Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 1/11/2012 alle 18:16


Il governo ha deciso, Varese farà provincia con Como e Lecco e Como sarà capoluogo. Manca la decisione finale del Parlamento.
Soprattutto manca la pronuncia della Corte sulla costituzionalità della riforma che arriverà nei prossimi giorni. Come ho già scritto spero sia negativa.
Poi ci saranno i ricorsi al Tar delle singole province e questo sarà il momento peggiore perché trovo bizzarro che queste questioni siano decise sui particolarismi da azzeccagarbugli.
Dopo di che sarà tutto finito?
Per i comuni della nostra provincia penso di no. Quando scatterà la città metropolitana di Milano si aprirà per loro un’altra finestra di riflessione e di autodeterminazione.
Allora Busto e Saronno se ne saranno già andate con Milano. E’ facile prevedere che ci sarà una domanda in quel senso dal territorio di Malpensa.
Credo che i comuni debbano valutare fin da oggi tale possibilità. I motivi li ho già detti nel post "L'asse Varese Milano".  Sono passate alcune settimane nelle quali ho rafforzato il mio convincimento.
Alcuni partiti stanno riflettendo mentre le forze sociali, imprenditoriali, di categoria fanno orecchie da mercanti. A dimostrazione che non sempre è vero che siano all’avanguardia nel progettare il futuro.
 

Commenti dei lettori: 82 commenti -
Penso che passare con Milano sia un'opportunità anche per Varese. Non parlo dei politici. Mi riferisco ai cittadini.
Scritto da G. Bianchini il 1/11/2012 alle 18:39
L'aggregazione di tutta l'area di Malpensa con Milano è un fatto che prima o poi succederà. Per Varese non so valutare bene.
Scritto da Luigi Lonate Pozzolo il 1/11/2012 alle 19:14
La critica alle organizzazioni che si occupano di economia la condivido fino in fondo. Basta vedere come hanno ridotto la Camera di Commercio di Varese in questo periodo.
Scritto da Iscritto Varese il 1/11/2012 alle 19:17
Aggiungo che credo che il Parlamento approverà il decreto governativo. Bisogna pensare a delle soluzioni pratiche sul territorio.
Scritto da Iscritto Varese il 1/11/2012 alle 19:19
E' importante che un personaggio autorevole come te la pensi in questo modo. Io ci sono, per qualsiasi iniziativa utile e concreta volta a scongiurare lo scempio che è stato messo in atto. Anche se oramai forse è tardi.
Scritto da paolo rossi il 1/11/2012 alle 19:20
Concordo con Adamoli sulla necessita'della abolizione totale delle Province.Dopo la costituzione delle Regioni sono diventate dei carrozzoni inutili e degli assurdi moltiplicatori di spesa. Sono per lo piu' sconosciute ai normali Cittadini e le loro funzioni possono benissimo essere assunte da Consorzi di Comuni rappresentati dai rispettivi Sindaci. Per VARESE vedrei con favore l'assorbimento nell'area metropolitana di Milano.Mi auguro che la riforma Monti sia dichiarata incostituzionale
Scritto da giovanni dotti il 1/11/2012 alle 19:36
Sono convinta che anche Gallarate andrà con Milano e Varese rischia di diventare una comunità montana.
Scritto da Lettrice affezionata il 1/11/2012 alle 20:16
Varese con Como è quasi come Pisa con Livorno e Avellino con Benevento. Hanno voluto castigare la Lega.
Scritto da Leghista vero il 1/11/2012 alle 20:41
@Dotti dice bene. Occorre una riforma costituzionale che elimini definitivamente le province e tutta la Corte dei miracoli (e dei miracolati) che ci sta dentro creandosi una non indifferente posizione economica e di potere intorno ad una istituzione inutile per il Cittadino e utile a dare potere ai politici trombati.
Scritto da Sic Est il 1/11/2012 alle 20:47
Quanto farà risparmiare questa aggregazione di province? Il nodo è questo, a me del capoluogo Varese o Como m'importa poco. Certo che se non si risparmia allora era meglio lasciare tutto come prima.
Scritto da Bianchi Giò il 1/11/2012 alle 21:00
Perché l'avete tanto con le comunità montane? Varese poi cosa merita? E' una cittadina di bottegai, gretti e maleducati. Alle 19.30 non c'è più in giro nessuno. Tutti a contare i danè predati durante il giorno. Cultura zero. Spero che in Corso Monte Grappa, o come si chiama, transitino le mucche con i campanacci e lascino le loro torte nei dehors dei bar.
Scritto da Claudio Ennam il 1/11/2012 alle 21:28
Mario Monti ha almeno affrontato il problema province che tutti ritenevano importante. I partiti avrebbero continuato a blaterare senza cavar fuori un ragno dal buco. Ho il terrore di quando riavranno in mano il governo dell'Italia.
Scritto da Per Monti il 1/11/2012 alle 21:40
Stavolta non condivido @Claudio Ennam, non condivido nemmeno una virgola.
Scritto da paolo rossi il 1/11/2012 alle 21:57
Dagli anni 70 che sono di troppo..
Scritto da Leopoldo Parada Pestana il 1/11/2012 alle 22:34
Come pure i Comuni sotto i 5000 abitanti sono d accorpare
Scritto da Leopoldo Parada Pestana il 1/11/2012 alle 22:36
Le province dovevano essere tutte abolite. E' una vergonga che siano rimaste. Enti inutili solo buoni per il sottobosco politico.
Scritto da Antonello Breggia il 1/11/2012 alle 22:37
Sono altre le cose da tagliare,e da un po che seguo cosa combina la politica,e questa della seconda republica e la peggiore in assoluto,lo abbiamo visto in sicilia.
Scritto da Antonio Tieso il 1/11/2012 alle 22:39
Al TAR non ci stanno "azzeccagarbugli". Semmai abbiamo bisogno di salvarci dagli ignoranti.
Scritto da Antonio Chierichetti il 1/11/2012 alle 22:44
@Antonio Chierichetti, ti pare che possa dare degli azzeccagarbugli ai giudici dei Tar? Ma certamente i "particolarismi localistici" su cui decideranno sono materia da azzeccagarbugli. Preferisco mille volte che questi nodi (politici) siano sciolti nelle Istituzioni pubbliche che nelle aule dei tribunali. Sugli ignoranti concordo con te. Si tratta di vedere bene chi sono.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/11/2012 alle 22:51
Va bene, senatore, facciamo transitare le capre, allora. Varese era la città delle librerie. Adesso avete Feltrinelli. Feltrinelli! Quello del traliccio! Nei Giardini Estensi c'erano giochi di luce, ho assistito a balletti e visto buoni film. Ora s'inciampa nei negri, in quei loro corpacci lunghi e neri. C'è qualche sala da concerto? No, soltanto sale da the. Teatro? Sì, il ristorante che porta quel nome. Il "Borducan" non è più lo stesso. Insomma, senatore, mi dà un motivo per venire a Varese?
Scritto da Claudio Ennam il 1/11/2012 alle 22:53
20 anni delicatissimi nei quali due schieramenti hanno rovinato questo paese
Scritto da Leopoldo Parada Pestana il 1/11/2012 alle 22:55
(continua) piu' i complotti e l'occupazione della nostra Europa e delle sue Istituzioni da parte di criminali e sabotatori .. il suo massimo splendore negli anni della firma del trattato di Maastricht.
Scritto da Leopoldo Parada Pestana il 1/11/2012 alle 23:02
Il TAR non decide "sulla base dei particolarismi localistici" ma della legge. I particolarismi con i loro azzeccagarbugli hanno presentato al TAR i propri ricorsi contro il governo. Ricorsi puntualmente dal TAR Lazio sin qui respinti.
Scritto da Antonio Chierichetti il 1/11/2012 alle 23:15
@Antonio Chierichetti, non fare l'avvocato qui, caro Antonio, hai capito benissimo quello che voglio dire anche se l'ho scritto in due righe. I particolarismi attraverso i loro azzeccagarbugli arriveranno al Tar e i giudici dovranno esaminarli ed emettere una sentenza. Se voglio parlar male dei giudici, e mi è capitato di farlo, non uso perifrasi, stai tranquillo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/11/2012 alle 23:22
Tu non pensi che il Parlamento possa cambiare il decreto del governo? La Lega dice è pronta a dare battaglia.
Scritto da Varesino arrabbiato il 1/11/2012 alle 23:31
Ci avviciniamo al 15 di novembre e finalmente comprendiamo l'importanza astrale dell'Ente Provincia: bisogna mettere le gomme da neve, anche se non nevica, oppure andare in giro con le catene a bordo. Sfido tutti i partecipanti a questo Blog (compreso i politici che si stanno animando per una questione di nessun interesse per il Cittadino a cui vengono spillati soldi per tenere in vita detti enti, assolutamente inutili se non nocivi) a rendermi edotto per quale altre baggianate burocratico/amministrative (magari svolgibili, meglio e a minor costo, da qualche altro ente, tipo il pagamento del riscaldamento delle scuole) hanno mai avuto necessità di rivolgersi all’ente Provincia. Facciamo, piuttosto, una petizione popolare per eliminarli dalla Carta Costituzionale, Comuni e Regioni bastano e … avanzano.
Scritto da Sic Est il 2/11/2012 alle 08:41
@Adamoli. Il problema caro Giuseppe non sono i magistri o gli avvocati, definiscili pure azzeccagarbugli, ma l'ignoranza anche in materia giuridca che caratterizza il livello medio, molto basso, dell'attuale casta politica.
Scritto da Antonio Chierichetti il 2/11/2012 alle 09:24
@Paolo Rossi - Si, penso anch’io, caro Paolo, che ormai sia troppo tardi per correggere il decreto del governo. L’errore, il Parlamento lo ha compiuto quando ha votato la “spending review” con i criteri minimi di superficie e di popolazione per tutte le province vecchie e nuove. Il governo aveva cambiato la giusta linea contenuta nel precedente “Salva Italia” sotto la pressione dell’organizzazione delle Province italiane e dei partiti (il Pd in primis) che volevano salvare la maggior parte di questi Enti. Questa è la realtà. Il compito di decidere sugli accorpamenti era stato affidato ai Cal regionali (Consigli autonomie locali) e ai Consigli regionali. La Lombardia, alle prese con una crisi profondissima, se n’è praticamente lavata le mani e il risultato lo abbiamo sotto gli occhi. Date le dimensioni di territorio e di abitanti, l’aggregazione con Como (e Lecco o Monza) era inevitabile. Il decreto non sarà votato dalle opposizioni (Lega in testa) e da singoli parlamentari scontenti per la propria provincia. Ma la ritorsione polemica è facile: dov’eravate quando avete approvato la legge di riforma con questi contenuti? Se la Corte costituzionale non boccerà la riforma, per i comuni di Varese si apre la possibilità di aderire alla città metropolitana quando sarà finalmente costituita.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/11/2012 alle 09:52
@Varesino arrabbiato (23.31) - La risposta alla tua domanda la trovi nel mio precedente intervento sul commento di @Paolo Rossi. La Lega potrà fare solo una sterile testimonianza.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/11/2012 alle 09:55
Qualche parlamentare di Varese invece di svegliarsi adesso dovrebbe meditare seriamente sul tuo commento di questa mattina, ore 9.52.
Scritto da Rottamatrice ante litteram il 2/11/2012 alle 10:28
Caro Adamoli, dovresti ricordarti di me, sono di Como e ti ho ascoltato in varie occasioni, tra l'altro quando hai presentato il tuo libro a Como e quando sei venuto a fare campagna per Luca Gaffuri. Toglimi una curiosità, perché questo rancore verso Como da parte di Varese?
Scritto da Angelo il 2/11/2012 alle 11:14
Come sempre le decisioni intelligenti e coraggiose non sono proprie di questa classe politica. Altra occasione sprecata! Non ci resta che sperare nella abrogazione di questa improvvida e frettolosa riforma da parte della Corte Costituzionale e augurarci che dalle elezioni regionali e nazionali esca una classe politica piu' preparata e piu' saggia. Non e' questione di eta' ma di cervello.
Scritto da giovanni dotti il 2/11/2012 alle 11:40
Incredibile l'incredulità dei politici sull'accorpamento con Como e Lecco. Anziché Lecco avrebbe potuto esserci Monza, ma cosa sarebbe cambiato. Questa soluzione è l'effetto della legge di riforma che hanno approvato loro. Per la verità solo i leghisti hanno il diritto di lamentarsi avendo votato contro quella riforma. Gli altri farebbero meglio a tacere. La dignità è una cosa importante.
Scritto da Bortoluzzi il 2/11/2012 alle 11:43
La scelta giusta era l'abolizione di tutte le province nessuna esclusa.
Scritto da Un tradatese il 2/11/2012 alle 11:48
Molte poltrone in meno per politici cialtroni e insaziabili. Sarà poco ma qualcosa si è fatto.
Scritto da Qualunquista il 2/11/2012 alle 11:59
Come farà Dario Galli, presidente della provincia di Varese, a vivere? Gli restano soltanto alcune laute entrate perchè fa parte di vari consigli d'amministrazione di società pubbliche. Cariche guadagnate perché legista, ovviamente. Buffone sempre, da sindaco di Tradate e da presidente della provincia.
Scritto da Donna tradatese il 2/11/2012 alle 13:13
Hai ragione però 50 province sono meglio di 90. Meglio poco che niente.
Scritto da Vittorio il 2/11/2012 alle 13:25
Certoè una legge pariziale da rivedere (l'obiettivo è solo uno: lasciare, per i campanilismi e per gli storici con la memoria corta, le denominazioni localistiche ed abolire tutti gli enti provinciali: sono INUTILI), ma in ogni caso già i soldi risparmiati per due consigli provinciali (gettoni, telefonini, auto blu, uffici, corrente elettrica, riscaldamento, carta e quan'altro paghiamo ad una classe politica abituata all'agio a spese altrui) verranno risparmiati.In attesa dell'abolizione totale.
Scritto da Sic Est il 2/11/2012 alle 13:57
Non me ne voglia l'amico Giuseppe, ma comincio a trovare un po' stucchevole la discussione, soprattutto tra gli addetti ai lavori, sulle province e sulla loro robusta "manutenzione", per usare il linguaggio di un sindacalista a proposito dell'art.18. Al sottoscritto ed agli Italiani in fondo che interessa? Credo due cose: 1. i costi e gli sprechi della politica vanno drasticamente ridotti ed eliminati; 2. i servizi e gli uffici riguardanti le necessità ravvicinate dei cittadini devono rimanere decentrati a livello territoriale. Quindi che Varese rimanga o meno capoluogo di provincia; che Varese sia accorpata a Como ed a Lecco; che dal cilindro della politica esca qualche altra proposta, stante le due condizioni di cui sopra, non mi pare così fonadamentale, per noi semplici cittadini. Piuttosto una preoccupazione non può non fare capolino: i veti incrociati dei vari ambiti istituzionali, gli schiamazzi verbali di "lor signori" (consiglieri, assessori, presidenti di province in particolare) non riusciranno anche questa volta a bloccare un provvedimento che, in mancanza di meglio, può essere accolto con moderata soddisfazione? Spero di no, anche se personalmente, non essendo mai stato nè un regionalista, nè un federalista, avrei preferito che il lavoro di tagli e risistemazione istituzionale riguardasse le regioni e non le province.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 2/11/2012 alle 15:00
Caro Giuseppe, sei contento che Di Pietro sia finendo male dopo le malefatte sui soldi pubblici che il suo partito ha ricevuto dallo Stato?” Dimmi la verità.
Scritto da Nicola il 2/11/2012 alle 15:12
Roma: governo centrale. Milano: governo del Nord. Napoli: (mal)governo del Sud. Abolite Province e Regioni. Si centralizzerebbero le responsabilità e non assisteremmo più al continuo e odioso vizio di questa democrazia: lo scaricabarilismo. Con i soldi risparmiati, miliardi di euro, si potrebbe dare corso a grandi opere pubbliche (fra le quali nuove carceri dove ingabbiare i mafiosi che intendono approfittarne), occasione per creare occupazione e dare impulso ai consumi ormai asfittici per causa di questo governo criminale.
Scritto da Claudio Ennam il 2/11/2012 alle 15:42
Forse qualcuno dei difensori delle province non ha ancora capito che si intendono abolire non tanto i servizi (strade, scuole,ecc.)che possono benissimo esser trasferiti agli altri Enti esistenti,quanto i Consigli provinciali,cioe' quegli apparati burocratici politico-amministrativi inutili che servono solo a mantenere una classe di politicanti di serie C ed a complicare la vita dei Cittadini. NON BASTANO REGIONI E COMUNI? Spiegatemi che senso ha mantenere dei doppioni che moltiplicano la spesa
Scritto da giovanni dotti il 2/11/2012 alle 16:00
Caro @Angelo (11.14) - Non devi stupirti della rivalità fra Varese e Como per la conquista del capoluogo. Ci sono delle forti ragioni storiche e politiche. Per i leghisti Varese è semplicemente la “culla”. I giornali trattano ampiamente del capoluogo come di un derby che Varese ha perso. Ne parlano così, purtroppo, anche alcuni politici non della Lega. Faccio parte della minoranza a cui questo interessa poco e a cui importa molto di più capire come si riorganizzano i servizi sul territorio, quali vantaggi per i cittadini e quali risparmi per le casse pubbliche. Più ci penso e più concludo che è una riforma sbagliata.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/11/2012 alle 16:03
Caro @Mariuccio (15.00) - La Prealpina e la Provincia di Varese continuano a dedicare a questi problemi paginate intere. Anche i giornali nazionali non scherzano. Sono fatti di cui si parla in questi giorni perfino nei bar, se non altro per motivi sportivi. Lo sai come la penso. Considero questa riforma completamente sbagliata. Ero per la soppressione di tutti questi Enti. Purtroppo il governo ha ceduto alle pressioni delle lobby provinciali e dei partiti. I due obiettivi che tu hai citato, e che io sottoscrivo, non saranno raggiunti. Nelle amministrazioni si coglie insoddisfazione e tensione. Il mio non è un post di lamentazioni ma cerco di individuare qualche via d’uscita di cui mi ero occupato marginalmente quando ero alle prese con la riforma dello Statuto d’autonomia della Lombardia. Tu hai tutto il diritto di considerare “stucchevole” la discussione ma io la ritengo opportuna e necessaria per delinerae un futuro meno gramo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/11/2012 alle 16:08
Caro Giuseppe, come sostiene anche qualche commentatore che non mi ama, è vero, quei criteri erano sbagliati. Si è cercato di emendarli ma, come sai, su tutto il pacchetto è stata posta la questione di fiducia e gli emendamenti sono decaduti. Un errore di sottovalutazione c'è stato, ma la responsabilità evidente è quella di chi ha confezionato questa nuova proposta che, dopo l' avallo regionale, arriverà blindata a Roma e non subirà modifiche.Temo che in Regione anche ai nostri andava bene così.
Scritto da paolo rossi il 2/11/2012 alle 16:21
Mandiamoli a casa tutti quelli delle province che sono enti inutili. E anche tanti altri che fanno politica per arricchirsi.
Scritto da Iole il 2/11/2012 alle 16:24
Ma come signor @Claudio Ennam, Varese elevata provincia nel 1927 è disseminata di costruzioni pubbliche di architettura razionalistica o razionale che dir si voglia. A mio avviso belle ed interessanti. In Lombardia poche città hanno subito così marcatamente questa impronta. Basterebbe questo per farci un giro. E poi è sufficiente salire il Sacro Monte e guardare il panorama. Unico. A Milano ve lo sognate, al massimo dai palazzi più alti potete vedere l' idroscalo.
Scritto da paolo rossi il 2/11/2012 alle 16:28
@Bortuluzzi se lei crede che solo i leghisti possano parlare sull' argomento è libero di farlo, ma è in torto. Un conto è approvare criteri (forse sbagliati ma non osceni) altro è disegnare in questo modo le province e cioè senza alcuna logica. Ora i padani fanno i farisei ma il pasticcio è soprattutto loro. Sorvolo sulla sua considerazione circa la dignità. Per quanto mi riguarda accetto tutte le critiche, anche dure, ma sull' argomento non accetto di essere insultato come si fa al bar sport.
Scritto da paolo rossi il 2/11/2012 alle 16:44
Caro Giuseppe, la vicenda del riordino delle province è un vero pasticcio. Si tratta di uno dei tanti effetti del vento di antipolitica alimentato ogni giorno dall´ingordigia e dall´arroganza del potere dei partiti. La loro evidente incapacità di uscire dalla palude in cui hanno condotto la politica, ha legittimato il Governo ad avviare una vera e propria controriforma sul regionalismo e sul sistema delle autonomie locali, giustificata dal necessario contenimento della spesa pubblica e dalla lotta agli sprechi di Regioni ed enti locali. Così, nonostante l´art. 133 della Costituzione reciti che "Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e l'istituzione di nuove Province nell'ambito d'una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione", proprio l´iniziativa dei Comuni è stata inibita da una volontà centralista che con decreto cancella, insieme ai confini, anche un pezzo di storia del nostro Paese. Più che il merito, appare discutibile il metodo con cui si è giunti all´annunciata riduzione delle province, che ha imposto una tempistica che non ha lasciato spazio ad una riflessione condivisa e partecipata da parte delle comunità locali sulla loro futura collocazione amministrativa. Tu citi Saronno e la decisione di aderire alla costituenda Città Metropolitana di Milano. Una decisione che personalmente condivido pienamente, avendola sostenuta già negli anni scorsi, ma che è stata assunta senza coinvolgere i cittadini e confinando il confronto alle sole sedi istituzionali e politiche. Il risultato è stata una frattura con molti comuni del circondario che non sarà semplice ricomporre. Mi auguro che nei prossimi mesi si continuerà a parlare di questo tema, ma nei termini corretti, ossia ponderando le scelte sulle future collocazioni amministrative a partire da una più chiara definizione delle funzioni e dei poteri amministrativi che in futuro saranno attribuiti alle città metropolitane ed alle nuove province.
Scritto da Leonardo C. il 2/11/2012 alle 17:25
@Paolo Rossi. Dal Sacro Monte si gode la vista di Milano, e da Milano, se si abita al 15° piano, si vede la catena del Monte Rosa. Cicca cicca. In ogni caso, ha ragione, l'unica cosa notevole di Varese è l'architettura fascista ma se resto a Milano ne vedo di più e anche a Brescia e a Torino. Varese è molto più piccola? E allora aggregatevi a Como, sareste due nullità ma non vedo alternative. Noi non vi vogliamo. Foera di ball!
Scritto da Claudio Ennam il 2/11/2012 alle 19:19
Per capire meglio, è davvero possibile per i singoli comuni decidere di uscire dalla nuova Provincia a cui erano stati aggregati per entrare nell'area metropolitana? Quando dovrebbe essere operata questa scelta? Suppongo che il requisito minimo sia la contiguità: pertanto, dopo Busto, anche Gallarate dovrebbe decidere in tal senso. Oppure sarebbe l'intera Provincia di Varese che dovrebbe decidere per tutti i suoi Comuni?
Scritto da bm il 2/11/2012 alle 19:23
Anch'io guardo con grande interesse alla costituenda Città metropolitana, anche per un miglior esercizio delle funzioni di governo del mercato del lavoro: speriamo che i nostri amministratori locali abbiano un sussulto di lungimiranza e non si limitino a subire passivamente il centralismo poco democratico di Patroni Griffi...
Scritto da Fabrizio Simonini il 2/11/2012 alle 19:52
A me interessa molto che Legnano, Busto, Castellanza formino insieme una zona omogenea per un serie di servizi di grande utilità per i cittadini e anche per disegnare un centro urbano più ordinato di quello che c'è adesso. Se si aggiungerà il territorio di Malpensa e Gallarate tanto meglio.
Scritto da G. Castiglioni il 2/11/2012 alle 20:34
Da quel poco che mi e'dato di capire il"giochino"si fa pesante:Lega e PDL avvallano in Regione questa riforma,poi a Roma (per contentare il suo elettorato)la Lega la boccia mentre Il PDL la approva.Col beneplacito della sinistra!Cosi'il loro scopo e' raggiunto, unire insieme le tre province pedemontane di fede leghista e pidiellina che probabilmente li voteranno ancora-almeno questa e'la loro speranza-alle prossime regionali con Albertini Presidente.Cosi'ce lo prenderemo ancora nei fondelli.Amen
Scritto da giovanni dotti il 2/11/2012 alle 20:41
Caro @Paolo (16.21), nelle mie parole non c'era nessuna contestazione a te ma la riproposizione sempre più convinta di ciò che affermo da parecchio tempo come dimostrano i link che ho messo nel post. La Regione non ha esercitato le funzioni che aveva ricevuto dalla riforma perchè colta in un momento durissimo che si sarebbe concluso con lo scioglimento del Consiglio. Ma l'errore capitale è stata la legge predefinita con le Province e i partiti, tra cui il Pd. E' inutile, anzi è sbagliato e diseducativo, nascondere la realtà. Con quei requisiti la scelta non avrebbe potuto essere molto diversa a meno di non ottenere una deroga. Ma le deroghe sono come li ciliege: una tira l'altra e la riforma si svuoterebbe. A questo punto spero nella Corte, non nel Parlamento.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/11/2012 alle 21:14
Una cosa è certa, la cosiddetta società civile della provincia di Varese si è rivelata debolissima. Dalle due università, Camera di commercio, sindacati, confindustria, artigiani e commercianti non è venuto avanti niente.
Scritto da G.S. il 2/11/2012 alle 22:36
Lecco aveva davanti un bivio con direzione Como o direzione Sondrio. A Monza non avevo mai creduto. Alzo le spalle, l'una o l'altra per me pari sono.
Scritto da G. Brielli il 2/11/2012 alle 23:18
@GS(h.22,36)di quel che dici ne sono convinto:di PUSILLANIMI il mondo e' pieno, essi stanno alla finestra passivi ad osservare gli eventi, poi quando passa il carro del vincitore gli si buttano sopra.Pochi veramente sono quelli che con INTELLIGENZA e CORAGGIO riescono a cambiare le cose;la stragrande maggioranza dei cittadini sta cheta,mormora,mugugna,si lagna,subisce ma non muove un dito.Di qui i personalismi eccessivi della politica e il trionfo di CAPIPOPOLO che spesso poi li fregano, e bene!
Scritto da giovanni dotti il 3/11/2012 alle 08:20
Quando ci sarà il rioridino degli uffici pubblici cone Prefetture, Questure, uffici del lavoro, Camere di Commercio ci renderemo conto del danno subito. Era meglio eliminare i consigli provinciali e lasciare le province com'erano.
Scritto da Impiegata servizio pubblico il 3/11/2012 alle 09:06
@Giuseppe Adamoli Mi permetto di darti del tu. Giuseppe, sei uno dei pochissimi politici con cui dialogo perchè ne disprezzo la maggior parte, purtroppo a ragione. Lo so che ti sei battuto e ti batti per la cosa pubblica fin da quando, mi pare, eri sindaco di Vedano Olona, paese di mia nonna materna e con cui ho legami profondi, e nella DC. Ho scritto che aver mantenuto le province è stata una vergogna solo perchè lo voglio ribadire, non certo perchè penso che tu non abbia fatto abbastanza,. Tutt'altro direi!Un caro saluto Antonello
Scritto da Antonello Breggia il 3/11/2012 alle 09:12
Caro @Giuseppe, nessun dubbio, il provvedimento del Governo è a dir poco lacunoso. Mi prendo le mie responsabilità, ma lo stesso era blindato da una fiducia e non ci sono stati spazi per modificarlo. "La volontà della piazza è stata soddisfatta malamente". Quello che trovo incongruente è che ora Lega e PdL provinciali, parlano di provincia da non toccare quando in Regione non hanno mosso un dito per salvarla. Riporre l' unica speranza nella Corte è l' ennesima sconfitta della politica.
Scritto da paolo rossi il 3/11/2012 alle 09:22
@Paolo Rossi. Le raccomanderei più serenità e freddezza nei ragionamenti. Non ho insultato lei e non mi sono rivolto a lei. Ho detto soltanto che i leghisti hanno sempre votato contro la riforma e quindi hanno tutti i titoli per votare contro la trasformazione del decreto. La stessa cosa non si può dire per il Pdl, il Pd, l'Udc che avevano approvato la legge e adesso scoprono che era sbagliata. Con quei criteri l'aggregazione di Varese con Como era quasi scontata. PS Non sono affatto leghista.
Scritto da Bortoluzzi il 3/11/2012 alle 09:33
@Impiegata pubblica-h.9,06-Guardi che proprio questo era il nostro intendimento: l'abolizione dei Consigli provinciali, carrozzoni politico- clientelari inutili, anzi dannosi dopo l'avvento delle Regioni(legga il mio commento di ieri h.16 e i commenti di SIC EST in proposito). Credo che anche Adamoli l'intenda cosi', certo che anche gli Enti che Lei nomina andrebbero riorganizzati e in parte accorpati. Adamoli potra' spiegarle meglio come intende questo riordino se le Amm.Prov.venissero abolite.
Scritto da giovanni dotti il 3/11/2012 alle 09:49
D'accordo con @Giovanni Dotti.
Scritto da Varesino arrabbiato il 3/11/2012 alle 10:02
Caro @Paolo (09.22), perché te la prendi sul piano personale? In questi provvedimenti la responsabilità è politica e dunque dei partiti che hanno voluto cambiare il primo decreto “Salva Italia” che eliminava i consigli provinciali, le giunte, i presidenti e lasciava i territori com’erano in vista di una riforma complessiva della pubblica amministrazione. Adesso si potrà fare ben poco perché la non trasformazione in legge del decreto suonerebbe come smentita di quello che il Parlamento aveva votato cambiando la proposta iniziale del governo. Per questo spero di più nella Corte costituzionale come sto dicendo da parecchie settimane. Ripeto il concetto che trovo essenziale e che altri lettori hanno sottolineato: per Varese con quella legge o si deroga o si va con Como in attesa che una parte dei comuni decidano l’eventuale adesione alla città metropolitana. Non c’è altra strada. La Lega ha sempre perseguito l’obiettivo del mantenimento della Provincia di Varese. Il Pdl ne ha fatte di cotte e di crude anche in questa circostanza mandando a Roma la debolissima istanza di non toccare niente dello status quo. Una posizione ridicola presa all’ultimo momento per non scontentare la Lega e cercare il salvataggio regionale dal naufragio incombente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/11/2012 alle 10:22
Caro @Antonello (09.12), ti ringrazio per le tue parole. Mi fa molto piacere riandare con la memoria a quand'ero giovanissimo sindaco e lavoravo, e studiavo, e mi stavo sposando. Pensa che con tutti gli anni trascorsi e con tutto quello che ho passato la passione civile è rimasta intatta. Sulle Province, ero anch'io per la loro totale eliminazione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/11/2012 alle 10:36
@Bortoluzzi non sono freddo, ma sereno, questo è certo. Di chi ha approvato il provvedimento ho già detto. Mi prendo tutte le responsabilità, ma ricordo ancora che era blindato da una fiducia. Politici, notai e giornalisti sono spesso bravi con le parole. Per questo non confonderei questioni di scelte sbagliate o giuste che siano, scomodando la 'dignità'. Non dico che era facile far passare in sede regionale un' idea diversa, dico che non ci hanno provato. So molto bene che lei non è leghista.
Scritto da paolo rossi il 3/11/2012 alle 10:42
@ Giovanni Dotti. Quando chiesero al cappone se fosse lieto dell’arrivo di Natale, il povero animale rispose che una forma di tristezza lo stava angosciando. Mi sembra che politici, burocrati e quant’altro di interesse economico e di potere personale gira intorno all’Ente Provincia (mi riferisco all’inutile amministrazione senza compiti, non al territorio storico), non siano convincenti quando si camuffano da capipopolo di una rivolta per la loro restaurazione in toto in modo che non vengano intaccati privilego personali. Se fosse indetto un referendum popolare costoro si accorgerebbero che alle persone normali, quelle che lavorano veramente, pagano le tasse e non utilizzano i vantaggi del potere politico e burocratico, di questa querelle non gliene interessa proprio niente. I vari presidenti provinciali si stanno inventando portatori di interessi generali mentre sono solo strenui difensori del proprio interesse a mantenere lo status quo. Capponi che temono l’arrivo di Natale.
Scritto da Sic Est il 3/11/2012 alle 10:45
Il titolo del post é un bel richiamo subliminale a Renzi... Sulle provincie, occhio a non alimentare un conservatore provincialismo...
Scritto da Andrea il 3/11/2012 alle 11:02
Caro @Giuseppe, non me la prendo affatto sul piano personale anche se a molti fa comodo vederla così. Accetto qualsiasi critica politica, anche feroce. Sai in questi anni quanti errori ho commesso? Dico solo che quando si parla di dignità delle persone, per quanto mi riguarda, bisogna camminare con i piedi di piombo perchè si entra in un ambito delicato. Potrei dunque essere un pessimo politico ma rimanere una persona dignitosa. Confondere i piani, se si può ancora dire, è sbagliato.
Scritto da paolo rossi il 3/11/2012 alle 11:05
Caro @Paolo (11.05), una persona che legge solo questo commento potrebbe capire che ti rivolgi a me. Io rispetto la dignità di tutti e semmai in questi numerosi post, dedicati a questo problema istituzionale, ho criticato più aspramente certi "soloni" della cosiddetta società che quanto a impegno civile lasciano molto a desiderare. Una cosa ci tengo a chiarire. La responsabilità di questo pasticcio è più delle forze politiche (compresa la nostra) e del Parlamento che non del Governo che purtroppo ne ha subito l'impostazione. Per rimediare, non basta che il Parlamento cambi questo decreto ma dovrebbe sconfessare sè stesso sulla riforma. Per questo ci credo poco.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/11/2012 alle 12:20
Giuseppe, e poi chiudo sull' argomento che rischia di divenire stucchevole, è chiaro che non mi riferisco a te. Figurati, quando mai!!! Mi spiace che su questo punto si possa equivocare. Ho sempre nutrito per te affetto e considerazione. Quando mi hai magari politicamente criticato lo hai fatto sempre in modo corretto e costruttivo. Se tutti fossero come te!
Scritto da paolo rossi il 3/11/2012 alle 12:47
@Adamoli(h.1o,22)scrive:"La Lega ha sempre perseguito l'obiettivo del mantenimento della prov.di VA".Ma ne e' proprio sicuro?Io al contrario penso che abbia,come sempre,tenuto il piede in due scarpe:una a VA e una a ROMA,dove ci guazza a pennello,tanto sapeva benissimo come sarebbe andata a finire.Spera cosi'di mantenere un qualche potere nel "fortlizio"ristretto della microregione pedemontana(VA,CO,LC)dove razzolano parecchi suoi polli che per convenienza o ignoranza le restano ancora attaccati
Scritto da giovanni dotti il 3/11/2012 alle 13:51
@Sic Est, Perfetto, condivido tutto anche le virgole. Spero che certi politici che vogliono matenere ciò che c'era siano seppelliti dal sarcasmo generale.
Scritto da Elisabetta C. il 3/11/2012 alle 14:49
@Paolo Rossi. In uno dei miei post su abolizione province si o no, sfidavo i partecipanti a rendermi edotto (da Cittadino non ne vedo l'utilità) su almeno una (almeno una) attività gestita (?) da questi enti (attività utile per il Cittadino e non per l'ente) che non possa essere gestita da altri, magari meglio e a minor costi. Considerato che ti rammarichi per aver votato questa legge (che almeno diminuisce i centri degli spendaccioni),Senatore, ti prego, fammi sapere a cosa servono le Province.
Scritto da Sic Est il 3/11/2012 alle 15:34
Caro Giuseppe, tu non avevi voluto concedere alla Valtellina lo status di provincia speciale nello Statuto della Lombardia e adesso Roma ci concede la deroga. Hai visto? Potevi cedere su questo punto. Ti perdono e ti aspetto per sciare insieme, a Sant'Ambrogio o a Natale?
Scritto da Enrico il 3/11/2012 alle 15:45
@Sic Est, forse le province non serviranno moltissimo ma evocano e rappresentano una storia, un mondo, un quotidiano, un sistema, dinamiche, rapporti sociali, economici, culturali, insomma... un vissuto. Se non serve sta robetta qui ok, ma allora eliminiamole tutte evitando di provocare scempi, contrarsti, divisioni. Tutto si può cancellare, per carità, anche 85 anni di confini, storia e... poco più, ma quando lo si fa bisogna usare attenzione e testa. I confini non si disegnano con un righello.
Scritto da paolo rossi il 3/11/2012 alle 15:54
Caro @bm (19.23), la Provincia non può decidere l’aggregazione alla città metropolitana. La possono chiedere solo le amministrazioni comunali. Busto e Saronno ed altri comuni delle loro zone lo hanno già fatto nei tempi previsti. La contiguità è un requisito, ma è chiaro che contigui saranno presto anche i comuni del gallaratese. Penso che una “finestra di opportunità”, come l’ho chiamata nel post, sarà aperta nel momento in cui la città metropolitana diventerà realtà. In ogni caso, anche in regime ordinario, un comune può sempre chiedere di cambiare provincia e perfino regione. Nel merito sono convinto che tutto il territorio di Malpensa avrà buonissimi motivi per andare con Milano.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/11/2012 alle 16:04
Caro @Giovanni (13.51), penso che la Lega abbia sempre difeso gli Enti Provincia senza cedimenti sia a Varese, che a Milano, che a Roma. Me lo ricordo bene fin da qualche anno fa in Regione. Lo Statuto della Lombardia non poteva fare niente al riguardo ma loro erano lì a fare le sentinelle. Si infastidivano se qualcuno accennava soltanto a questa inesistente eventualità.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/11/2012 alle 16:08
Caro @Enrico (15.45), la deroga per mantenere la provincia di Sondrio è comprensibile ma lo Statuto speciale no. Per fare che cosa, con quali competenze, quelle di Trento e Bolzano? Fuori luogo e fuori tempo. PS - Vengo a sciare sia a Sant’Ambrogio (un paio di giorni) sia dopo natale per 3/4 giorni. Mi sto già allenando in palestra, ma guarda che voglio sciare, non stare a tavola. A presto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/11/2012 alle 16:11
@Paolo Rossi sull’argomento Province. Non mi aspettavo una celebrazione storico culturale delle Province e dei confini, ho già detto che possono esistere come esistono ancora i luoghi geografici ereditati dalla tradizione, desideravo, invece, che tu spiegassi a noi comuni mortali Cittadini (per certi aspetti anche ignoranti in materia) quale è la loro utilità come ente amministrativo con capacità di spendere e applicare balzelli. Mi va benissimo che esista una zona del mondo che si ritrova come identità culturale dentro i confini provinciali (va bene anche per la targa delle auto), non mi trovi d’accordo che per far questo occorra mantenere un ente amministrativo che assorbe e sperpera il denaro dei Cittadini.
Scritto da Sic Est il 3/11/2012 alle 20:15
Da comune mortale a comune mortale, @Sic Est, guarda che la posso pensare come te su certa 'inutilità' delle province. Il problema è che non le hanno eliminate tutte, ne hanno diminuito il numero allargandole e modificandone i confini. Una scelta delicata fatta attraverso una frettolosa operazione a tavolino. Alla fine aumenteranno i costi pubblici e la loro gestione provocherà ulteriori disagi ai cittadini. A quel punto, per il nostro territorio, meglio per mille ragioni finire 'sotto' Milano.
Scritto da paolo rossi il 4/11/2012 alle 09:11
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