Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 28/10/2009 alle 09:45

Come avevo detto un anno fa, l’esperienza del viaggio in Israele era da ripetere. E infatti eccomi qui pronto per la partenza. Da oggi sono in Israele per cinque giorni per una visita che, benché non istituzionale, prevede un programma molto intenso con incontri e conferenze di alto livello (cito solo Shimon Peres).
Per questa ragione il nostro dialogo sul blog riprenderà settimana prossima a partire dal progetto di Francesco Rutelli che ho incontrato oggi a Milano. Il sito invece verrà invece aggiornato quotidianamente.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 6 commenti -
Caro Adamoli, rispondevi, in altra parte del sito, dopo la vittoria di Bersani. del programma di "conquistare il centro" mentre Rutelli, proprio all'indomani delle primarie, è cronaca di ieri, dice di andarsene dal Pd, "non subito e non da solo", verso l'Udc di Casini. Tu dici di "voler partire proprio dal progetto di Francesco Rutelli": attendiamo, quando potrai, tuoi commenti in merito. Grazie e cordiali saluti.
Scritto da Rosella e Carlo il 28/10/2009 alle 10:19
Una formazione credibile al centro sbloccherebbe la situazione, lo afferma Sergio Romano - Corsera dom 29. Condivido: elettori in sofferenza a destra e a sinistra potrebbero rientrare nel gioco politico. Personalmente: ho votato Bersani alle primarie, ma avrei difficoltà a votare il partito se ancorato ad alleanze per me nefaste, dai dipietri alle vendole per non dire dei diliberti e ferreri. Per non continuare in uno sterile astensionismo, anche un Rutelli al centro sarebbe ok. u. monti
Scritto da ulderico monti il 1/11/2009 alle 13:49
Nel frattempo Rutelli se ne va dal Pd e Casini esulta: con Francesco assieme a noi, dice, l'Udc raddoppierà i propri voti. Già, a parole... ma dove "pescheranno" così vasti (ipotetici?) consensi?
Scritto da Gli amici al bar il 1/11/2009 alle 14:50
@ulderico monti. Sentiamo da più parti il desiderio di vedere un grande centro, equidistante (e indipendente?) da sinistra e destra: ossia, secondo noi, un ritorno all'antico e un addio al bipolarismo. Ma poi si potranno fare governi o alleanze solide e durature o siamo "condannati" all'eterno, infinito, storico, partitismo? Certo, come sempre, la risposta, democratica e determinante, viene dalla gente. Che siamo sempre noi...
Scritto da Gli amici al bar il 1/11/2009 alle 15:41
Cari "amici al bar". In Italia è impunito un grave delitto: l'uccisione della sinistra. Responsabili? Berlinguer, i "miglioristi" come Napolitano e tanti altri: il peggio è che molti erano in buona fede. Così il sistema - contrariamente alle grandi democrazie europee - è squilibrato. La prova? da 15 anni è in gestazione il"nuovo partito" e ora il PD, ultima spiaggia, già perde pezzi e si dibatte nella trappola delle alleanze. Ci beviamo su un chinotto? saluti ulderico monti u.monti@tele2.it
Scritto da ulderico monti il 2/11/2009 alle 10:57
Non sembri un "fuori tema" il nostro commento. Ma insomma, ci dice un amico, state tutti a discutere, a commentare, destra, centro, sinistra... ma poi per la gente non cambia mai niente perchè a vincere sono sempre loro, quelli della partitocrazia. E ci ricorda Fedro: "Molto spesso, o quasi sempre, con il cambiare di un governo, per i poveri cambia solo il nome del padrone". Una amarezza, la sua che ci riporta alla realtà: che sia così davvero?
Scritto da I soliti idealisti il 3/11/2009 alle 11:08
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