Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 30/8/2010 alle 10:37

Nel post di giovedì scorso spronavo i possibili candidati alla segreteria provinciale a proporre le loro idee e a sottoporle ad un largo confronto. Io non entrerò in nessuna lista congressuale, ma voglio portare ugualmente il mio contributo con alcuni spunti di discussione che riguardano il modo di essere del partito.
Quadro politico
Impegno riformatore. In questa Italia c’è poco da conservare e molto da riformare. Il PD rafforzi i caratteri fondativi di una vera forza popolare di innovazione e di progresso. Eviti il “richiamo della foresta” della sinistra tradizionale senza schiacciarsi al centro. Si proponga di conquistare gli elettori moderati sia direttamente sia alleandosi  anche con le forze che dichiarano di volerli rappresentare. In caso contrario non farebbe altro che allungare la vita all’attuale maggioranza, perfino una volta caduta la leadership di Berlusconi.
Sistema istituzionale
Quando deflagrerà la crisi politica latente non si potrà tornare a prima del 1994 con un sistema proporzionale classico e con leadership politiche deboli. Il rafforzamento dei governi ad ogni livello è la conseguenza di una società che chiede alla democrazia rapidità di decisione e risposte concrete e forti.
Assetto federale del partito
Tutta l’attività sia improntata ad un indirizzo federale fondato sulla sussidiarietà. Questo significa: riconoscimento pieno delle funzioni delle direzioni cittadine e di circolo, in particolare sulle scelte amministrative; rispetto delle prerogative di coordinamento e di propulsione politica del centro provinciale; rafforzamento del peso politico, organizzativo, finanziario del partito regionale, il partito lombardo, non un indefinito ed evanescente partito del nord.
Alleanze politiche
La tensione verso la conquista del centro, senza il quale non si vince e non si governa, non esclude affatto l’inclusione di quelle forze di sinistra con cui è possibile siglare accordi programmatici seri sui problemi del territorio. Bisogna però evitare coalizioni disorganiche in grado, forse, di vincere ma non di governare.
Rapporto con la Lega
Alternativa
politica e culturale dichiarata, esplicita e motivata. Sul tema del federalismo fiscale e istituzionale ricerca di un confronto chiaro senza subalternità progettuali e psicologiche.
Segreteria e organismi provinciali

Collegialità e condivisione come metodo di lavoro. Pochi incarichi esecutivi. Uno “spezzatino” esagerato delle responsabilità condurrebbe alla irrilevanza dei titolari e all’accentramento delle decisioni sul segretario. Separazione netta fra funzionari e incarichi politici nel partito. Rappresentanza equilibrata dei generi e delle varie zone nella direzione e nell’esecutivo.
Organizzazione territoriale
Circoli come luoghi fondamentali per l’attività amministrativa e per una presenza radicata e organizzata. Devono essere sempre di più espressione delle comunità locali e sempre meno percepiti, come talvolta accade, un poco staccati dalla realtà. Suddivisione del territorio in poche zone omogenee con l’attribuzione di compiti precisi sia di carattere organizzativo che di carattere politico. Il rapporto bilaterale circoli-segreteria provinciale, non mediato da organismi intermedi, frammenta e indebolisce troppo la proposta locale nelle decisioni provinciali.
Primarie
Fermo rispetto dello Statuto nazionale per tutte le elezioni primarie ivi previste, compreso il parlamento. I circoli saranno più importanti e sentiti come espressioni comunitarie se avranno la forza di aprirsi agli elettori ogniqualvolta le condizioni lo richiedano o lo consentano.
Forum politici
Sui temi più rilevanti (sanità, welfare, Malpensa, infrastrutture locali, occupazione e lavoro) dibattiti periodici conclusi con orientamenti e indirizzi politici. La valorizzazione delle donne, dei giovani, delle energie migliori, va perseguita concretamente con l’affidamento di compiti di direzione anche di questi forum.

Sono dei semplici appunti a cui aggiungerne  altri con metodo partecipativo e trasparente. Sul capitolo delle politiche sociali, economiche, territoriali sarebbe interessante il contributo dei gruppi consiliari del Pd in provincia e nei comuni.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 39 commenti -
Riflessione da leggere attentamente. Si può dissentire ma i problemi del "modo di essere" del PD ci sono quasi tutti.
Scritto da Formenti Giuseppe il 30/8/2010 alle 12:22
Esattamente su uno dei forum politici da te indicati, MALPENSA, martedì 31 agosto si terrà un incontro pubblico presso la FESTA DEMOCRATICA di Somma Lombardo in corso fino al 5 Settembre presso il parco di C.so Europa. La discussione si baserà sul lavoro svolto da alcuni circoli del territorio, già presentato in alcune feste ma non alla Schiranna in quanto "non opportuo": A Somma, e in altre realtà precedentemente abbiamo viceversa riteuto utile affrontare pubblicamente la questione. un saluto
Scritto da angelo ruggeri il 30/8/2010 alle 12:45
Che sia uno che non ha direttamente (per sua ammissione) a che fare col congresso a scrivere queste cose mi sembra paradossale. I candidati, se ci sono, cosa fanno? Però un buo lavoro.
Scritto da L. Antonini il 30/8/2010 alle 13:32
Bene, una buona base per l'inizio di una discussione concreta. Ci torneremo su ogni argomento. Intanto la sentiresti come una diminuthio capitis una tua candidatura a Segretario ?
Scritto da Ambrogio Vaghi il 30/8/2010 alle 13:42
Sono punti per il congresso di Varese, ma valgono in generale per il PD, per lo meno in Lombardia. Sul quadro politico la mia posizione è forse più di "sinistra" ma non è importante. Se ti conosco bene lo fai soprattutto per evitare una inclinazione troppo datata che nel PD c'è ancora.
Scritto da Un PD Pavia il 30/8/2010 alle 13:56
Adamoli, ma tu non sei dell'area Bersani? Questo documento perchè non l'avete fatto insieme? Lo sapevano Tosi e Marantelli che lo avresti scritto? I referenti di Bersani sono loro.
Scritto da Enne enne (Varese) il 30/8/2010 alle 14:54
Ma chi è questo enne enne? Perchè non lo mandi a quel paese? Gli appunti, che si condividano o no, sono una base molto valida per la discussione.
Scritto da Lorenzo il 30/8/2010 alle 16:08
Caro Enne enne, ho ancora un lieve dubbio se tu sia uno troppo intelligente che si vuole divertire, oppure uno troppo stupido. In ogni caso ti tranquillizzo, è tutta una messa in scena, loro dettano e io scrivo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/8/2010 alle 16:18
Mamma mia che Noia il commento di ENNE ENNE... 1- referente mozione bersani erano Luca Radice, Prof. Grasso e Mirabelli 2- caro Enne enne bisogna chiedere il permesso a Tosi e a Marantelli prima di parlare? 3- Prima di rispondere puoi chiedere a Tosi e a Marantelli il permesso di rispondere? Buona Giornata
Scritto da Lea il 30/8/2010 alle 16:29
L'idea di organizzare i circoli secondo le varie zone è senz'altro da realizzare. Il peso specifico di un singolo circolo è insufficiente per farsi ascoltare sia politicamente che dal punto di vista amministrativo. D'accordo anche sui forum purché siano tematici e tenuti da persone esperte. Basta con le solite parate dei soliti noti.
Scritto da Giovane Varese il 30/8/2010 alle 16:47
Sulla parte generale c'è una preoccupazione forse eccessiva per il rapporto con i moderati. Ma gli altri punti mi convincono. Soprattutto quello che riguarda il bipolarismo. Non possiamo tornare al proporzionale. Finalmente qualcosa si sta muovendo.
Scritto da Valceresio il 30/8/2010 alle 16:50
L'assetto federale va bene. Deve però riguardare anche il finanziamento pubblico del partito. Roma si tiene troppo. Alle provincie solo le briciole. Così sono solo parole e inganni.
Scritto da S. G. il 30/8/2010 alle 17:02
I nodi ci sono quasi tutti. Tra i punti più importanti, quelli su segreteria, organizzazione territoriale e soprattutto rapporto con la Lega, fino ad oggi decisamente troppo ambiguo e lassista e poco propositivo, al di là delle parole vuote. Il nodo che manca? Quello di Malpensa, su cui si dice poco e male a livello provinciale. Condivido in pieno anche le osservazioni di Angelo Ruggeri
Scritto da davide il 30/8/2010 alle 17:56
Accurata la volontà di stare lontano dai giudizi sul partito di questi anni ma la linea esposta suona una musica diversa da quella suonata fin qui.
Scritto da Francesco C. il 30/8/2010 alle 19:30
Caro Ambrogio, non si tratterebbe per me di una diminuzione. Peraltro non ho nessuna carica operativa. Il problema è diverso. La vita ha le sue stagioni e per me è passata quella di un incarico di questo tipo che ho ricoperto tanti anni fa. Ti ringrazio per la stima e per la costante partecipazione al blog.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/8/2010 alle 19:38
Mi domando di quali appunti per il congresso parla, dopo aver tranquillamente solidarizzato col suo maestro che altrettanto tranquillamente le diceva di preferire sbagliare col vescovo piuttosto che aver ragione da solo. Non è questo il momento di tenere un piede in due scarpe, ci dica finalmente come la pensa, anche su quelle questioni sulle quali il suo maestro, mi pare si chiamasse Galli, non avrebbe respirato senza il consenso del suo vescovo. Siamo stanchi, finitela.
Scritto da Francecamp il 30/8/2010 alle 20:10
Condivido lo spirito dei tuoi interventi (avrò modo di dire su cosa dissento), ma oggi mi preme sottolineare come nessuna risorsa possa essere dispersa. Non mi piace l'idea di mandare i "vecchi" a casa". Questi, però, hanno il dovere di rendere trasparenti i percorsi e le scelte e mettersi a disposizione di un partito costituito da competenze e professionalità, al fine di essere non egemone, ma lievito per l'area in cui è. Non solo primarie: occorre moltiplicare i luoghi fisici della politica
Scritto da Santi Moschella il 30/8/2010 alle 20:48
Il congresso provinciale, per essere un momento di rilancio, deve segnare una dicontinuità. Questi due post non lo affermano per quanto riguarda le persone ma lo dicono chiaramente riguardo ai metodi e alla sostanza politica. Non so però se è possibile cambiare così tanto se il segreario sarà sempre uno della vecchia squadra.
Scritto da Dany il 31/8/2010 alle 08:19
@ Francecamp - Ti rispondo soprattutto perchè non voglio che, chi non abbia letto il post "Cristiani e laici" del 20 agosto, sia tratto in inganno dal tuo commento. Riferivo quella frase dell'on. Galli proprio per affermare che avevo un'altra idea della responsabilità dei cattolici eletti nelle istituzioni, le quali dovrebbero prendere le loro decisioni in autonomia, secondo il principio di laicità.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/8/2010 alle 08:43
Ciao Giuseppe, grazie per i tuoi appunti. Vorrei che la parte “Segreteria e organismi provinciali” fosse scritta a caratteri cubitali. Però al congresso vorrei che qualcuno mi spiegasse perché in Lombardia gli interessi dei lavoratori dipendenti (parole del Segretario CISL), degli anziani e dei ceti “deboli” siano rappresentate dalla Lega e non da noi. Nel mio piccolo dico che la TERZA VIA NON ESISTE! C’è solo chi vince e chi perde, chi sta bene e chi arranca e la solidarietà è un tralcio di vite martoriata dalle intemperie, e noi con chi stiamo? In passato gli italiani hanno sognato e lottato, un padre si faceva il mazzo ma aveva qualche speranza che i figli sarebbero stati meglio di lui. Oggi no! Oggi già sappiamo che, molto probabilmente senza aiuto i nostri figli staranno peggio… e il peggio è che il PD questo ragionamento lo ha accettato. Io no!
Scritto da Lele il 31/8/2010 alle 10:22
A me interessa la parte di impostazione generale perchè non sono di Varese. L'insistenza sulla identità di centrosinistra ,invece che di sinistra e di centro tradizionale, è anche la mia. Bisogna continuare così.
Scritto da Raffaele S il 31/8/2010 alle 10:44
Adesso manca tutta la parte che riguarda le proposte per tenere alto il livello di industrializzazione della provincia, il tasso di occupazione, il funzionamento delle infrastrutture, i servizi per la sanità. Ma questo è compito del dibattito congressuale. Auguri a tutti.
Scritto da Sofia il 31/8/2010 alle 10:53
Comincia finalmente a vedersi un certo movimento. Si discute però troppo sui nomi e poco sui contenuti. Ben vengano spunti di riflessione su una serie di punti concreti.
Scritto da Canziani M. il 31/8/2010 alle 11:04
sono d'accordo con lele. poche parole ma precise e decise
Scritto da luigi il 31/8/2010 alle 11:08
L'esigenza di cambiare è sottolineata da tuti i commenti. Si tratta di realizzare con congresso una vera partecipazione in modo che i circoli si sentano coinvolti. Un passo importante sarà di discutere bene su come attuare le primarie. Non sono la medicina di tutti i malew ma possono aiutare.
Scritto da Ruggero R. il 31/8/2010 alle 12:17
Le difficoltà di Varese sono quelle del PD nazionale. Non illudetevi di risolvere certe contraddizioni a livello provinciale. Vi svegliereste peggio di prima.
Scritto da Iscritto UDC il 31/8/2010 alle 12:36
Voi discutete, polemizzate, ma ci siete e siete vivi. Alla vostra sinistra ormai non c'è più quasi niente. Ripensaci come candidato sindaco di Varese.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 31/8/2010 alle 13:10
Ottimi spunti di riflessione meritevoli di uscire dalla “inconsistenza virtuale” tipica dei dibattiti sul blog e di essere ripresi in momenti pubblici di confronto. Sarebbe un sogno, inoltre, se i forum tematici fossero “coraggiosamente” calati nel reale e non solo una perdita di tempo e parole. Riprendo @Lele per sottolineare che per il PD i lavoratori dipendenti sono un tabù, qualcosa di proibito di cui non sta bene parlare, destinando le proprie “promesse” ed intenti a categorie considerate
Scritto da Mafalda il 31/8/2010 alle 13:32
più “appetibili” (liberi professionisti, artigiani, imprenditori PMI, ecc.). Che gran parte del “popolo dei mille euro al mese” abbia rivolto le proprie speranze alla Lega non è una novità e solo un PD in chiara malafede può fingere di non vedere ciò. E sì che i lavoratori dipendenti, nell’ultimo anno, da questo Governo sono stati non poco tartassati. Nel pubblico è stato bloccato lo stipendio per 3 anni (leggasi 3 anni) mentre i lavoratori del privato rischiano ogni giorno il posto di lavoro.
Scritto da Mafalda il 31/8/2010 alle 13:34
Sempre per riprendere @Lele, altro tabù del PD sono le politiche per gli anziani, in un’epoca in cui (come emerge dalle indagini di autorevoli istituti di ricerca anche europei) la popolazione anziana (over 65) è destinata a crescere in maniera considerevole nei prossimi vent’anni. (Domanda legittima: il PD crescerà nei prossimi vent’anni?).
Scritto da Mafalda il 31/8/2010 alle 13:36
Lele ha toccato un tasto dolente. Essere un partito moderno non significa mostrare quasi indifferenza verso i lavoratori dipendenti, sindacalizzati o no.
Scritto da Mario il 31/8/2010 alle 15:13
Avrà anche ragione Mafalda (sempre bella vispa) a parlare di "inconsistenza virtuale" di questi dibattiti, ma intanto voi discutete e io mi sento spinto a leggere e ad intervenire da quasi un anno su questo blog che trovo ben fatto anche se spesso non condivido. Io dove posso discutere con chi la pensa come me? Lo domando a Mafalda.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 31/8/2010 alle 15:20
Provoco: l'unico che parla di congresso è colui che ha pubblicamente dichiarato di non parteciparvi attivamente! Io dico, visto che i "big" han paura di dimostrare a pochi giorni dalla chiusura delle candidature cosa pensano, non è il caso di sparigliarli??? Non siamo a scopone se sei titubante qui non puoi giocare il cinque o il fante, qui occorre l'asso, ma quello di denari! O altrimenti continueremo ad essere minoritari rispetto a una lega bugiarda e farfallona!!!!
Scritto da Federico Antognazza - Portavoce PD il 31/8/2010 alle 16:23
Caro Federico, ti preciso, anche se forse è inutile, che ho detto che non entrerò in nessuna lista, ma questo non significa che non partecipi attivamente al congresso. E' proprio quello che sto facendo con questi contributi. Sul concetto di "sparigliare" non ho capito bene.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/8/2010 alle 16:55
Per "sparigliare" si è sparigliato assai...Adamoli incrociamo le dita e vinca IL o LA migliore!!! GRAZIE per il contributo CE lo studieremo con calma in vista del Congresso!!
Scritto da Maria Rossa il 31/8/2010 alle 20:23
@Pietro mi chiede dove possono parlarsi “quelli di sinistra”. Il problema non è “dove” parlare, ma “se” c’è effettivamente l’esigenza di parlarsi, visto che dal 2008 in poi le diverse micro-formazioni (Verdi, Rifondazione e SEL) in cui la cosiddetta “sinistra radicale” si è frammentata, hanno perseverato nell’alimentare la propria vocazione iper-minoritaria. Prendiamo, ad esempio, il caso delle ultime regionali in provincia di Varese, dove le tre citate formazioni si sono presentate divise,
Scritto da Mafalda il 31/8/2010 alle 23:07
ottenendo ciascuna con il proprio simbolo percentuali comprese tra 1 e 1,7% e totalizzando complessivamente circa il 4%. Ebbene, pur avendo la certezza matematica della sicura sconfitta, ciascuna formazione ha consapevolmente confermato la propria inefficace partecipazione al voto, immolandosi al verdetto delle urne nel pieno spirito della pura testimonianza. In Regione Lombardia, la sinistra è passata da 6 consiglieri regionali ad uno (Chiara Cremonesi di Sel). Che altro dire? E’ già positivo
Scritto da Mafalda il 31/8/2010 alle 23:08
trovare un “luogo” dove si parla seriamente di politica. E questo blog lo è. E detto da me che non sono una particolare estimatrice del “popolo del web”, vuol dire che è vero. P.S.: prova a vedere se trovi in internet un bellissimo editoriale di un anno fa di Michele Serra sull’Espresso sul popolo del web. Ironica e pungente descrizione degli "aggregati umani virtuali".
Scritto da Mafalda il 31/8/2010 alle 23:11
@Giuseppe: ruolo attivo intendevo votabile.Sparigliare?nel senso che i nomi che circolano sono tutti validi ma.... guardiamo cosa ci circonda e individuiamo quello che vuole la società, non il partito, il partito deve parlare all'esterno.Il segretario dovrà avere più appeal all'esterno che non all'interno.Perchè non scegliere un candidato che abbia governato qualcosa?Invece di persone stufe di esser sempre all'opposizione?
Scritto da Federico Antognazza il 1/9/2010 alle 12:08
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