Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 31/5/2010 alle 09:22

Con il post “Domande al sindaco di Varese” avevo messo sul tappeto il problema della partecipazione dei cittadini all’attuazione di uno strumento importantissimo per disegnare il futuro delle nostre città quale il Piano di Governo del Territorio. Varese, capoluogo di provincia con forti problemi di crescita e di identità, dovrebbe acuire l’interesse culturale, sociale, economico intorno ad un progetto di sviluppo urbano che coinvolge un territorio più ampio. L’assessore all’urbanistica, Fabio Binelli, mi ha trasmesso la sua risposta che pubblico nel sito. Sull’effettivo coinvolgimento del Consiglio comunale non so dire se sia nel giusto oppure no. Ognuno potrà valutare e farsi la sua opinione al riguardo leggendo anche altri pareri.
Mi interessa un passaggio della sua replica nella quale sottolinea «l’impressione che la parte politica, con tutti i suoi limiti, sia ancora quella che maggiormente ha voglia di dibattere e proporre, mentre alcune parti sociali manifestano una sorte di passiva rassegnazione».  Penso anch’io che sia così, ma tocca all’amministrazione e ai gruppi politici o civici in essa presenti prendere decisamente l’iniziativa. È proprio questa (quasi) estraneità della cittadinanza in momenti decisivi e strategici  che volevo sottolineare e mettere in risalto. Non si può accettare questa situazione senza reagire, senza mettere in campo un di più di passione civile, di “fomentazione culturale”, di provocazione partecipativa, di terapia d’urto. È necessario concepire in modo diverso il coinvolgimento dei cittadini? Proviamoci. Il problema nei suoi termini generali è molto serio. Il prezzo dell’inerzia è l’aggravamento del distacco fra cittadini e istituzioni.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 18 commenti -
Le frasi finali del post le sottoscrivo. Bisogna rendersi conto però che fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Questo detto antico e banale illustra una difficoltà oggettiva. D'accordo sul fatto che Varese, come altre amministrazioni, fa troppo poco per risolverla questa diffcoltà.
Scritto da Giorgio F. il 31/5/2010 alle 10:33
Il distacco classe politica-popolo è ormai un fatto, caro Adamoli. I motivi sono diversi:1) i politici hanno smesso di parlare con il popolo reale, e quando lo fanno (vedisi lega) lo fanno in nome di fantasie pseudo- storiche,per vellicare il proprio narcisismo (vedisi il nostro grande magnate), o in nome di americanismi che prescindono dal popolo (il pd veltroniano) 2) basta guardare la rotonda dei "ciclisti leghisti" per rendersi conto del problema culturale di questaprovincia. Ma nessuno propone
Scritto da Carlo il 31/5/2010 alle 10:55
Ho letto la risposta di Binelli, la trovo burocratica, elenca una serie di riunioni che non si potevano non fare ma la sostanza della denuncia sull'incapacità, o mancanza di volontà, di coinvolgere la gente resta tale quale, anzi risulta confermata. (Mi sento di dirlo pur non essendo di Varese).
Scritto da Uslenghi il 31/5/2010 alle 11:58
La scarsissima volontà di contribuire attraverso il dibattito a delineare una visione strategica delle proprie comunità locali contrassegna l'atteggiamento delle popolazioni locali. Le amministrazioni però fanno troppo poco quasi che temino il contrbuto della gente. Cosa occorrerebbe fare per scuorere le coscienze prime degli amministratori e poi dei cittadini è difficile dirlo. Ma qualcosa va fatto con urgenza. Bianchi C.
Scritto da Bianchi C. il 31/5/2010 alle 14:54
Credo davvero che il rapporto diretto con i cittadini, il coinvolgimento da parte della amministrazione in alcune scelte fondamentali sia essenziale. Riporto una frase coniata nel dibattito con una mia classe del Lingusitico: "la cosa pubblica, ciò che è di tutti e condivido con gli altri mi deve stare più a cuore del salotto di casa". Credo che a molti politici manchi questa voglia di condividere, di aiutare la gente a sentirsi in città e nel rione come dentro "una casa comune".
Scritto da Luisa Oprandi il 31/5/2010 alle 15:15
Demagogia. Niente altro. I cittadini sono incapaci di scegliere i propri rappresentanti, perché mai dovrebbero avere le qualità per incidere nella risoluzione dei problemi? A volte basterebbe essere un po’ lombrosiani per non premiare questo o quell'amministratore (mi riferisco anche ai politici nazionali) ma il popppolo, con tre p e spesso con tre narici, vota a testa bassa, inconsapevole, orbo, quando non cieco, insordito, illanguidito da puerili illusioni. Questo è il massimo sforzo, non solo che è chiamato a fare, ma che è in grado di fare: votare. La nazione ha bisogno di un leader, di una guida (ditelo in tedesco che suona meglio) ma intorno vedo solo pecorai.
Scritto da Filippo Valmaggia il 31/5/2010 alle 15:36
"Provocazione partecipativa", "terapia d'urto", ma di che cosa parla, sig. Adamoli? Crede ancora alle favole? Nessun partito è in grado di attuare cose simili. Men che meno la Lega che ormai è accasata a Roma, fa incette di poltrone e fa spendere un sacco di soldi per organizzare a Varese un meeting internazionale che in altre città più attrezzate non costerebbe niente. Giù dal fico, sig. Adamoli. Con rispetto.
Scritto da M. G. il 31/5/2010 alle 16:06
Belle parole, ma solo e soltanto parole. Siete tutti uguali, compreso il PD di Varese, e la Lega è perfino peggio. Altro che partecipazione. Una frusta ci vorrebbe.
Scritto da Cittadino incavolato il 31/5/2010 alle 16:09
@ Filippo Valmaggia. Chi sceglie il leader? I gerarchi? Chi sono? Preferisco che il leader se lo scelgano democraticamente gli elettori e preferisco che gli stessi elettori siano chiamati a partecipare, per quanto possibile, e non solo a votare.
Scritto da Conti Mario il 31/5/2010 alle 16:36
@ Conti Mario. Il leader non si fa scegliere, si impone; si impone anche quando, una tantum, fa ricorso alle urne.
Scritto da Filippo Valmaggia il 31/5/2010 alle 17:35
Binelli dice che non è vero ma il PGT di Varese è un oggetto misterioso. A che punto è? Quando sarà approvato? Con la collaborazione di chi.? Domande senza risposta.
Scritto da Paolo B. il 31/5/2010 alle 18:56
Incalzare la giunta non è solo giusto, è doveroso. L'assessore ha replicato con buon gusto ed è stato positivo. Ma le risposte che cercavo io non ci sono. Quando ce le daranno?
Scritto da E. P. il 31/5/2010 alle 19:01
Nel vedere l'impegno e le spese ingiustificabili della mega festa di sabato e domenica in onore di Maroni (l'incontro di 6 ministri non sarà mai costato così tanto) mi sono incacchiato. Ci mettessero un pò di quelle energie nel fare le cose che la città si attende da anni sarebbe molto meglio.
Scritto da Cittadino esasperato il 31/5/2010 alle 19:07
Se avessimo una parvenza di dignità nazionale, come reazione all’arresto ingiustificato di quattro nostri connazionali durante l’assalto della notte scorsa da parte di militari dell’Entità Sionista, si dovrebbero prelevare quattro giudei residenti in Italia e sbatterli in una cantina. Invece no, attendiamo trepidanti come donnine che i giudei d’oltre mare si degnino di dare notizia della sorte dei nostri connazionali, rei di avere resistito con bastoni alle mitragliatrici. Civili contro militari in acque libere! E il nostro governo? Una tiepida, dimessa protesta di facciata per le morti turche. Naturalmente, la prossima volta che Ahmadinejad starnutirà in pubblico, Frattini e compagnia prosternata si prodigheranno in lai di riprovazione! Cosa c’entra questo commento? Vorrei sapere come si possa fare finta di niente di fronte a simili accadimenti. Prosternati anche qui, Giuseppe?
Scritto da Filippo Valmaggia il 31/5/2010 alle 21:18
"Cittadino esasperato" sarà anche esasperato ma è lucido ed ha ragione. Quanti soldi NOSTRI sono stati spesi per la mega festa di Maroni? A proposito non c'era il leghista rosso. Non l'hanno invitato e non ha fatto neanche una foto col ministro. Chissà se ha dormito la notte?
Scritto da Uno di Masnago il 31/5/2010 alle 22:06
Vorrei tornare all'oggetto del post. Le nostre città, penso in modo particolare a Varese, ma non soltanto a Varese, sono in una fase nella quale la riprogettazione urbanistica è indispensabile. Servono urbanisti lungimiranti sostenuti da amministratori che non hanno paura di una possibile impopolarità. Non vedo purtroppo una situazione di questo tipo. Da qui lo scoraggiamento dei cittadini a partecipare a qualcosa che alla fine non è niente di più di un rito necessario ma inconcludente.
Scritto da Architetto (Varese) il 31/5/2010 alle 23:32
@ Cittadino esasperato: concordo... c'è crisi e regalare un iPad a ogni ministro la trovo si una trovata geniale per il marketing ma un furto!!! 6*499 = circa 3000€ per un cadeaux??? MA SIAMO FUORI???
Scritto da un giovane stufo il 1/6/2010 alle 09:53
@ Filippo Valmaggia - Non mi pare che la diplomazia internazionale questa volta non stia facendo nulla. Certamente nulla di quello che tu vorresti ma questo è un altro discorso. Anch'io però vorrei vedere l'Italia (se ti piace: la nostra nazione) con più personalità politica e più voce in capitolo. Ieri mi domandavo per esempio come avrebbero reagito Giulio Andreotti e Bettino Craxi, ma questi sono nomi che probabilmente ti fanno scappare da ridere (o da piangere).
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/6/2010 alle 13:37
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