false, anzi falsissime. Lo stesso Raciti ora si lamenta per le candidature europee "senza giovani"; da che pulpito parla ? E' la solita storia che ormai ci segue da quasi due anni: il PD di democratico ha solo il nome.
Scritto da larpi il 28/4/2009 alle 13:26
Caro Larpi che le primarie non siano state, un alto momento della giovanile, posso essere d'accordo. (sintomatico il secondo intervento a Roma di un calabrese alla prima assemblea naz GD). Dall'altra parte però penso che in Lombardia si sia lavorato molto bene. A Varese in maniera ottima. La Giovanile deve e dovrà essere federale secondo me. Se te sei della stessa idea vieni insieme a noi e contribuisci a costruire una Giovanile seria. Lasciarla in mano a Raciti e co questo non dobbiamo permetterlo
Scritto da francesco il 28/4/2009 alle 13:45
Il punto vero, mi dispiace riconoscerlo ma è così, è quello indicato da Adamoli. Noi giovani anziché fare battaglie siamo sempre pronti a dire di si a chi comanda. Se non si cambia questo approccio, addio autonomia.
Scritto da Pietro il 28/4/2009 alle 15:17
Vorrei chiedere a Francesco e a Federico che differenza c'è stata fra il metodo di Franceschini e quello di Raciti nella formazione delle rispettive segreteria nazionali. Certo che i giovani ci vogliono, ma probabilmente non vanno scelti fra quelli che sono troppo abituati a frequentare le stanze romane.
Scritto da Un giovane iscritto il 28/4/2009 alle 15:31
Avrei visto volentieri qualche giovane in lista, ma soprattutto avrei votato lei con entusiasmo.
Scritto da Rosa il 28/4/2009 alle 15:52
Rosa ha colto nel segno... bisogna essere giovani dentro!! Questo dibattito non mi affascina in quanto ritengo che il giovane dovrebbe, prima di pensare alla candidatura alle europee, di fare bene a livello locale e poi via via a seconda della capacità che si evidenziano ..... Altro discorso invece l'ingessatura e la chiusura del Partito (ma io direi della società) a dare spazio ai giovani.... Infine ricordo che da noi si discute di questo dalla altre parti zitti e mosca che decide il capo.
Scritto da ale il 28/4/2009 alle 16:29
Ho una mia idea sulle "auspicabili" candidature europee. Maturata nella mia esperienza lavorativa con i programmi Ue e con con la maggior conoscenza che possono avere i giovani laureati o no dell' Europa e dell' importanza delle normative ( sicurezza, ambiente, no profit, scambi internazionali...).Molti di essi hanno viaggato in Europa anche con scambi di studio e di lavoro; desiderio di cambiamento.. Valuto essenziale l' esperienza politica; ma i giovani andrebbero privilegiati come candidati.
Scritto da Bruna Croci il 28/4/2009 alle 18:31
Giovani o non giovani io speravo che tu fossi candidato. Io non darò nessuna preferenza e voterò solo il simbolo.
Scritto da Giulio Malnati il 28/4/2009 alle 18:55
Dimostrare di valere in termini politici e amministrativi, significa iniziare a vivere le realtà locali dove si abita, o dove si lavora o si studia. Purtroppo,osservando nel luogo dove vivo, ma non vegeto, non vedo più i giovani (non molti) che si erano "dati da fare" alle ultime elezioni politiche. E' sicuramente tremendo per un neofita subire una sconfitta, dopo avere dato molto. Quindi, per mia esperienza personale, bisogna reagire e ripartire...Condivido tutto e dopo il 7 giugno discuteremo
Scritto da penna42 il 28/4/2009 alle 19:24
Per Ale: è vero i giovani devono farsi le ossa, ma meglio un giovane senza esperienza in europa a imparare, che un "anziano" esperto senza motivazioni e a scaldar la poltrona quelle poche volte che ci va! Dall'altra parte decide si il capo ke in modo abile mette 4 starlette della tv giovani e lui si che fa il rinnovamento agli occhi della gente!! attenzione..è il fine che giustifica i mezzi!conta l'obiettivo, non come lo raggiungi, noi ci stiam girando attorno
Scritto da Federico il 28/4/2009 alle 19:24
Dirò una cosa scontata ma la dico lo stesso. Ci sono giovani anagraficamente che sono già vecchi. A me interessa che ci sia chi è capace di essere innovativo al di là dell'età.
Scritto da Antonietta il 28/4/2009 alle 21:51
Cosa dimostra questo dibattito? Che c'è una gran voglia di discutere. Oggi i partiti sono quasi morti, anche il PD di Varese. Avevo partecipato alle primarie. Adesso non ditemelo più. Sono andato a vedere il curriculum e l'età di Adamoli. Complimenti vivissimi. Vorrei conoscerlo personalmente.
Scritto da Uno delle primarie il 28/4/2009 alle 22:01
Giuseppe, tu dici massimizziamo i consensi, al resto ci penseremo al congresso. Ma l'hai vista la lista? Fa pena. Tu saresti stato un gigante.
Scritto da Luca il 28/4/2009 alle 22:49
Condivido Luca, pienamente. Il PD di Varese perchè non ha detto e non ha fatto niente al proposito? Non voto PD ma avrei votato Adamoli.
Scritto da Montalbetti il 29/4/2009 alle 09:25
Per Montalbetti: il PD di Varese ? Quello che ha eletto il segretario provinciale senza nemmeno dirlo ai circoli territoriali ? con il voto di 50 persone che sulla scheda non hanno neanche scritto il nome, ma solo barrato la croce SI, come nei referendum ? Beh ... che questi si spendano per Giuseppe la vedo dura. Giuseppe è di un altro pianeta, anzi di un'altra galassia.
Scritto da larpi il 29/4/2009 alle 10:33
Posto che ritengo un errore la candidatura e la esaltazione della Serracchiani perché la sua candidatura depotenzia e svilisce ciò che ha affermato e la trasforma in una figurina da album di partito.... Dico ai giovani di essere meno supini ai potenti, ciò vuol dire che devono fare la gavetta e dimostrare di avere gli attributi non solo di saper leccare il punto giusto.
Scritto da Spartacus il 29/4/2009 alle 12:00
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