Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 13/4/2010 alle 16:15

Walter Picco Bellazzi, candidato alle elezioni regionali a Varese per il Pd, dopo aver letto i commenti al post "Il Pd torni alle primarie" mi ha inviato un suo intervento che ho ricevuto solo questa mattina. Se lo mettessi in coda ai commenti del 7 aprile non lo vedrebbe più nessuno. Così l'ho inserito nel sito e lo potete leggere cliccando qui. L'invito di Walter, che raccolgo e sottolineo, è di non farci del male da soli. Per quanto concerne i nick name e i nomi propri di persona, il loro uso è diffusissimo nei blog e va evitato quando nasconde insulti e cattiverie.

Commenti dei lettori: 17 commenti -
"La toppa peggio del buco", dicono i veneti. Se Rossi, Molinari e altri ti hanno appoggiato vuol dire che non contano niente.
Scritto da Andrea il 13/4/2010 alle 16:49
Walter, la guerra nel partito provinciale l'ha iniziata il sen. Rossi che, avendo vinto le primarie del 2007, nelle quali aveva appoggiato Veltroni, si aggirava baldanzoso sbertucciando Adamoli, Alfieri e altri che avevano appoggiato Letta o Bindi: poi, per fare dispetto ad Alfieri, ha appoggiato l'elezione di Tosi a segretario provinciale. Dopo 3 anni ecco il giudizio dei militanti: Tosi ha dimezzato le preferenze, Bellazzi, candidato di Rossi, ultimo. Popolari, fate un po' di autocritica.
Scritto da Larpi il 13/4/2010 alle 17:25
Picco Bellazzi ha conquistato i suoi voti uno ad uno ed è esattamente quello che dicevano i commenti che lui contesta. L'appoggio della sua corrente interna dove sono?
Scritto da Un amico bustocco il 13/4/2010 alle 17:38
“Bersani: “Non canto vittoria, non parlo di sconfitta”. Cosa vuoi che ti dica, dimmi un argomento a piacere”. Così scherzava un blogger, e nessuno l’ha menata più di tanto. Walter: "Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere di averla meritata". (Publio Cornelio Tacito) E che dire, più male di così cosa vuoi che ci facciamo? Che ci mettiamo gli zebedei di traverso in un cassetto e poi chiudiamo? Ti chiedo, se non ci fosse Adamoli a promuovere questo frequentato spazio di discussione, come potremmo far sapere i nostri pensieri e mandare educatamente a quel paese chi di dovere?
Scritto da Spartacus il 13/4/2010 alle 18:23
Trovo questo blog un forum assolutamente libero. Se ci scappa qualche critica di troppo da parte dei commenti pazienza. Almeno qui discutiamo tutto sommato educatamente. Che noia le riunioni provinciali del partito.
Scritto da Paolo il 13/4/2010 alle 21:14
Non mi pare che queste elezioni siano andate male per un eccesso di conflittualità interna. Magari fossi solo questo. I problemi anche a Varese sono più seri e sono di caratteri culturale. Siamo visti come portatori di una vecchia visione quasi paracomunista.
Scritto da Giorgio G. il 13/4/2010 alle 21:26
Larpi, accetto qualsiasi valutazione politica, anche dura nei miei confronti, ma apri bene le orecchie: non è mio stile 'sbertucciare' nessuno tanto meno persone che stimo come Adamoli o Alfieri anche se è capitato di avere 'posizioni' diverse nel partito. Lo 'sbertuccio' è affar tuo e lo dimostri con il tono del commento. Oltretutto la tua 'ricostruzione storica' delle vicende è fuorviante. Chiedi pure ai sopramenzionati amici che sono persone perbene ed oneste.
Scritto da paolo rossi il 13/4/2010 alle 21:47
Bene questa precisazione. Comprendo e giustifico Picco Bellazzi che ha fatto una campagna elettorale corretta e sobria. Vorrei sapere quanto hanno speso quelli che hanno vinto di tutti i partiti. Però se Bellazzi avesse avuto come sponsor Adamoli invece che Rossi...
Scritto da PD Castellanza il 13/4/2010 alle 21:52
Bravo Walter Picco Bellazzi, hai fatto bene a reagire a qualche strumentalizzazione. Adesso avanti.
Scritto da Luisella il 13/4/2010 alle 22:12
Forse è stato bruciante per Bellazzi farsi sorpassare addirittura da due giovani donne e da Airoldi (che arriva dalla Cenerentola Saronno). E non ci parlino di correnti! Sono solo alibi. In questo sfascio "valoriale" e programmatico" che avvolge il PD che significa ancora dirsi "franceschiniani" o "bersaniani", ecc.? La verità è che, per fortuna, certe "figure" autoreferenziali ormai non contano più e l'elettore vota il più vicino a sè, il più semplice, il più "alla mano" (Porro insegna).
Scritto da Mafalda - Pd nonostante tutto il 13/4/2010 alle 22:28
@ai vari varesini che dibattono non sono di Varese, quindi non so niente di ciò di cui discutete.... ma sono del PD e vi dico : il tono da ripicca tutta interna con cui discutete è umiliante, indipendentemente da chi ha ragione. ce la fate a discutere da compagni/amici di partito, e non come gente che si fa la guerra ?
Scritto da marco2 il 14/4/2010 alle 00:21
@ Paolo Rossi. Purtroppo per te, e per tutti, il post primarie 2007 è andato come dico io. Io ed altri, che volevamo voltare pagina rispetto alle divisioni pre-primarie; altri, come te, che si facevano forza del risultato e iniziarono a vantare il proprio essere "maggioranza", con tutto quel che ne seguì. Alla fine ci ha perso il partito. Comunque, se ti sei offeso, ti chiedo scusa.
Scritto da Larpi il 14/4/2010 alle 09:08
Caro Pd di Castellanza, se Picco Bellazzi,anzichè il sottoscritto, avesse avuto uno sponsor come Adamoli avrebbe certamente, e fuori di ogni dubbio, fatto molto meglio. Si è dovuto accontentare e io ho, tra l'altro, sbagliato tutta una serie di valutazioni. Non il candidato.
Scritto da paolo rossi il 14/4/2010 alle 09:13
Io non conosco le vostre dinamiche. Quello che ho contestato è il candidato dell'Area Democratica (cosa è questa cosa??). Poi se su un post di un blog non si possono fare ipotesi di candidature perchè bisogna rispettare la liturgia allora capisco perchè il signor bellazzi non ha avuto un gran successo. Ps: poco indovinata l'espressione "mettere le mani" sembra che ci scrive la ritenga cosa sua.
Scritto da ale il 14/4/2010 alle 10:36
Con l’intervento di Walter Picco Bellazzi, che lui mi ha lasciato libero di pubblicare o no, intendevo chiudere non riaprire la polemica sull’esito della competizione sulle preferenze. Io ribadisco a Walter la mia stima che non si misura solo sul numero di voti personali raccolti nell’ultimissima e sfortunata occasione, ma soprattutto su una vita dedicata alla propria città e alle proprie idee politiche.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/4/2010 alle 12:14
La maggior parte dei commenti seguiti all’intervento di Walter Picco Bellazzi, pubblicato da Adamoli, mi hanno lasciato sconcertato e con l’amaro in bocca. Colgo vecchi rancori, aggressività di tipo personale, voglia di liquidare i conti tra fazioni o tra qualcuno (Paolo Rossi sarà la prossima vittima di tali faide?). Francamente mi auguro che si tratti di poche persone e che il partito nel suo complesso sia un po’ meglio dell’immagine che ne danno gli animosi commentatori. Per quanto mi riguarda io ho lavorato con un amico di Malnate per Walter Picco Bellazzi, senza raccogliere grandi risultati, ma nella convinzione che la sua candidatura, espressione dell’Area Democratica, cioè dei sostenitori nel congresso dello scorso anno di Dario Franceschini, fosse il modo corretto per arginare un pericoloso ritorno ai vecchi schieramenti, cioè agli ex DS ed agli ex Margherita, condita da qualche avversario diessino di Tosi e Marantelli. Si è sbagliato così facendo? Può darsi, se l’indicatore della bontà dell’operazione sono i risultati; così come, più in generale, indicatore dell’insuccesso elettorale del partito, al di là delle dichiarazioni consolatorie di qualche leader nazionale, è la perdita di ben quattro regioni, la diminuzione dei nostri elettori, la sconfitta in comuni-roccaforte da 50 o 60 anni. In ogni caso ora la cosa peggiore sarebbe mettersi a sputarci addosso ed a comportarci come i famosi capponi di Renzo. Rimbocchiamoci invece le maniche; facciamo tutti assieme la giusta analisi, che poi non è così ardua, senza, per favore, le solite elucubrazioni o masturbazioni mentali; non cerchiamo, anzi non cerchino i dirigenti di prima, ai vari livelli, di giocare al tiro al piccione con gli attuali dirigenti; mettiamo a punto un programma chiaro e comprensibile, alternativo e non scimmiottatura di quello dei nostri avversari, e portiamolo agli elettori. Poi, senza attenderci improvvisi cataclismi in questa Italia in buona parte berlusconizzata o leghizzata, iniziamo tutti assieme quella che potrebbe essere, metaforicamente, un cammino non breve attraverso il deserto, al termine del quale però noi o i nostri figli potranno ancora trovare la Terra Promessa. Mariuccio Bianchi
Scritto da Mariuccio Bianchi il 14/4/2010 alle 21:56
Caro Mariuccio, con il mio commento, che precede immediatamente il tuo, intendevo anch'io chiudere la discussione sulle preferenze. Detto questo nel dibattito sul blog francamente non vedo "faide interne". Sono lettori, alcuni dei quali nemmeno iscritti. che esprimono il loro parere liberamente. E' la forza di questi strumenti che non socciacciono ai controlli dall'alto. Trasposto quello che dici nel PD ti do invece ragione. E' tempo di riflessione seria e di "rimboccarci le maniche".
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/4/2010 alle 17:07
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