Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 11/3/2009 alle 16:16

Francesco C. mi scrive sul blog di domenica: “Un tuo abituale interlocutore ti classifica come un ‘cattolico adulto’ dando di questa definizione un significato non molto positivo. Ti riconosci in questa categoria nella quale in passato si era identificato Romano Prodi?”.
Caro Francesco, cerco sempre di svicolare da catalogazioni giornalistiche di questo tipo. Personalmente mi riconosco nei valori, nei principi e nell’insegnamento sociale della Chiesa cattolica. Tra i valori e l’attività quotidiana nelle istituzioni c’è però l’elaborazione culturale e programmatica come risposta al bisogno concreto delle persone. Questo è un compito politico che spetta ai singoli che devono affrontarlo con una visione laica dello Stato.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 9 commenti -
Credo che tra i valori maggiormente in declino nella società italiana di oggi ci sia proprio la laicità. Tuttavia il peggior nemico della laicità non è la Chiesa cattolica che fa sentire la sua voce, suggerisce, indica, auspica ma una classe politica nel suo complesso incapace di autonomia e che, per ragioni elettorali, è alla continua ricerca di consensi oltre Tevere. Una situazione inimmaginabile in paesi come Francia, G. Bretagna e Germania dove la laicità dello stato è un valore idisponibile
Scritto da Cesare Chiericati il 11/3/2009 alle 17:47
Forse potrei essere io, quel “desso” che ti ha gratificato dell’epiteto di “Cattolico adulto”. Non vedo che cosa ci sia per dispiacersene. Mi piacerebbe un tuo parere sul fatto increscioso avvenuto in Brasile: Scomunica per tutti coloro che hanno salvato la vita a una bambina di nove anni, (132 cm di altezza per un peso di 33 kg) la cui vita sarebbe stata in grave pericolo per un parto gemellare. Naturalmente il patrigno mostro non è stato scomunicato. Per i cultori della vita ad ogni costo, la bambina vittima avrebbe dovuto correre tutti i rischi, lei incolpevole, fino alla morte. Ritengo che un “Cattolico adulto” dovrebbe porsi qualche interrogativo. Visti anche i commenti di qualche alto Prelato e di alcuni esponenti del nostro partito.
Scritto da Angelo Eberli il 11/3/2009 alle 21:01
Non so quale sia la definizione più giusta per una persona come te. Personalmente apprezzo il tuo approccio ai problemi sociali ed etici. L'autonomia di giudizio costa sempre ma tu dai l'idea che non ti pesi molto.
Scritto da Bortoluzzi il 11/3/2009 alle 21:26
Chiericati dice bene, la laicità non è una responsabilità della Chiesa che fa il suo dovere, è responsabilità di chi fa poltica che rinuncia spesso alla sua autonomia. Sono giovane ma per quello che leggo e che mi dicono in casa la DC era più laica di una certa destra di oggi.
Scritto da P.D. il 11/3/2009 alle 21:41
Trovare un cattolico laico di questi tempi in politica non è così facile. La definizione non conta, conta la sostanza. Oltre Tevere fa la sua parte, noi dobbiamo difendere le istituzioni che mostrano di essere autonome.
Scritto da Bianchi C. il 11/3/2009 alle 22:08
In pochissime parole Giuseppe ha detto in che cosa consiste la laicità per un cattolico. Poi chiamiamola come vogliamo. I valori non si applicano direttamente ed automaticamente. Le scelte politiche hanno bisogno di essere precedute da un pensiero di programma. In questo pensiero c'è la dimensione laica della politica. Però anzitutto bisogna avere la forza e la capacità di pensare in proprio.
Scritto da Giulio Malnati il 11/3/2009 alle 22:50
Caro Angelo, non mi è dispiaciuto affatto di essere stato definito un "cattolico adulto". Solo che rifuggo dalle etichette e ho spiegato, in poichissime parole, il mio approccio alle questioni eticamente sensibili. Sul fatto successo in Brasile, non mi sogno neppure di condannare quella mamma e ritengo la scomunica un atto senza pietà.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/3/2009 alle 11:13
Nel codice canonico cattolico, valido anche in Brasile, c'è da sempre per chi liberamente e volutamente opera e coopera all'aborto la scomunica automatica ("latae sententiae"). La scomunica degli altri, non certo della bimba, era già scritta: i vescovi l'hanno soltanto ricordata agli immemori. Ma tutto l'evento invoca tanta pietà: pietà per le tre vittime, la bimba e i due esserini sacrificati, e anche tanto dolore per l'impossibilità di una soluzione più umana e meno infelice per tutti e tre.
Scritto da lodovico aspesi il 12/3/2009 alle 18:32
Sarebbe un grave errore se il PD non lasciasse libertà di coscienza e di voto su temi etici. Sicuramente tali imposizioni porterebbero alla spaccatura del partito e alla fuoriuscita di un gruppo anche se probabilmente ristretto. Occorre riflettere sul perché una buona parte di persone della margherita o vicine alla margherita non si siano iscritte al PD.
Scritto da Fabrizio Morlotti il 18/3/2009 alle 22:43
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