inserito il 5/6/2012 alle 13:19
Esportazioni italiane di armi (in milioni di € al valore 2011) Sabato 3 giugno è morto in un incidente stradale Stefano Ferrario - “Stefanone” - uno straordinario portatore di pace, generoso quanto mite, intransigente nella difesa dei valori a cui ha dedicato il suo tempo, la sua passione, la sua lucida intelligenza in una vita troppo breve. Lo ricordo nella forma che si è dato questo blog: porre in forma grafica sotto gli occhi delle persone con cui abitualmente ci si incontra, le vicende e i problemi spesso irrisolti che stampa e televisioni mettono all’ultimo posto e di cui la politica spesso non si occupa affatto. Magari descrivendoci un mondo e incolpandoci di una crisi che si vorrebbero mantenere e risolvere a tutto vantaggio di chi l’ha reso iniquo e da chi l’ha provocata. Stefano sentiva il peso di questa mistificazione ed ha sorriso dietro alle bandiere della giustizia e della pace, arricchendoci tutti e facendosi conoscere tra la gente. Sicuro come era che il cambiamento si gioca nelle piazze e nell’incontro precluso agli egoismi, non nei “salotti che contano” e che continueranno a non sapere niente di lui. Lobby sempre più distanti, che non preparano certo un futuro desiderabile da tutti. Basta vedere il grafico di oggi per capire quanto la battaglia che abbiamo condiviso con lui sia lontana purtroppo dal successo. Categoria: Persone, Istruzione e Cultura
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inserito il 4/6/2012 alle 14:44
Da qualche anno la cava Nidoli a Cantello è sottoposta a restrizioni e proteste, ma sembra che l’appoggio che gode tra i politici che vanno per la maggiore a Varese consenta a questi cavatori, che pretendono uno scavo su 13 ettari di un milione e mezzo di metri cubi, di continuare a ferire il territorio. Dal grafico si nota come questo impianto assolutamente invasivo e osteggiato dagli abitanti abbia avuto dalla regione una concessione in volume di scavo assolutamente fuori norma per la tipologia a cui appartiene. Quindi, ci sono molte ragioni per portare a conoscenza dei cittadini le reali condizioni in cui le autorizzazioni sono state concesse. Innanzitutto si tratta di cava di recupero, che per definizione comporta sostanzialmente solo lavori di sistemazione e non ulteriori devastazioni. In secondo luogo c’è un problema di collegamento con le falde acquifere. E poi c’è una vastissima e meditata opposizione di comitati, associazioni, forze politiche che già si sono espresse anche in Consiglio regionale e che ora chiedono lo stralcio in Consiglio Provinciale. Ma chi sta dietro all’accanimento dell’impresa Nidoli? Forse la crisi fa chiudere un occhio sui beni comuni e li fa tenere aperti solo sugli stipendi e le pensioni, ogni giorno più incapaci di reggere oltre la terza settimana del mese? Commenti dei lettori: 1 commento
inserito il 1/6/2012 alle 09:18
Disoccupazione giovanile e disoccupazione totale in Italia “Per il bene dei giovani”, così Monti ha commentato l’approvazione in Senato della controriforma Fornero, con l’abolizione dell’articolo 18. Naturalmente le bugie vanno per la maggiore in tempo di crisi, al punto che anche il PD se la racconta come se i passi indietro del mondo del lavoro fossero il pegno da pagare per uscire dalla crisi e andare al governo. Se il grafico sopra riportato fosse davvero nelle teste di chi ci governa, non si oscillerebbe tra favori alle banche, rinvii dei provvedimenti sulla corruzione, annunci di riforme costituzionali da far tremare i polsi, invocazioni alla crescita mentre si vara una politica recessiva. Con l’approvazione del ddl sul mercato del lavoro, i licenziamenti individuali e collettivi saranno resi ancora più facili con la drastica riduzione della facoltà del giudice di reintegrare il dipendente nel posto di lavoro. Un giudice depotenziato, dal momento che può intimare la riassunzione solo nell´ipotesi in cui venga accertata la "manifesta insussistenza" del fatto posto a base del licenziamento per ragioni economiche. Pretesti a cui il datore di lavoro potrà fare facilmente ricorso in ogni occasione in cui voglia liberarsi di un dipendente scomodo. Pertanto, sapeva bene quel che diceva il presidente del Consiglio allorché ha assicurato le imprese, subito dopo la presentazione del ddl Fornero, che "la permanenza in esso della parola reintegro è riferita a fattispecie estreme e improbabili". Così, mentre la libertà di iniziativa dell´impresa viene salvaguardata, per legge viene tolta al dipendente la facoltà piena di potersi avvalere dell’insindacabilità della sentenza del giudice. E dovremmo tollerare questa ferita vergognosa alle conquiste democratiche del Paese credendo alla bufala che essa è stata inferta alla parte più debole “per il bene dei giovani”? Forse vogliono venderci che infierire sull’articolo 18 serva a invertire l’impennata della linea arancione, ormai ampiamente sopra il 30%, come si vede dal grafico? Commenti dei lettori: 1 commento
inserito il 31/5/2012 alle 08:50
Intensità delle scosse del terremoto in Pianura Padana Il terremoto che ha colpito il Nord Italia è avvenuto in una regione storicamente poco sismica. I dati indicano che i due terremoti di magnitudo 6.0, sono stati “terremoti di spinta”, ovvero eventi che si scatenano quando due placche si muovono contemporaneamente. E’ noto che la placca africana preme su tutto il Tirreno, schiacciando gli Appennini e spostando la nostra penisola verso la Grecia e la ex Jugoslavia. E vi è poi un’altra placca asiatica che preme contro l’Italia, pertanto, l’intero territorio è teatro di terremoti più o meno gravi. Lo sciame sismico seguito all’evento principale potra’ durare per settimane se non mesi. Stiamo assistendo a questi terremoti di magnitudo inusuale che stanno scoppiando lontano dai confini delle placche tettoniche. I terremoti attuali sembrano avere caratteristiche diverse dei terremoti nel passato. Nonostante questa drammatica constatazione, in pianura padana è in corso una attività di stoccaggio del metano, mediante immissione nei pozzi esausti nel sottosuolo. Il piano del Governo, lanciato dal ministro Passera nelle settimane passate, sostiene perforazioni e immagazzinamento di gas e anidride carbonica nell'intero territorio della Pianura Padana, identificata dal Ministero dell'Ambiente come "Provincia degli Idrocarburi". A partire dal deposito di Rivara che si vorrebbe allestire vicinissimo alla faglia sismica che ha sconvolto l’Emilia. Quali interessi possono mettere a repentaglio la sicurezza degli abitanti, insistendo su un modello energetico che si rivela sempre più portatore di rischio? Commenti dei lettori: 1 commento
inserito il 29/5/2012 alle 10:21
Emissioni gas serra nel 2009 rispetto al 1990 Fra meno di tre settimane prenderà il via RIO+20, un grande evento sul clima dove il confronto non sarà riservato solo ai governi, ma movimenti, scienziati, associazioni da tutto il mondo saranno mobilitate. Si vorrebbe cercare una risposta alla crisi anche nel contrasto al cambiamento climatico, ma questa ragionevole necessità si scontrerà con le posizioni rigoriste, che depotenzieranno anche il ruolo che l’Europa potrebbe assumere come avanguardia. Naturalmente da noi non se ne parla e il dibattito politico sta fermo attorno alle cosiddette “riforme”, alla cui pronuncia scorre un brivido nella schiena agli Italiani. Tornerò più volte sulla questione climatica. Oggi vorrei segnalare la necessità di rendere il nostro sistema di produzione di energia elettrica carbon free, intervenendo sulla struttura tecnica delle centrali elettriche, sul decentramento della produzione e l’abbandono dei fossili, sull’efficienza e la riduzione dei consumi. Come si vede, nei trasporti, nelle attività commerciali e nelle abitazioni sono addirittura cresciute le emissioni. Pagheremo multe per questo, ma la “spending review” – solito latinorum dei ministri tecnici per dire risparmio di spesa inutile – proprio non se ne è fatta un baffo. Commenti dei lettori: scrivi un commento
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