I post di Gennaio 2014
5/1/2014
Renzi si metta il cuore in pace, le correnti del Pd continueranno ad esistere, lui vada sempre al sodo senza badare troppo al sottile, ma ogni tanto si morda la lingua.
7/1/2014
Ecco perché sento forte la tentazione presidenzialista.
8/1/2014
Ecco le tre ragioni per le quali considero sbagliato il futuro doppio incarico di Renzi come segretario del Pd e sindaco di Firenze.
9/1/2014
E’ urgente cambiare una parte del governo e dargli un nuovo programma. Se non lo vogliono chiamare “rimpasto” inventino un nuovo nome (purché non inglese).
10/1/2014
Sembrava un vertice all’Onu fra statisti di Paesi diversi. Invece era solo l’incontro fra il capo del governo del Pd e il nuovo segretario del Pd.
10/1/2014
La Macroregione del Nord, surrogato della Padania, ormai non esiste più. Era il maggior argomento di propaganda di Maroni durante le regionali di un anno fa ed è finito definitivamente in soffitta. Il Tar del Piemonte ha infatti accolto il ricorso principale promosso da Mercedes Bresso contro il risultato delle elezioni regionali del 2010
11/1/2014
Ancora una volta i membri della Giunta Maroni si dimostrano inadeguati al ruolo istituzionale che ricoprono. È stato imbarazzante il boicottaggio di stamattina attuato dall'assessore regionale Bordonali nei confronti del Ministro Kyenge. Per non parlare della surreale manifestazione dell'assessore Beccalossi. Vorrei ricordare che la campagna per le regionali è finita da mesi e che oggi Bordonali e Beccalossi rappresentano i lombardi tutti e non solo quel pezzo estremista del loro elettorato. La mancanza di senso delle istituzioni ha messo in ridicolo la Lombardia. Maroni richiami al rispetto i membri del suo esecutivo. E spieghi loro che sui temi ci si confronta, se si hanno gli argomenti. Certo non si fanno i dispetti.
13/1/2014
Il piano lavoro (jobs act) sarà, per il Pd, il piatto forte per il contratto di governo 2014. Siamo ai primi passi. Gli stessi sindacati lo hanno accolto in modo differente. La discussione è utile fin d'ora.
14/1/2014
Arriva il momento in cui bisogna dire basta. Gli attacchi personali, le intimidazioni, gli insulti che la Lega rovescia contro il ministro Cécile Kyenge sono inammissibili per una nazione civile.
15/1/2014
L'emorragia di voti e la mancanza di argomenti hanno fatto perdere la testa alla Lega. Che ormai si è ridotta a far politica a colpi di provocazioni e iniziative penose, come dimostra l'ultima campagna della Padania contro il Ministro Kyenge. In un paese civile sui temi, anche i più complicati come l'immigrazione, ci si confronta, si discute e si dissente, anche con manifestazioni di piazza. Ci rendiamo conto per primi che è complesso governare il fenomeno migratorio, e lo dirò con chiarezza anche al Ministro quando la incontrerò lunedì a Saronno. Ma la rubrica della Lega è ben altro: è invito al pedinamento e ricerca dello scontro. Comportamenti inqualificabili e irresponsabili da parte di una forza politica che ha responsabilità importanti nelle istituzioni, a partire dalla Lombardia.
16/1/2014
Basta qualche frase e qualche esempio per capire la differenza di governo fra Italia e Germania.
16/1/2014
Aprire una commissione d'inchiesta in Consiglio regionale che faccia chiarezza sul "buco" finanziario dell'Aler di Milano. E’ la richiesta che abbiamo presentato questa mattina come opposizioni (Pd, Patto civico e Movimento 5 Stelle) all'ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Lombardia. Vogliamo capire come e perchè si è arrivati a un buco del genere, la commissione d'inchiesta serve a fare chiarezza, a smuovere le acque e a capire fino in fondo. Dalla Regione attendiamo risposte chiare, a partire dalla due diligence condotta dalla società incaricata dalla Regione e dall’allora commissario Lombardi. Insistiamo da tempo per avere questi dati e per mettere al centro la riforma della legge sull’edilizia residenziale pubblica di cui vogliamo conoscere le linee guida che il centrodestra ha in mente. Sono temi non più rinviabili.
17/1/2014
“Dieci mesi di fallimenti, ora le riforme o saremo spazzati via”. Questa la brutale sintesi di Matteo Renzi alla Direzione di ieri. L’affermazione è inconfutabile ma merita alcune puntualizzazioni.
19/1/2014
Lavori ancora in corso dopo il positivo incontro di ieri fra i leader del Pd e di Forza Italia. E il governo, i partiti piccoli? Come finirà?
21/1/2014
Se tutto va bene fra qualche mese avremo un nuovo sistema elettorale e saranno già all’esame del Parlamento i progetti di legge costituzionale sull’eliminazione del Senato e sulla profonda revisione delle Regioni. Vediamo come.
21/1/2014
Il Pd torna a dettare l' agenda politica del Paese.
Autore: Paolo Rossi
23/1/2014
Negli ultimi giorni si è parlato quasi soltanto di regole istituzionali ed elettorali. Adesso occorre dare risposte di governo al Paese che soffre, che rischia di non consolidare i timidissimi segnali di ripresa che si intravvedono all’orizzonte.
24/1/2014
Le ragioni pro e le ragioni contro le preferenze. I collegi plurinominali e le primarie.
26/1/2014
La Lega si conferma il partito della conservazione. Era nata per riformare lo Stato ma in anni di governo a Roma non ha mai cambiato nulla e ora dichiara apertamente di voler mantenere tutto com’è. Si è schierata contro il superamento delle province, contro le unioni e le fusioni dei piccoli comuni, contro l’accordo che si sta raggiungendo a Roma sulle riforme istituzionali.
26/1/2014
Negazionismo. Orrendo delitto morale
27/1/2014
Giornata della memoria, 27 gennaio 2014. Il memoriale della Shoah di Milano.
28/1/2014
“C’è un vero e proprio blocco storico in Italia, burocratico-corporativo, annidato nel cuore dello Stato, che domina la politica di destra e di sinistra”. Affermazione verissima. Ci vuole una riforma dello Stato e delle Regioni che lo metta in crisi, che ridia senso alle parole di destra e sinistra. Questa è la vera posta in gioco.
29/1/2014
In questi ultimi dieci anni a Varese si è perso il conto degli annunci, delle conferenze stampe e dei convegni sulla caserma Garibaldi, sul nuovo teatro e sulla unificazione delle stazioni. Con il risultato che ormai quando si parla di questi argomenti spesso si lascia la poltica e si entra nel mito e nelle leggende metropolitane.
29/1/2014
Anche il segretario regionale del Pd sarà eletto con le primarie pubbliche (16 febbraio). Bisogna esprimere più idee, più progetti, più distacco dalle correnti romane, più autorevolezza, più classe dirigente.
29/1/2014
Domenica 16 febbraio si terranno le primarie per scegliere il nuovo segretario del Partito Democratico della Lombardia. Saranno primarie aperte, potranno infatti votare tutti i lombardi che abbiano compiuto 16 anni. Come vi avevo anticipato ho scelto di candidarmi e di impegnarmi per costruire un PD lombardo forte e autonomo che si ponga l’obiettivo ambizioso di vincere le prossime elezioni regionali
30/1/2014
Avevo tralasciato questa domanda nel post di ieri per rinviarla a dopo il 16 febbraio. Sbagliavo, va fatta oggi. Serve una reazione, uno scuotimento. Ecco il perché.
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